Riduzione del volume prostatico

Salve, mi rivolgo a voi per una cosa molto strana che mi è successo, oggi ho rifatto un ecografia richiestami da una struttura ospedaliera per un eventale operazione di riduzione del volume prostatico da un urologo ed il volume prostatico è risultato 43 cm cubici.
La cosa strana è che da precedenti esami fatti da una dottoressa dell asl credo radiologa era molto più grande, nel 2021 risultava 55 cm cubici poi nel 2024 a gennaio il volume risultava 63 cm cubici.
Premetto che un paio di mesi fa avevo dei sintomi molto invalidanti relativi alla minzione, mi alzavo e ancora adesso almeno 4 o 5 volte a notte e il mitto è molto lento per cui ho cominciato ad assumere dutasteride e serenoa rupens a giorni alterni da circa 40 giorni.
Vi chiedo come è possibile questa differenza?
Errore di uno dei due laboratori oppure la dutasteride ha fatto miracoli?
Inoltre dall esame fatto oggi è risultato ipertrofia del detrusore.
Forse devo rifare l esame in un altro laboratorio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42k 1.8k 19
La dutasteride può ridurre il volume della prostata, ma certamente in modo non miracoloso ed in tempi molto lunghi. Le misurazioni ecografiche sono invece molto variabili, in base a chi esegue l’esame, all’apparecchio che utilizza ed altre variabili. D’altronde, non è il volume della prostata in sé che preoccupa l’urologo, quanto piuttosto i disturbi collegati con questo ingrossamento. Sono essenzialmente questi che possono spingere più o meno all'esecuzione di un intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore per la chiara risposta, ne approfitto per porle un ulteriore dubbio. Avendo sintomi ostruttivi molto evidenti e una capacità della vescica molto ridotta essendo il lobo medio aggettante in vescica che mi costringe ad alzarmi 4 o 5 volte a notte e un residuo vescicale di 91 ml ritiene che siano motivi sufficienti per l ospedale per decidere di mettermi in lista di attesa considerando anche le recenti misure ridimensionate?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42k 1.8k 19
Se i disturbi sono evidenti e la terapia non è più sufficiente a controllarli è certamente il caso di valutare le indicazioni ad un intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Salve ringrazio per le risposte avute ma Avrei un ulteriore domanda. Sto assumendo avodart dutasteride a giorni alterni ma ho il dubbio che potrebbe non avere una valenza terapeutica riguardo l ipertrofia prostatica e i suoi sintomi minzionali. Potrebbe funzionare lo stesso? O vi sono evidenze scientifiche a riguardo? Lo specialista me lo aveva sconsigliato per i suoi effetti collaterali riguardo l erezione così avendo forti sintomi ostruttivi me lo feci prescrivere dal medico di base e per cautela lo assumo a giorni alterni ma non vorrei che alla fine mi ritrovo solo con gli effetti indesiderati senza ottenere il risultato terapeutico.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42k 1.8k 19
Dutasteride e finasteride sono gli unici farmaci in grado di interagire con il processo di ingrossamento benigno della prostata, con efficaia molto variabile e poco prevedibile, che in ogni caso si manifesta in tempi lunghi (almeno alcuni mesi). Per questo motivo, in presenza di disturbi evidenti si associano sempre i farmaci alfa litici, che hanno un'azione più diretta e rapida sui sintomi ostruttivi. Dimezzare il dosaggio della dutasteride, dal nostro punto di vista vuol dire dimezzarne anche l'efficacia, se si confida nella sua efficacia ci pare un comportamento discutibile. Gli effetti deprimenti sulla sfera sessuale sono abbastanza frequanti, comunque molto variabili da caso a caso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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