Riapertura vena varicocele?

Buonasera dottori, circa una settimana fa sono stato operato di varicocele sinistro (avevo un V grado) con tecnica di scleroembolizzazione anterograda della vena spermatica sinistra (interna).

Ho già effettuato il controllo durante il quale mi è stato detto che al tatto (manovra di Valsalva) sembrava non sentirsi più reflusso, che era un varicocele notevole ma comunque alimentato da una sola vena che era stata chiusa con successo.

Ieri, a seguito di un incauto movimento durante il quale ho sollevato un piccolo peso ho iniziato ad accusare un dolore localizzato sotto la gabbia toracica a sinistra, diciamo a metà tra quella e l’osso del bacino che gradualmente si è affievolito per poi diventare una sorta di fastidio che tuttora persiste al testicolo.

É possibile che quel movimento/sforzo abbia provocato una riapertura della vena sclerotizzata?
Ho notato che le vene sono ancora palpabili specialmente quando sto in piedi o seduto per molto tempo, per poi restringersi notevolmente quando sto coricato, come mi è sempre accaduto prima di operarmi.
Può questo indicare che il sangue sta nuovamente circolando?


Vi ringrazio in anticipo, sperando siano solo delle mie congetture che mi stanno influenzando.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
A distanza non è possibile giudicare, la valutazione diretta è indispensabile. Se vi sono dei dubbi, è meglio eseguire subito il doppler venoso del funicolo spermatico che probabilmente è stato programmato più avanti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta. Si, l'ecocolordoppler è fissata ad almeno un mese dall'intervento. Il dubbio principalmente che mi porta a pensare alla riapertura è il fatto che da coricato le vene (quelle del varicocele, ancora percepibili) si "sgonfino" rispetto a quando sto in posizione erettta o seduto in cui sono notevolmente piu voluminose. A logica, essendo tappata la vena che generava il "groviglio", la quantità di sangue nelle vene aggrovigliate non dovrebbe stare costante non potendo più fluire? O è una questione di dilatazione/restringimento per temperature?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
È alquanto vano avanzare solo delle ipotesi, quando una visita diretta o la ripetizione del doppler possono dare una risposta inequivocabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it