Focolaio di adenocarcinoma prostatico grado 4+3=7 di gleason del diametro di mm 1,4 in frustoli
Salve.
Scrivo per una situazione che riguarda mio padre, uomo di 63 anni.
Da controlli di routine, risultati tutti nella norma, risulta alto solo il valore PSA di 23,61. Per il resto nessun altro sintomo da segnalare, nè riguardo alla minzione, nè ad altro.
Il valore di PSA porta il medico di famiglia a consigliare una biopsia Prostatica.
Viene effettuata la biopsia e vengono eseguiti circa 10 prelivei e la diagnosi è la seguente (la copio esattamente come è nel reperto medico, le lettere si riferiscono ai prelievi):
A. Microfrustoli agobioptici prostatici con esigua quota ghiandolare di aspetto iperplastico.
B-C. Frustoli agobioptici protstatici con ghiandole di aspetto prevalentemente iperplastico e focale PIN di alto grado.
D. Mircofocolaio di adenocarcinoma prostatico e focolaio di PIN di alto grado in frustolo agobioptico prostatico della lunghezza di mm 4.
E. Focolaio di adenocarcinoma prostatico grado 4+3=7 di Gleason del diametro di mm 1,4 in frustoli agobioptici prostatici della lunghezza totale di mm 23.
F. Focolai di adenocarcinoma prostatico grado 3+4=7 di Gleason del diametro complessivo di mm 5 in frustoli agobioptici della lunghezza totale di mm 44.
Il referto suggerisce Radioterapia o Prostatectomia radicale, con una propensione maggiore per quest'ultima.
Innanzitutto vorrei capire se, da questi dati, è possibile dirmi se la situazione è grave e, nel caso, quando lo è. C'è da preoccuparsi? Il dottore consigliava come soluzione la Prostatectomia radicale, per quale motivo rispetto a una radioterapia? Quest'ultima non è affidabile in egual modo? Solitamente operazioni del genere che grado di riuscita hanno e con che percentuale (valutando anche l'eveolversi della situazione nel post-operatorio)?
Nel sito leggevo che, in caso di Prostatectomia radicale, si suggeriva di effettuarla con tecnica neversparring, per garantire, mi pareva di capire, anche in seguito all'operazione, l'erezione. Questa è una tecnica sempre adottata o va comunicata al medico che opererà?
Infine vorrei capire che grado di familiarità hanno questo genere di complicanze. In parole povere, dovrei preoccuparmi anch'io come figlio? Devo attuare una sorta di prevenzione?
Ringrazio in anticipo tutti i dottori che risponderanno.
Scrivo per una situazione che riguarda mio padre, uomo di 63 anni.
Da controlli di routine, risultati tutti nella norma, risulta alto solo il valore PSA di 23,61. Per il resto nessun altro sintomo da segnalare, nè riguardo alla minzione, nè ad altro.
Il valore di PSA porta il medico di famiglia a consigliare una biopsia Prostatica.
Viene effettuata la biopsia e vengono eseguiti circa 10 prelivei e la diagnosi è la seguente (la copio esattamente come è nel reperto medico, le lettere si riferiscono ai prelievi):
A. Microfrustoli agobioptici prostatici con esigua quota ghiandolare di aspetto iperplastico.
B-C. Frustoli agobioptici protstatici con ghiandole di aspetto prevalentemente iperplastico e focale PIN di alto grado.
D. Mircofocolaio di adenocarcinoma prostatico e focolaio di PIN di alto grado in frustolo agobioptico prostatico della lunghezza di mm 4.
E. Focolaio di adenocarcinoma prostatico grado 4+3=7 di Gleason del diametro di mm 1,4 in frustoli agobioptici prostatici della lunghezza totale di mm 23.
F. Focolai di adenocarcinoma prostatico grado 3+4=7 di Gleason del diametro complessivo di mm 5 in frustoli agobioptici della lunghezza totale di mm 44.
Il referto suggerisce Radioterapia o Prostatectomia radicale, con una propensione maggiore per quest'ultima.
