Problemi urinari di cui non si conosce l’origine
Buongiorno, sono un ragazzo con problemi urinari da 3 anni.
Da allora assumo Omnic.
Sento una restrizione a livello del perineo con necessità dell’uso del torchio addominale e rimanenza di residuo minzionale sempre fra testicoli e ano, cosa che mi causa fastidi e stimolo di dover sempre urinare.
E così via anche per 50 volte al giorno.
Solo alcuni giorni sento il tratto più libero e a quel punto il dolore non c’è più e neanche la sensazione di dover urinare (si badi, non è come se nulla fosse, ma almeno sto benino).
Poi, di nuovo l’inferno.
Così per 2 giorni un miglioramento e 7 peggioramento.
Dopo il periodo di sofferenza cronica durata un anno con le tempistiche male/benino di cui sopra, ho passato due anni a conviverci discretamente, sempre assumendo Omnic.
Adesso, mi è ripreso il problema come in origine.
Ho concomitanti dolori vicino alla bocca dello stomaco (il cui peggioramenteo è contemporaneo all’ aggravarsi dei problemi urinari), gonfiore addominale e dolore al gluteo sinistro e gamba (precisamente dietro al ginocchio, come se facessi stretching).
A volte anche al testicolo.
Il fisiatra da cui vado per la cervicale sospetta sindrome del piliforme e pensa possa anche riguardare il pudendo.
Allo stato, sono gonfissimo a livello addominale (non so quanto sia dovuto anche al nervosismo) e soffrivo di leggera stipsi.
Da 10 gg assumo oltre Omnic, omeoprazolo 20, enterolactis duo, movicol ed hepilor.
Sono molto affranto perché non conosco da anni la causa di questo mio male.
Anni fa, nel periodo cupo avevo fatto uroflussometria, mille colture urine e liquidò seminale, tamponi, urotac e cistoscopia.
La diagnosi dei medici era o il nulla totale o una leggera stenosi del collo uretrale.
Però non si spiegano questi catastrofici effetti, evidenti anche dall’uroflussometria.
Siccome ho scoperto adesso che il problema (che io definivo all’anca) a livello del gluteo/bacino può esser correlato alla causa principale della mia sofferenza, chiedo cortesemente cosa mi consigliate.
Sono stufo di fare esami su esami.
Credo che il problema della sanità italiana sia quello di non provare a concentrare la risoluzione di un caso in un giorno, magari attraverso più professionisti.
Faccio una visita, mi vengono prescritti 8 esami, passano 12 mesi, dagli esami fatti si rendono necessari altri 4 esami.
Passano allora altri 2 anni Scusate lo sfogo, ma purtroppo è così.
Grazie, cordiali saluti.
Da allora assumo Omnic.
Sento una restrizione a livello del perineo con necessità dell’uso del torchio addominale e rimanenza di residuo minzionale sempre fra testicoli e ano, cosa che mi causa fastidi e stimolo di dover sempre urinare.
E così via anche per 50 volte al giorno.
Solo alcuni giorni sento il tratto più libero e a quel punto il dolore non c’è più e neanche la sensazione di dover urinare (si badi, non è come se nulla fosse, ma almeno sto benino).
Poi, di nuovo l’inferno.
Così per 2 giorni un miglioramento e 7 peggioramento.
Dopo il periodo di sofferenza cronica durata un anno con le tempistiche male/benino di cui sopra, ho passato due anni a conviverci discretamente, sempre assumendo Omnic.
Adesso, mi è ripreso il problema come in origine.
Ho concomitanti dolori vicino alla bocca dello stomaco (il cui peggioramenteo è contemporaneo all’ aggravarsi dei problemi urinari), gonfiore addominale e dolore al gluteo sinistro e gamba (precisamente dietro al ginocchio, come se facessi stretching).
A volte anche al testicolo.
Il fisiatra da cui vado per la cervicale sospetta sindrome del piliforme e pensa possa anche riguardare il pudendo.
Allo stato, sono gonfissimo a livello addominale (non so quanto sia dovuto anche al nervosismo) e soffrivo di leggera stipsi.
Da 10 gg assumo oltre Omnic, omeoprazolo 20, enterolactis duo, movicol ed hepilor.
Sono molto affranto perché non conosco da anni la causa di questo mio male.
Anni fa, nel periodo cupo avevo fatto uroflussometria, mille colture urine e liquidò seminale, tamponi, urotac e cistoscopia.
La diagnosi dei medici era o il nulla totale o una leggera stenosi del collo uretrale.
Però non si spiegano questi catastrofici effetti, evidenti anche dall’uroflussometria.
Siccome ho scoperto adesso che il problema (che io definivo all’anca) a livello del gluteo/bacino può esser correlato alla causa principale della mia sofferenza, chiedo cortesemente cosa mi consigliate.
