Esito ecografia dopo ematuria

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Gentili dottori,
scrivo per mio padre, di 86 anni che ha avuto di recente un episodio di ematuria senza altri sintomi durato 3-4 giorni.
Sottolineo che aveva avuto almeno 3-4 episodi simili negli ultimi 3/4 anni (l'ultimo un anno fa), ma, incoscientemente, non aveva mai voluto eseguire accertamenti prima di ora.
Ha eseguito una prima ecografia nella quale non era stato riscontrato nulla ("vescica esente da alterazioni endoluminali nell'ambito della risoluzione").
7 giorni dopo ha eseguito una visita urologica con ripetizione dell'ecografia e questo è stato l'esito: "reni in sede, di forma e volume regolari, con ecostruttura conservata, ove si eccettui, a sinistra, presenza di microcisti (3-4 di diam.
<1 cm).
Indce parenchimale conservato, non segni di stasi bilateralmente.
Vescica non completamente distesa, con pareti regolari, ove si eccettui la presenza, nella zona tra trigono e fondo di diverse formazioni vegetanti, maggiormente a sx, dove non si riesce a distinguere se sono varie formazioni aggregate o una singola del diametro complessivo di ca.
2.5 cm.
Il restante contenuto appare asonico.
Prostata di volume conservato, ad ecostruttura diffusamente e finemente disomogena.
RPM assente".
Essendo avvenuta la visita in un centro privato, il medico ci ha indirizzati ad un urologo ospedaliero, che abbiamo subito contattato telefonicamente e che ci ha richiesto analisi del sangue e urine per inquadrare meglio la situazione.
Ora, siamo consapevoli (anche mio padre) che queste formazioni vegatanti non lasciano troppo spazio ad interpretazioni e che c'è il fondato sospetto di neoplasia, tuttavia l'urologo, non si è allarmato eccessivamente e, a mia precisa domanda se occorresse procedere con urgenza, mi ha detto che non attendere qualche settimana non inficia nulla visto che quelle formazioni sono probabilmente lì da tempo (visti anche i precedenti negli anni) e che valuterà la situazione di mio padre con i tempi che valuterà opportuni appena saranno pronte le analisi.
Anche l'urologo del centro privato è stato cautamente ottimista.
Ora, io volevo richiedere un vostro gentile parere, consapevole che abbiamo ancora scarse informazioni.
In termini puramente probabilistici, quanto valutate possibile che questa probabile neoplasia possa essere poco aggressiva e, quindi, trattabile con successo?
Mio papà è in discrete condizioni di salute generali, considerando che soffre di fibrillazione atriale, scompenso cardiaco (in cardiopatia ischemica cronica) con FE 55%, insufficienza tricuspidale e mitralica moderata e assume, tra gli altri farmaci, anticoagulanti (Pradaxa).
Grazie per il vostro prezioso parere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40.1k 1.8k 19
La contraddizione tra le due ecografie eseguite a così pochi giorni di distanza ci insospettisce, in particolare perché nella seconda si riferisce di una vescica - non completamente distesa - cosa che può causare degli artefatti, probabilmente favoriti da un naturale ispessimento delle pareti vescicali in un soggetto così anziano. Inoltre, visto che gli episodi di sanguinamento risalgono anche a molto tempo fa, se si trattasse veramente di neoformazioni, il loro andamento sarebbe probabilmente stato diverso. Il controllo endoscopico è certamente da effettuare, per reciproca tranquillità, ma ci avvieremmo a questo con un certo ottimismo e senza fretta eccessiva.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie infinite dott. Piana, le sue osservazioni ci infondono una certa speranza, per quanto sia opportuno rimanere cauti. Se avrà piacere, concluso l'iter degli accertamenti, la informerò sugli esiti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40.1k 1.8k 19
Certamente sì, se lo desidera.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it