Rene dilato con Stent ureterale

Gentile dottore, i primi giorni di aprile a causa di una caduta, ho subito.
Un trauma che ha lacerato giunto ureterale
Mi è stato inserito uno Stent jj, I primi 15 giorni sono stata quasi sempre a riposo, ho avvertito qualche fastidio ma tutto bene.
Dopo ho riscontrato la presenza costante di ematuria e qualche maggiore fastidio, che persisye ancora adesso.
A fine mese ho fatto Tac con e senza MDC che non ha rilevato criticità salvo per un leggero ispessimento del giunto.
L'urologo mi ha comunicato la rimozione dello Stent fra 3 mesi ossia ad Agosto.
Qualche giorno fa ho iniziato ad avere forti dolori nella parte bassa lombare e nella parte sx della.
Vescica.
Ho fatto un ecografia di controllo, fa cui è risultata una dilatazione di 2 cm del rene.
Non ho infezioni urinarie né febbre.
Bevo circa 2 litri di acqua al giorno, che continuano a presentare ematuria.
Volevo chiedere secondo voi come mai il rene si è dilato?
A cosa potrebbe essere dovuto?
C'è da preoccuparsi?
Quando ci impiega a rimarginarsi il giunto ireyatelae?
Avere lo Stent per tanto tempo, può creare dei problemi?
Martedì ho in programma una nuova tac di controllo.

Grazie per disponibilità
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
Non abbiamo ovviamente idea della gravità della lesione, comunque se è stata risolta solo con lo stent, non possiamo pensare a qualcosa di molto grave. La cicatrizzazione delle vie urinarie è perlopiù molto veloce, lo stent viene lasciato più a lungo pensando ad una sua ipotetica funzione di - modellaggio - difficile però da valutare. Lo stent in sede può portare disturbi di varia natura, fra cui un modesto sanguinamento urinario, mai pericoloso. Inoltre, lo stent causa ad ogni minzione il reflusso di una piccola quantità di urina dalla vescica verso il rene. Questo fatto, oltre a causare un variabile dolore lombare, può indurre con il tempo una lieve dilatazione, la cui descrizione è comunque sempre molto soggettiva in base a chi esegue l’ecografia. Tutto sommato, noi pensiamo che lo stent debba essere mantenuto in sede per il minimo tempo necessario. Quattro mesi ci paiono obiettivamente un po’ troppi, ma bisogna anche considerare la lista d’attesa, che nelle strutture pubbliche non è mai così breve.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve dottore,
intanto grazie infinite per il suo celere riscontro.
In merito alla problematica esposta, giorno 11 giugno ho eseguito una TAC di controllo con e senza MDC, oggi ho avuto gli esiti, volevo chiederle, se poteva spiegarmi l'eventuale problematica e se questa potrebbe essere causata dalla presenza dello stent, le ricordo che mi è stato inserito giorno 8 aprile, e che continuo ad avere ematuria, dolori.
Le chiedo inoltre se la sensazione di gonfiore addominale possa essere riconducibile alla presenza dello stent.
Gli esiti riportano:
Non si apprezzano spandimenti di mdc in fase arteriosa compatibili con sanguinamenti ad alto flusso a livello della via escretrice sinistra.
Presenza di stent ureterale doppio JJ a livello la via escretrice di sx con estremo prossimale a livello della pelvi ed estremo distale in sede vescicale; dilatazione calico-pielica omolaterale di entità moderata (DA pelvi renale 23 mm circa). Coesione marcato ispessimento parietale della pelvi e dei calici di possibile significato reattivo da correlare clinicamente e meritevole di monitoraggio onde escludere significato evolutivo.
Non dilatate le vie escretrici a destra. Non spandimenti di urina organoiodata nella fase di acquisizione tardiva eseguita a 10 minuti a livello della via escretrice di sx.
Vescica scarsamente distesa, malvalutabile.
Non espansi in sede pelvica.

La ringrazio per la sua disponibilità
saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
La notizia più confortante di questa TAC è il fatto che non vi sono spandimenti di urina, pertanto la lacerazione dell'uretere si è cicatrizzata, come era quansi certo che accadesse rapidamente. L'ilspessimento delle pareti del bacinetto renale è poco significativo, potrebbe essere portato dallo sfregamento del ricciolo dello stent, ma anche come esito della precedente lacerazione. D'ora in avanti, diremmo che lo stant si possa rimuovere appena possibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera,
grazie ancora per la sua gentile risposta, che mi rincuora, sperando che l'urologo di riferimento decida di rimuovermi lo stent il prima possibile.
ancora grazie