Cisite che nonostante monuril bustine e successivo antibiotico non và via

Salve buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni e sono ormai quasi 2 settimane che ho problemi di cisite.


Praticamente lunedì scorso dopo aver praticato la masturbazione una 10/15 minuti dopo mi sono venuti tutti gli effetivi sintomi della cistite.


Ho parlato con il mio medico curante e mi ha invitato a prendere Monuril bustine per 2 giorni... tutto bene, fatto la cura e il sollievo effettivamente c'è stato ma con un piccolissimo e lieve fastidio.


Tutto ok fino al venerdì quando praticando la masturbazione mi ritrovo con gli stessi sintomi, ma stavolta leggermente diversi, bruciore al tratto urinario dove esce l'urina e continua sensazione di avere la vescica piena ma 0 bruciore durante la minzione e dopo, richiamo il medico e mi dice stavolta di prendere un altro antibiotico via orale per 5 giorni...

Ora sono al 5 giorno di antibiotico ma niente, continua a riscontrare questo leggero bruciore e questa sensazione di avere la vescica piena...

Cosa mi consigliate di fare e se da una lettura di quanto detto è possibile capire di cosa potrebbe trattarsi e se può essere preso qualche palliativo per questo dolore.


Grazie mille...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
La vera cistite, come infiammazione acuta della vescica a causa infettiva, così comune nella femmina, nel maschio adulto è di fatto estremamente rara. Praticamente tutti i disturbi irritativi delle basse vie urinarie sono in qualche modo legati alla prostata e nella maggioranza dei casi non hanno una causa infettiva, ma sono dovuti solo a congestione della ghiandola con infiammazione sovrapposta. Su questa situazione, solo secondariamente può sovrapporsi l’infezione da parte di batteri di origine intestinale, ma questo è spesso associato con la comparsa di febbre. Nel suo caso, la stessa comparsa dei disturbi poco dopo l’eiaculazione rende probabile l’associazione con una irritazione della ghiandola per congestione ed infiammazione. Non dovrebbero essere mai prescritti antibiotici senza riscontri colturali precisi, a meno che vi sia febbre o complicazioni evidenti. La scarsa efficacia nel suo caso testimonia questo tipo di situazione. In conclusione, pensiamo che la situazione debba essere meglio inquadrata direttamente con la visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia. Possiamo comunque premettere che quasi tutte queste situazioni nel giovane sono legate ad uno stile di vita discutibile, in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessule.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it