Terapia antibiotica prostatite

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Buongiorno Signori, vi scrivo per chiedere cortesemente il vostro parere su una terapia che mi è stata prescritta da un urologo a seguito di visita per una prostatite in atto da diversi mesi, ormai più di un anno.
Dal momento che da parecchi mesi presento sperma di colore giallo e rossore sul meato uretrale, lo specialista mi ha prescritto una spermiocoltura con il seguente esito: Crescita di Escherichia coli con carica microbica di 100.000 UFC/ml.
A seguito di antibiogramma, mi è stata prescritta una cura di Tavanic 500, 1 compressa al dì per 5 giorni.
Ora, dal momento che sono a fine terapia e il rossore sul meato uretrale persiste (non ho ancora verificato il colore dello sperma), ho notato che su varie fonti su internet la terapia con questo antibiotico per prostatiti batteriche è ben più lunga di soli 5 giorni.
Chiedo quindi cosa ne pensate e se sia il caso di ricontattare il medico in caso di persistenza dei sintomi descritti.


Grazie per l'assistenza e cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 39.9k 1.8k 19
La positività della spermiocoltura per un batterio intestinale comune in carica significativa rende opportuna la terapia antibiotica, ma purtroppo è difficile pensare che questa possa essere rapidamente risolutiva. Indipendentemente dalla durata della cura, l’eventuale risoluzione dell’infezione non corrisponde praticamente mai alla scomparsa dei sintomi, poiché tende a persistere una condizione infiammatoria, in genere piuttosto tenace, che può protrarsi anche per parecchio tempo. In quanto alla durata della terapia antibiotica, le indicazioni non sono univoche. Noi non siamo mai stati fautori di terapie particolarmente prolungate, per il danno causato dall’antibiotico sul probabilmente già precario equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), con selezione di batteri sempre più resistenti ed aggressivi. È quindi necessario calibrare l’indicazione in base a criteri di giudizio che implicano una conoscenza dettagliata del caso, impossibile per noi a distanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
la ringrazio per il cortese parere. Per completezza di informazione aggiungo che mi è stata ovviamente fatta ecografia prostatica, con presenza di ampia area calcificata, e che questa condizione si trascina da mesi soprattutto con dolore al testicolo destro, bruciorini su meato uretrale, e soprattutto sperma giallo. Alti e bassi da mesi, che ho affrontato già con due precedenti specialisti che non erano andati oltre la prescrizione di integratori che non hanno prodotto effetti. Ho adeguato molto la dieta, ho perso peso, ho migliorato la regolarità intestinale, eppure colorazione gialla dello sperma, dolorini sordi al testicolo (soprattutto quando mi siedo) e meato rosso permangono. Spero che la conclusione della cura porti un po' di beneficio (sono all'ultima dose di antibiotico), ma sono molto, molto scoraggiato e, francamente, non ho più risorse economiche per rivolgermi a specialisti privati (il pubblico è inaccessibile di qui a 7 mesi).
Grazie ancora, dottore, per la competenza e la rapidità del supporto.
[#3]
Utente
Utente
Gentile dottore, le scrivo nuovamente perché, a distanza di alcuni giorni della conclusione della terabia antibiotica di 5 giorni di Tavanic 500 per prostatite da Escherichia coli (come da spermiocoltura), pur essendo migliorata la sintomatologia dolorosa, ho ancora sperma color giallo e arrossamento del meato uretrale.
Mi chiedo se la colorazione dello sperma - in giallo ormai da parecchi mesi - sia indice inequivocabile di una persistente infezione (e quindi dovrei ricontattare l'urologo per una eventuale rivisitazione della terapia antibiotica) oppure di una semplice infiammazione, che magari si risolverà nel tempo senza tornare ad assumere antibiotici. La sintomatologia dolorosa, come le scrivevo, è migliorata.

Grazie e cordialissimi saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 39.9k 1.8k 19
Il colore del liquido seminale può segnalare la presenza di cellule infiammatorie (leucociti) ma non necessariamente una infezione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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