Sintomi da cistite o trattasi di altro?
Gentilissimi dottori,
Sono una donna di 30 anni senza evidenti problemi di salute.
Una settimana fa ho cominciato ad accusare sintomi di bruciore alle vie urinarie, precisamente dopo la minzione, un'aumentata frequenza minzionale e un sensazione di peso al basso addome.
Ho associato questi disturbi alla cistite di cui mi è capitato di soffrire un'altra unica volta circa due anni fa e allora curata con antibiotico.
Mi sono recata in farmacia ed il farmacista mi ha consigliato di provare a trattarla con un integratore a base di D-mannosio, uva ursina, cranberry e ononide, una bustina al giorno per 8 giorni.
Dopo qualche giorno e per la durata di qualche giorno i fastidi sembravano risolti, ieri ho assunto l'ottava bustina, ma ahimè da qualche giorno sono tornati.
Ripresento aumentata frequenza minzionale, urgenza minzionale, bruciore prima e dopo la minzione ma non durante, riesco benissimo a fare pipì e, anzi, svuotare la vescica mi dà sollievo.
Le urine sono chiare e senza odore.
Sto bevendo un paio di litri di acqua al giorno, la mia attività intestinale è regolare.
Siamo nel week-end e non posso nè contattare il medico nè eseguire esami delle urine, sono molto preoccupata poiché mio papà è affetto da carcinoma uroteliale e temo la familiarità per questa patologia e che si tratti di qualcosa di grave anche per me.
Pensavo che essere donna e avere 30 anni, fossero fattori che eliminassero il rischio di tumore della vescica ma ho letto sul web che ne esistono casi e sono andata nel panico.
Sapete darmi consigli su come comportarmi?
I sintomi che ho spiegato possono deporre per cistite o per qualcosa di più serio?
Immensamente grazie.
Sono una donna di 30 anni senza evidenti problemi di salute.
Una settimana fa ho cominciato ad accusare sintomi di bruciore alle vie urinarie, precisamente dopo la minzione, un'aumentata frequenza minzionale e un sensazione di peso al basso addome.
Ho associato questi disturbi alla cistite di cui mi è capitato di soffrire un'altra unica volta circa due anni fa e allora curata con antibiotico.
Mi sono recata in farmacia ed il farmacista mi ha consigliato di provare a trattarla con un integratore a base di D-mannosio, uva ursina, cranberry e ononide, una bustina al giorno per 8 giorni.
Dopo qualche giorno e per la durata di qualche giorno i fastidi sembravano risolti, ieri ho assunto l'ottava bustina, ma ahimè da qualche giorno sono tornati.
Ripresento aumentata frequenza minzionale, urgenza minzionale, bruciore prima e dopo la minzione ma non durante, riesco benissimo a fare pipì e, anzi, svuotare la vescica mi dà sollievo.
Le urine sono chiare e senza odore.
Sto bevendo un paio di litri di acqua al giorno, la mia attività intestinale è regolare.
Siamo nel week-end e non posso nè contattare il medico nè eseguire esami delle urine, sono molto preoccupata poiché mio papà è affetto da carcinoma uroteliale e temo la familiarità per questa patologia e che si tratti di qualcosa di grave anche per me.
Pensavo che essere donna e avere 30 anni, fossero fattori che eliminassero il rischio di tumore della vescica ma ho letto sul web che ne esistono casi e sono andata nel panico.
Sapete darmi consigli su come comportarmi?
I sintomi che ho spiegato possono deporre per cistite o per qualcosa di più serio?
Immensamente grazie.
[#1]
Il farmacista è un ottimo professionista, ma il suo compito è quello di procurare i farmaci (un tempo anche prepararli)ma certamente non consigliarli o prescriverli, che è un compito riservato esclusivamente al medico.
Sul web è disponibile una quantità quasi infinita di notizie e contenuti sul cui valore il profano non alcuna base scientifica per giudicare, quindi è molto meglio lasciare la medicina ai suoi professionisti.
Quanto ci descrive ci pare abbastanza tipico per una comune cistite, diremmo che prima di preoccuparsi inutilmente sarebbe il caso di fare le cose come andrebbero fatte. Se non vi è febbre o altre complicazioni evidenti ci si può limitare a bere molto e appena possibile eseguire un esame delle urine con urocoltura. Per l’irritazione, qualsiasi antidolorifico può risultare efficace. Poi si vedrà.
Sul web è disponibile una quantità quasi infinita di notizie e contenuti sul cui valore il profano non alcuna base scientifica per giudicare, quindi è molto meglio lasciare la medicina ai suoi professionisti.
Quanto ci descrive ci pare abbastanza tipico per una comune cistite, diremmo che prima di preoccuparsi inutilmente sarebbe il caso di fare le cose come andrebbero fatte. Se non vi è febbre o altre complicazioni evidenti ci si può limitare a bere molto e appena possibile eseguire un esame delle urine con urocoltura. Per l’irritazione, qualsiasi antidolorifico può risultare efficace. Poi si vedrà.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie, dottore.
Domani provvederò a portare il campione di urine per esame completo con urocoltura.
A prescindere da questa situazione, se posso approfittare della sua disponibilità, in linea generale cosa mi sa dire circa il fattore familiarità nel carcinoma uroteliale? La ringrazio ancora.
Domani provvederò a portare il campione di urine per esame completo con urocoltura.
A prescindere da questa situazione, se posso approfittare della sua disponibilità, in linea generale cosa mi sa dire circa il fattore familiarità nel carcinoma uroteliale? La ringrazio ancora.
[#3]
Non vi è una familiarità particolare, come in altri tipi di tumore.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
L'uretrite nella femmina non esiste come manifestazione a sé stante, poiché l'uretra è talmente breve (3 cm) che non può trovarsi in condizioni diverse dalla vescica. Non ravvediamo la necessità di una nuova terapia antibiotica, se l'urocoltura è sterile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Il tampone uretrale nella femmina raccoglie perlopiù solo batteri innocui che colonizzano esternamente pelle e mucose dell'area ano-genitale. Una ecografia può essere sempre eseguita a completamento degli accertamenti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 947 visite dal 22/06/2024.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.