Quadro urologico poco chiaro, a 30 anni?

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Salve dottori,
sono un ragazzo di 30 anni con vita sedentaria, normale attività sessuale, e senza malattie pregresse, e da novembre circa, in concomitanza con un uso domestico di cyclette (tre sessioni da un'ora nel giro di qualche settimana), ho cominciato a sentire dolore a livello perineale, soprattutto in posizione seduta.
Inizialmente non mi sono preoccupato, pensando che fosse qualcosa di passeggero.
Col passare del tempo ho cominciato a percepire la sensazione di non svuotarmi totalmente dopo la minzione, e disuria, motivi che mi spingono, a metà gennaio 2024, a fare una visita dall'urologo.
In seguito a visita ed ecografia, il medico mi prescrive xatral 10 mg e un integratore, forprost, per due mesi.
Nota piccole calcificazioni alla prostata e ristagno di urina nella vescica dopo la minzione.
Con la terapia, nei primi due mesi non ho avuto più nessun sintomo di alcun tipo.
Nel momento in cui l'ho conclusa, oltre ai sintomi di cui sopra, comincio a percepire sensazione costante di dovere urinare, anche se poi andando in bagno non c'era minzione o era di piccolissima quantità.
Ritorno dall'urologo ad aprile 2024 e mi ridà xatral per altri 6 mesi e un altro integratore, stavolta clinnix.
Questo ultimo sintomo sparisce, ma dopo un iniziale sollievo ritornano ancora dolore perineale e sensazione di non svuotamento, nonostante il farmaco.
A maggio 2024 si aggiungono altri sintomi, che percepisco come collegati, come stanchezza generale, stitichezza, dolore anale dopo la defecazione, emorroidi.
Il medico di base mi consiglia di chiedere un feedback da un altro urologo.
Qualche giorno fa, giugno 2024, faccio questa nuova visita in cui si riporta una prostata ipotrofica, e consiglia la ricerca di germi comuni, clamidie e micoplasmi su urine e sperma in previsione di terapia antibiotica ex iuvantibus, lo spermiogramma con criteri OMS 2021, l'uretrocistoscopia e nelle more Adenomix alfa 2 capsule la sera.
Si valuterà esame urodinamico.

Vi chiedo: siamo nella direzione giusta?
Cosa stiamo cercando?
Potrebbe essere una disfunzione del pavimento pelvico? Perché lo xatral mi aiuta ma non mi cura?
Questa situazione di incertezza mi provoca molto stress e ansia.
In passato sono stato vittima di malasanità (altra zona del corpo) pertanto non mi è facile coltivare la fiducia nei confronti dei medici che tentano di curarmi.
Vi ringrazio di cuore anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40.1k 1.8k 19
Queste situazioni, pur nella loro sostanziale benignità, sono piuttosto spesso un cruccio sia per il paziente che per lo specialista, poiché ancora oggi non disponiamo sia di accertamenti in grado di definire rapidamente e con precisione la diagnosi, sia di terapie di sicura efficacia. Per questo motivo l'approccio è ancora piuttosto empirico ed ogni specialista lo gestisce perlopiù a modo suo (sempre diverso), in base alle sue abitudini ed esperienza. La valutazione diretta è indispensabile, noi a distanza possiamo permetterci solo di fare alcune considerazioni. L'esordio dei suoi disturbi farebbe pensare ad una componente predominante di tipo neuromuscolare, su cui però in seguito si sono innestate delle componenti più propriamente legate all'apparato genito urinario. Noi pensiamo che in questi quadri così complessi sia opportuno passare subito agli accertamenti più predittivi, anche se un poco più invasivi, piuttosto che attendere l'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile degli integratori alimentari. Pensiamo pertanto che sia opportuno eseguire sia la valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia) che quella funzionale (indagine urodinamica), in base alle quali sarà possibile dare delle indicazioni maggiormente mirate.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it