Bruciore uretra dopo antibiotico

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Dopo un tampone positivo a stafilicocco emolitico e candida albicans, mi sono stati prescritti 5 giorni di bassado e 10 di fluconazolo.
Il secondo giorno dopo il termine della cura col bassado, ho iniziato ad avvertire un bruciore all'uretra, all'altezza del frenulo.
Dopo i 10 giorni di fluconazolo quel bruciore era piano piano sparito.
Qualche settimana dopo, a causa di un'influenza stagionale, il mio medico mi ha assegnato 5 giorni di antibiotico, e dopo due/tre giorni dal termine della cura con l'antibiotico si è ripresentato quel bruciore nell'uretra all'altezza del frenulo.
Durante una visita da un urologo prima di quest'ultima cura antibiotica, mentre il bruciore era ancora presente, quello mi ha diagnosticato una balanite/balanopostite (non ricordo purtroppo quale delle due di preciso) da frenulo corto e danneggiato, ma possibile che tale fastidio, passato immagino grazie all'uso di alcune creme che mi aveva dato l'urologo, sia tornato dopo l'antibiotico?
O potrebbe essere la candida, magari "risvegliata" a causa dell'antibiotico?
Non ho perdite, non ho rossori, non ho nulla di anomalo visibile sul pene, solo questo molto fastidioso bruciore già descritto che aumenta soprattutto di sera, dopo aver urinato ma non durante, sotto sforzo o da seduto, in varie condizioni insomma.
Sono parecchio confuso.
Grazie per qualsiasi risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
La candida causa alterazioni perlopiù unicamente superficiali, di interesse dermatologico ed abbastanza inequivocabili. Questi vaghi disturbi riferiti al glande sono quasi sempre collegati ad un risentimento/congestione della prostata, irradiati in avanti lungo l'uretra, ma in effetti in genere non vi sono altreazioni nel punto in cui vengono percepiti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Quindi avrei bisogno di una visita urologica con controllo della prostata?
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Certamente sì.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Salve, vorrei aggiungere un aggiornamento. Sono tornato dall'urologo parlandogli dei miei sintomi (bruciore pene interno altezza frenulo soprattutto da seduto), dopo avermi visitato e guardato un attimo (ma non controllato la prostata) ha detto che in mancanza di qualsiasi sintomo a parte il bruciore potrebbe trattarsi di una semplice infiammazione dovuta a una reazione allergica o alla candida che dovrebbe comunque passare da solo in non troppo tempo. Quindi di avere pazienza e di effettuare lavaggi quotidiani con dei prodotti specifici. Il dolore in questi giorni è intermittente, va e viene apparentemente senza criterio anche a distanza di minuti. Ieri ad esempio non mi ha dato quasi alcun fastidio tutto il giorno, oggi ha iniziato a disturbarmi dopo pranzo ma va e viene in continuazione. Sotto un certo punto di vista trovo davvero folle questa sintomatologia, inizio a pensare quasi che possa trattarsi di qualcosa di psicosomatico, ma immagino di non poter fare altro che dare fiducia al medico e avere pazienza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
In piedi e muovendosi il fastidio non lo percepisce mai?

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Grazie ancora per l'attenzione. Faccio l'esempio di ieri, ho viaggiato un'ora in treno dopo pranzo e il fastidio è stato presente mentre ero seduto, poi ho passato l'intero pomeriggio a camminare e il fastidio era praticamente sparito, per poi tornare un po' quando a sera sono tornato sul treno. Questa mattina appena sveglio il dolore era completamente assente, poi ho iniziato a fare delle cose al mio pc e il fastidio si è presentato dopo una decina di minuti che ero seduto sulla sedia. Alle volte si sposta dal basso all'alto del glande, altre, magari dopo un'erezione o dopo uno sforzo fisico particolare (a lavoro svolgo mansioni manuali) sembra quasi un crampo, come se lo sforzo fatto avesse lasciato quel fastidio. Ma sicuro è che riesco a percepire il punto in cui la parte duole se vado a palpeggiare, sempre all'altezza del frenulo. L'urologo ha detto che è normale che stare seduto provochi tale fastidio perché sedendosi si va a stimolare l'uretra che passa lì e a enfatizzare quel minimo fastidio che c'è (cosa verosimile visto che apparentemwnte riesco a gestire la cosa cambiando sedia o posizione di seduta). Da una parte continuo a pensare che i tamponi uretrali potrebbero aver lasciato qualche danno, ma anche questa ipotesi è stata scartata in quanto era completamente assente sia sangue sia qualsiasi altro forte dolore già il mattino dopo averli eseguiti. Non posso dire riguardo la frequenza dell'urinare perché essendo una persona molto ansiosa mi capita spesso di dover urinare anche una volta ogni ora / ora e mezza. Il fastidio comunque diventa meno intenso e più sopportabile e prevedibile ogni giorno che passa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Quanto ci riferisce non fa che confermare quanto le abbiamo scritto già nella nella nostra prima risposta, ovvero che la causa dei suoi disturbi sia assai probabilmente una congestine della prostata, che ovviamente si accentua per compressione lella seduta od in situazioni che comportano una tensione muscolare diffusa. Nell'uretra e nel glande non vi è nulla di alterato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Ringrazio ancora, ma inevitabilmente mi sorge una curiosità. Questi sintomi per due volte sono arrivati dopo un ciclo di antibiotici e poi andati via da soli, per curare la prostata mi pare di capire servano antibiotici, da profano mi chiedo, gli antibiotici possono provocare un qualcosa per la risoluzione della quale servono altri antibiotici? O anche stavolta devo solo avere pazienza e il tutto passerà da solo? Sono un po' confuso, chiedo scusa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Buona parte delle congestioni della prostata non hanno una causa infettiva, ovvero la hanno avuta in modo assolutamente iniziale e transitorio. Le terapie antibiotiche empiriche sono perlopiù inefficaci e portatrici di squilibri intestinali controproducenti. Molto più impirtanti sono le attenzioni dirette allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità in tutti i suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Questo mi "rincuora", sotto certi punti di vista. Sotto molti punti di vista sto avendo mesi molto stressanti: per motivi vari ho avuto innumerevoli visite ed esami medici a cui devono ancora seguirne altri, cure medicinali di vario tipo tra cui più cicli di antibiotici, un periodo a lavoro molto stressante, una vita sessuale sempre inesistente, sintomi vari tra cui probabilmente effetti collaterali di farmaci a cui son seguiti ulteriori farmaci per cercare di rimediare. Solo da qualche settimana a questa parte ho smesso di assumere farmaci anche se rimane un po' di ansia per gli esiti degli esami e delle visite che ancora mi aspettano. Come detto, sto cercando di avere fiducia e pazienza che tutto questo passi e potrò tornare a una vita "serena e tranquilla".