Innanzitutto vorrei capire se, da questi dati, è possibile dirmi se la situazione è grave e, nel caso, quando lo è. C'è da preoccuparsi? Il dottore consigliava come soluzione la Prostatectomia radicale, per quale motivo rispetto a una radioterapia? Quest'ultima non è affidabile in egual modo? Solitamente operazioni del genere che grado di riuscita hanno e con che percentuale (valutando anche l'eveolversi della situazione nel post-operatorio)?
Nel sito leggevo che, in caso di Prostatectomia radicale, si suggeriva di effettuarla con tecnica neversparring, per garantire, mi pareva di capire, anche in seguito all'operazione, l'erezione. Questa è una tecnica sempre adottata o va comunicata al medico che opererà?
Infine vorrei capire che grado di familiarità hanno questo genere di complicanze. In parole povere, dovrei preoccuparmi anch'io come figlio? Devo attuare una sorta di prevenzione?
Ringrazio in anticipo tutti i dottori che risponderanno.
[#1]
caro utente anche dai dati che ci ha fornito, suo padre ha una forma di tumore alla prostata, dato il psa e il gleason non è consigliabile una soluzione nerve sparing in quanto non sarebbe oncologicamente corretta, per quanto rigurada se scegliere tra intervento chirirgcio, ovviamnete se sente un urologo le dirà che è preferibile l'operazione se invece sente un radioterapista le consiglierà la sua tecnica, io personalmente consiglierei l'intervento senza escudere visto il psa e lo score di gleason un ciclo di radioterapia post intervento qualora la malattia non fosse più consfinataq alla prostata
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
caro lettore,
a 63 anni una prostatectomia radicale può eliminare ogni traccia di tumore dalla prostata con complicanze possibili ma facilmente accettabili e gestibili.
Il nerve sparing o Non nerve sparing dipende dalla abilità tecnica del chirurgo e dalle condizioni locali della prostata.
Comunque si affidi ad uno specialista di sua fiducia e competenza
cari saluti
a 63 anni una prostatectomia radicale può eliminare ogni traccia di tumore dalla prostata con complicanze possibili ma facilmente accettabili e gestibili.
Il nerve sparing o Non nerve sparing dipende dalla abilità tecnica del chirurgo e dalle condizioni locali della prostata.
Comunque si affidi ad uno specialista di sua fiducia e competenza
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Innanzitutto ringrazio sentitamente delle risposte!
Aggiungo, a completamento delle informazioni, che dalla ecografia che gli era stata effettuata, pare non fosse risultato nulla e il medico ci ha detto che, uso parole da profano della medicina, il tumore non è localizzato, ma è esteso, ecco il perchè di quel risultato con l'ecografia.
Avrei un paio di dubbi, che mi sono rimasti:
- mi pare di capire che l'operazione, comunque, è l'unica strada ed è necessaria, giusto? Non si può restare in queste condizioni senza operare?
- la cosa che mi preoccupa è il sapere che le due conseguenze più importanti dell'operazione sono l'impotenza e l'incotinenza. Dato che l'operazione di prostatectomia radicale elimina tutto, queste due conseguenze si manifesteranno obbligatoriamente o c'è una piccola possibilità (o grande che sia) che non ci siano?
Cordiali saluti.
Aggiungo, a completamento delle informazioni, che dalla ecografia che gli era stata effettuata, pare non fosse risultato nulla e il medico ci ha detto che, uso parole da profano della medicina, il tumore non è localizzato, ma è esteso, ecco il perchè di quel risultato con l'ecografia.
Avrei un paio di dubbi, che mi sono rimasti:
- mi pare di capire che l'operazione, comunque, è l'unica strada ed è necessaria, giusto? Non si può restare in queste condizioni senza operare?
- la cosa che mi preoccupa è il sapere che le due conseguenze più importanti dell'operazione sono l'impotenza e l'incotinenza. Dato che l'operazione di prostatectomia radicale elimina tutto, queste due conseguenze si manifesteranno obbligatoriamente o c'è una piccola possibilità (o grande che sia) che non ci siano?
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.5k visite dal 14/09/2009.
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