Sono stufo di fare esami su esami.
Credo che il problema della sanità italiana sia quello di non provare a concentrare la risoluzione di un caso in un giorno, magari attraverso più professionisti.
Faccio una visita, mi vengono prescritti 8 esami, passano 12 mesi, dagli esami fatti si rendono necessari altri 4 esami.
Passano allora altri 2 anni Scusate lo sfogo, ma purtroppo è così.
Grazie, cordiali saluti.
[#1]
Lei è già stato valutato verosimilmente da molti nostri Colleghi che hanno avuto l'insostituibile vantaggi di visitarla e conoscerla direttamente, per noi oggi a distanza è certamente impossibile darle delle indicazioni sostanziali. Ci permettiamo quindi solo di esprimere alcune considerazioni.
- Nella sua situazione parrebbero essere presenti delle manifestazioni neurologiche complesse, che potrebbero interessare anche la muscolatura del pavimento dell'addome (perinèo) che con la sua contrattura può indurre fastidi ed impaccio alla minzione.
- Fra tutti gli accertamenti eseguiti, lei non cita l'indagine urodinamica, unico esame che può in effetti dire qualcosa di più interessante di tanti esami sui liquidi biologici (urine, liquido seminale). Diremmo che questa importante indagine sia senz'altro da eseguire.
- Non tutti gli urologi sono in grado di affrontare problemi funzionali di questa presumibile complessità, ognuno di noi si occupa perlopiù di un campo abbastanza specifico (es. i tumori, i calcoli, eccetera). Il suo caso dovrebbe essere affrontato da un Collega con specifiche competenze nell'urologia funzionale, cosiddetto neuro-urologo, che si potrebbe occupare anche dell'indagine urodinamica di cui sopra.
- Nella sua situazione parrebbero essere presenti delle manifestazioni neurologiche complesse, che potrebbero interessare anche la muscolatura del pavimento dell'addome (perinèo) che con la sua contrattura può indurre fastidi ed impaccio alla minzione.
- Fra tutti gli accertamenti eseguiti, lei non cita l'indagine urodinamica, unico esame che può in effetti dire qualcosa di più interessante di tanti esami sui liquidi biologici (urine, liquido seminale). Diremmo che questa importante indagine sia senz'altro da eseguire.
- Non tutti gli urologi sono in grado di affrontare problemi funzionali di questa presumibile complessità, ognuno di noi si occupa perlopiù di un campo abbastanza specifico (es. i tumori, i calcoli, eccetera). Il suo caso dovrebbe essere affrontato da un Collega con specifiche competenze nell'urologia funzionale, cosiddetto neuro-urologo, che si potrebbe occupare anche dell'indagine urodinamica di cui sopra.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
Grazie della risposta.
Confermo di aver fatto solo l’uroflussometria:
VOID 8 / 140 / -
Qmax 7,6 ml/s
Time to Qmax 33 s
Volume svuotato 137 ml
Tempo di flusso 42 S
Tempo di svuotamento 61 s
Flusso medio 3,3 ml/s
Tali risultati per me non sono tanto indicativi in quanto l’effettiva qualità della minzione cambia di giorno in giorno, a seconda della gravità del fastidio in quel singolo giorno.
Mi era stato consigliato (da un chirurgo generale) di fare dei test neurofisiologici a livello pelvi perineale (anche per indagare il pudendo) nonche una rm pelvica.
Tali test quali sono? Se invasivi, Possono comportare un’aggravamento della sintomatologia? Qualora si trattasse invece di sindrome del collo vescicale, sarebbero controindicati?
Grazie mille ancora.
Cordiali saluti.
Grazie della risposta.
Confermo di aver fatto solo l’uroflussometria:
VOID 8 / 140 / -
Qmax 7,6 ml/s
Time to Qmax 33 s
Volume svuotato 137 ml
Tempo di flusso 42 S
Tempo di svuotamento 61 s
Flusso medio 3,3 ml/s
Tali risultati per me non sono tanto indicativi in quanto l’effettiva qualità della minzione cambia di giorno in giorno, a seconda della gravità del fastidio in quel singolo giorno.
Mi era stato consigliato (da un chirurgo generale) di fare dei test neurofisiologici a livello pelvi perineale (anche per indagare il pudendo) nonche una rm pelvica.
Tali test quali sono? Se invasivi, Possono comportare un’aggravamento della sintomatologia? Qualora si trattasse invece di sindrome del collo vescicale, sarebbero controindicati?
Grazie mille ancora.
Cordiali saluti.
