Litotrissia calcolo renale 7mm in sede iuxta vescicale
Salve, ho 69 anni e da tre mesi sono alle prese con un calcolo renale di 7 mm che molto lentamente e in modo asintomatico sta scendendo in vescica.
Attualmente da tac effettuata ieri si trova in sede iuxtavescicale.
Sono un po' preoccupato per la sua naturale espulsione perché ho la prostata "morfovolumetricamente" aumentata rispetto alla norma
e quindi chiedo se sia possibile un rischio di ostruzione a livello dell'uretra con conseguenti coliche e interventi d'urgenza.
In considerazione di tutto cio' volevo chiedere se fosse possibile in questo momento di relativa calma,
intervenire con un trattamento di litotrissia o altro.
Grazie e saluti
Attualmente da tac effettuata ieri si trova in sede iuxtavescicale.
Sono un po' preoccupato per la sua naturale espulsione perché ho la prostata "morfovolumetricamente" aumentata rispetto alla norma
e quindi chiedo se sia possibile un rischio di ostruzione a livello dell'uretra con conseguenti coliche e interventi d'urgenza.
In considerazione di tutto cio' volevo chiedere se fosse possibile in questo momento di relativa calma,
intervenire con un trattamento di litotrissia o altro.
Grazie e saluti
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L'applicazione delle onde d’urto su un calcolo dell’uretere è teoricamente possibile, ma perlopiù poco efficace e assai raramente risolutiva. Nonostante la fortuna di non avere sintomi fastidiosi, vediamo che lei si sta portando dietro il problema ben oltre il lecito, purtroppo l’ultimo tratto dell’uretere è anche quello meno compiacente ed attendere ulteriormente l’espulsione spontanea ci pare inaccettabile. Vi sono pertanto evidenti indicazioni ad un intervento endoscopico risolutivo (ureteroscopia operativa) con frammentazione laser ed estrazione dei residui.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dottore La ringrazio infinitamente per la sua veloce ed esauriente risposta e mi perdoni il ritardo.Seguiro' con fiducia il suo consiglio,anche perché da alcuni giorni è sceso un calcolo anche nell'altro uretere di sx. Quindi ora è bilaterale e nei prossimi giorni ho programmato l'intervento endoscopico
[#4]
In linea di massima noi cerchiamo sempre di fare la pulizia più completa, compatibilmente con i tempi dell'intervento e la durata dell'anestesia. Spesso la decisione se andare avanti o fermarsi si può prendere solo durante l'intervento, quindi non è il caso di fare anticipatamente al paziente vane promesse. Comunque nel suo caso ci pare ce ne sia già abbastanza se vuole risolvere la situazione da entrambi i lati.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#6]
Utente
Buongiorno Dottore, ho seguito il suo prezioso consiglio e otto giorni fa mi sono sottoposto a intervento bilaterale per la rimozione dei calcoli in ambedue gli ureteri.Mi sono stati inseriti due stent ureterali che dovrò tenere per un mese.
Il problema è che ho dei dolori di una certa intensità, specialmente sul lato sinistro, quando mi approccio alla minzione,che dopo urinato si affievoliscono.Ho provato ad assumere paracetamolo da 1000 ma con scarso risultato.Potrei provare con qualche antinfiammatorio?Secondo Lei dovrò tenermi questi dolori fino alla rimozione degli stent?
Grazie
Il problema è che ho dei dolori di una certa intensità, specialmente sul lato sinistro, quando mi approccio alla minzione,che dopo urinato si affievoliscono.Ho provato ad assumere paracetamolo da 1000 ma con scarso risultato.Potrei provare con qualche antinfiammatorio?Secondo Lei dovrò tenermi questi dolori fino alla rimozione degli stent?
Grazie
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I fastidi portati dagli stent sono ben noti e purtroppo entro certi limiti quasi inevitabili. Le endoprotesi sono molto sottili e flessibili, ma la delicata mucosa delle vie urinarie è estremamente sensibile agli stimoli che sono di natura meccanica e non infiammatoria od infettiva. Per questo motivo i comuni farmaci sono poco efficaci. Si possono utilizzare antidolorifici maggiori, simili agli oppioidi, ma questi sono gravati di effetti collaterali talora sgradevoli. Per questo motivo, nella nostra pratica e se non vi sono state difficoltà all'intervento, noi cerchiamo di mantenere gli stent per il minor tempo possibile, nell'ordine dei 5-7 giorni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#9]
Utente
Gentile Dottore, ho dimenticato di chiederLe se dopo quattro settimane dall'intervento gli stent bilaterali possono essere rimossi contemporaneamente in un unica operazione oppure in tempi diversi,ahimè con miei ulteriori disagi.La ringrazio anticipatamente per la risposta e cordialmente La saluto
[#10]
Certamente sì, ci mancherebbe (!)
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#11]
Utente
Buongiorno Dottor Piana,sentivo il bisogno di ringraziarLa pubblicamente per il suo prezioso supporto e volevo aggiornarLa.
Sono stati finalmente rimossi gli stent,operazione un po fastidiosa a causa della prostata ingrossata,ma tutto sommato sopportabile.Ora mi sento molto meglio.
Dalla tac di controllo risultano ancora tre calcoli al rene destro di dimensioni tra i 2 e i 5mm e altre due formazioni di 4 e 5mm a livello del lume vescicale.Volevo chiederLe cosa mi aspetta in futuro e cosa potrei fare per prevenire ulteriori sofferenze.
Grazie ancora per la sua cortese disponibilità e cordiali saluti
Sono stati finalmente rimossi gli stent,operazione un po fastidiosa a causa della prostata ingrossata,ma tutto sommato sopportabile.Ora mi sento molto meglio.
Dalla tac di controllo risultano ancora tre calcoli al rene destro di dimensioni tra i 2 e i 5mm e altre due formazioni di 4 e 5mm a livello del lume vescicale.Volevo chiederLe cosa mi aspetta in futuro e cosa potrei fare per prevenire ulteriori sofferenze.
Grazie ancora per la sua cortese disponibilità e cordiali saluti
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I frammenti vescicali dovrebbero essere espulsi prima o poi, ma considerando l’ostacolo della della prostata ingrossata è il caso di controllare con una ecografia tra 2-3 mesi. I piccoli calcoli renali non meritano ulteriori interventi, quantomeno fin quando resteranno silenti. Ovviamente è essenziale mantenere le urine molto diluite, assumendo un paio di litri di liquidi al giorno. Considerata la evidente predisposizione alla formazione bilaterale di calcoli è da valutare l’assunzione continua ci citrati.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 705 visite dal 06/06/2024.
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