Sensazione pene e perineo

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Buongiorno ho avuto una prostatite cronica a ottobre, ora risolta (valori psa normali).


Noto una leggera degenerazione dell'erezione (50 anni...) , ma più che altro ho come la sensazione di non controllare il muscolo del mio pene.
Una volta quando usavo la muscolatura per far muovere, sollevare il pene, rispondeva, ora è come se per alzarlo debba fare 100000 volte lo sforzo di prima e cmq non reagisce come prima (parlo a pene eretto usando muscoli delle natiche).
In piu mi sembra come se l'urina esca con più difficolta, anche se non ho nessun problema di controllo del flusso, è sempre controllabile e bello pieno.
Ho spesso un bruciore all'uretere, mi ha fatto tampone ecc.
ecc tutto negativo.
Secondo il mio urologo ho prostatite cronica dovuta a conformazione ossa, le ossa sotto le natiche (non ricordo il nome) sono molto vicine (8, 5cm) e lavorando seduto anche 8/10 ore al giorno secondo lui creo pressione costante sulla prostata che risulta "sana" come valori ma ingrossata costantemente.
Lui imputa questa situazione di meno erezione e sensazione mancata controllo muscolatura del pene appunto alla prostatite cronica, alle ossa di cui sopra e al fatto che da anni faccio vita totalmente sedentaria, infatti dice che anche i muscoli delle mie natiche sono completamente "a riposo".
Mi ha fatto "tirare" i muscoli delle natiche ed in effetti non cambia la durezza della natica, resta molto molla.
Lui dice di praticare attivita sportiva e di raffortamento muscolatura, integrare con serenoa per la prostata e di non preoccuparmi di nulla.
Avete mai sentito di una problematica di questo tipo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Il PSA è esclusivamente un marcatore tumorale della prostata e non deve essere utilizzato per giudicare alte condizioni, come l'infiammazione e l'ingrossamento benigno. Nel pene non vi sono muscoli, i corpi cavernosi sono comunque collegati alla muscolatura dell'addome (perineo), ma questo non ha alcun ruolo nella qualità dell'erezione. E' una contraddizione affermare che il flusso sia più esitante se poi subito dopo lo si definisce - bello pieno -. Il bruciore sarà forse all'uretra, l'uretere collega il rene con la vescica. Che la prostatite possa essere causata dalla conformazione del bacino, abbia pazienza, ma ci pare solo un'ipotesi molto fantasiosa, in decenni di lavoro non ne avevamo davvero mai sentito parlare (!). Altra cosa è la tensione non volontaria della muscolatura del perineo, che può condizionare le basse vie urinarie, ma questo è assai più tipico nella femmina che nel maschio. In tutto questo ci pare dunque che vi sia un po' troppa confusione di fondo, non si comprende neanche bene che cosa le dia più fastidio. Forse sarebbe il caso di sentire direttamente un altro parere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie in effetti non mi aveva rassicurato molto come visita.

La sensazione che ho io è che il flusso sia pieno, ma esca come se trovasse un "lume" più stretto, pieno intendo che è un bel flusso pieno anche in uscita, con pressione, mi sembra solo che "spinga" di più per uscire. Il bruciore che riferisco è quello al forellino di uscita, proprio sul buchetto, sembra quasi sia proprio all'esterno del forellino.

Oggi ho fatto una nuova visita, mi ha prescritto vari esami del sangue tra cui il psa (che io testo regolarmente con test pungidito validi per valori sopra al 2 e sono sempre negativi) e altri. MI ha detto anche di fare un eco per iniziare a vedere qualcosa a reni e vescica anche se secondo lui tutto ok. Anche a lui la prostata risulta modicamente ingrossata, non dolente, di consistenza elastica ma leggermente "gommosa/adenomatosa". Dice di prendere serenoa repenens tutti i giorni, poi per l'invecchiamento non si può fare nulla. La sensazione che sento con il flusso secondo lui è la prostata ingrossata che comprime leggermente. Per il bruciore dice che potrebbe anche essere causato da ristagno/pulizia per fimosi molto stretta, infatti molte volte con i rapporti sessuali mi lacero la pelle tra glande e asta, tanto che una parte di questa pelle è biancastra da "esito cicatrizialie" , idem sul frenulo "esito cicatriziale pregresso" Dice che il frenulo si è lacerato (infatti ricordo episodi di sanguinamenti) e si è risaldato fortunatamente "allungandosi e non accorciandosi o perdendo elasticità". MI ha detto di utilizzare vitamina E, olio di vea, un velo di crema cortisone a giorni alterni sulla pelle del prepuzio e frenulo per tentare di elasticizzare , e lubrificante per i rapporti. Ha notato rossore intorno al "buchetto" dovuto irritazione appunto. In ultimo ha trovato quelle che secondo lui è una placca di Peyronie, lieve ma presente, no incurvatura del pene. Sempre vitamina E sull'asta, integratore vitamina E, reparil gel, prescritta ecografia pene. Se confermata placca mi farà delle iniziezioni di Clostridium. Mi scuso per la lungaggine e per i nomi approsimativi. Cosa pensa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
La valutazione del suo caso comporta iderogabilmente la visita diretta, se lei è stato visitato oggi pare con sufficiente attenzione, noi non possiamo che fidarci del Collega e delle sue deduzioni. Segua quindi i consigli che le sono stati impartiti e si rivaluterà a distanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it