[#4]
La flussometria che ci riporta non è attendibilke per un volume vuotato troppo basso (137 ml). Una flussometria attendibile dovrebbe averre un volume vuotato di 250-300 ml. In ogni caso la flussometria è solo una parte dell'indagine urodinamica completa, che noi riterremmo utile. La risonanza magnetica del basso addome è sostanzialmente sempre la stessa, ma il radiologo deve essere avvertito delle indicazioni diagnostiche, in modo che concentri la sua attenzione su alcune strutture piuttosto che altre.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Utente
Buongiorno Dottore,
Grazie per la risposta.
Farò anche l’indagine urodinamica completa. Non l’ho fatta sino ad adesso solo perché già con la cistoscopia ho avuto un’accentuazione del problema per molti giorni e non vorrei ripetere il tutto con quest’esame.
Dopo rmn lombo sacrale (per vedere se è compresso il pudendo) e rmn scavo pelvico (non so cosa si veda di preciso) farò i test neurofisiologici e l’esame urodinamico, entrambi dolorosi e accentuanti la sintomatologia nell’immediato futuro (almeno credo).
Emg del pudendo può esser controindicato in caso di sclerosi del collo vescicale?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
Grazie per la risposta.
Farò anche l’indagine urodinamica completa. Non l’ho fatta sino ad adesso solo perché già con la cistoscopia ho avuto un’accentuazione del problema per molti giorni e non vorrei ripetere il tutto con quest’esame.
Dopo rmn lombo sacrale (per vedere se è compresso il pudendo) e rmn scavo pelvico (non so cosa si veda di preciso) farò i test neurofisiologici e l’esame urodinamico, entrambi dolorosi e accentuanti la sintomatologia nell’immediato futuro (almeno credo).
Emg del pudendo può esser controindicato in caso di sclerosi del collo vescicale?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
[#6]
Il catetere dell'urodinamica è almeno 4 volte più sottile del cistoscopio. Nessuna controindicazione per l'elettromiografia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Utente
Veramente grazie per le risposte.
La disturbo per le ultime 2 domande:
1 Un problema a livello testicolare può riflettersi negativamente sui problemi urinari?
Ho il vizio di toccare spesso il testicolo sx, operato 10 anni fa di varicocele, e mi pare che quando lo tocco spesso si infiamma aumentando il dolore dietro al ginocchio e al gluteo.
2 L’RMN scavo pelvico vede anche se ci sono problemi ai testicoli (del tipo epididimo ingrossato, varicocele ecc..)?
Grazie mille.
Cordiali saluti.
La disturbo per le ultime 2 domande:
1 Un problema a livello testicolare può riflettersi negativamente sui problemi urinari?
Ho il vizio di toccare spesso il testicolo sx, operato 10 anni fa di varicocele, e mi pare che quando lo tocco spesso si infiamma aumentando il dolore dietro al ginocchio e al gluteo.
2 L’RMN scavo pelvico vede anche se ci sono problemi ai testicoli (del tipo epididimo ingrossato, varicocele ecc..)?
Grazie mille.
Cordiali saluti.
[#8]
1) No. Piuttosto i testicoli possono talora essere uno dei bersagli di fastidi irradiati dalla prostata, come il glande e la parte bassa del dorso, anche se localmente non si apprezzano alterazioni di alcun tipo.
2) No.
2) No.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#10]
Bene, ci tenga aggiornati.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#11]
Utente
Buonasera Dottore,
La disturbo perché ho prenotato la risonanza addome inferiore e scavo pelvico senza contrasto.
Non ho avuto indicazioni sulle norme di preparazione, a differenza di quanto scritto col mezzo di contrasto.
Leggo però su internet che andrebbe fatta una dieta nei tre gg precedenti con eliminazione di alcuni alimenti (di quelli ho mangiato pane, pasta e frutta solo cocco).
La sera prima mangiare brodo e fare un clistere 2 ore prima, dopo aver digiunato 6 ore.
Va (andava) eseguita in questo modo la preparazione?
Dato che, per lo meno, sono ad ora non l’ho rispettata, l’esame sarebbe inutile?
Grazie.
Cordiali saluti.
La disturbo perché ho prenotato la risonanza addome inferiore e scavo pelvico senza contrasto.
Non ho avuto indicazioni sulle norme di preparazione, a differenza di quanto scritto col mezzo di contrasto.
Leggo però su internet che andrebbe fatta una dieta nei tre gg precedenti con eliminazione di alcuni alimenti (di quelli ho mangiato pane, pasta e frutta solo cocco).
La sera prima mangiare brodo e fare un clistere 2 ore prima, dopo aver digiunato 6 ore.
Va (andava) eseguita in questo modo la preparazione?
Dato che, per lo meno, sono ad ora non l’ho rispettata, l’esame sarebbe inutile?
Grazie.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 634 visite dal 17/06/2024.
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