Diagnosi e trattamento presunta sclerosi del collo vescicale

Un evento di prostatite viene trattato su base empirica e senza visita da un primo urologo con Topster e PeaProstil.
Il trattamento con Topster è stato poi sospeso per peggioramento del quadro clinico e sostituito con terapia antibiotica con bactrim per 15gg.


C’è stato un miglioramento già al secondo giorno di antibiotico, con riduzione del numero di minzioni notturne (non svanite tuttavia).
Dolori/fastidi provenienti dalla parte terminale dell’uretra persistevano anche se di ridotta frequenza.


Cambio urologo, prescrive ecografia reni, vescica, prostata.
Prostata volume 20 ml circa con margini regolari e parenchima disomogeneo per la presenza di piccola area mediana ipoecogena di diametro 1.5 cm.
Normale riempimento vescicale (434 ml circa, svuoto il 61% con residuo post minzionale di 167 ml.
Premetto che ero davvero sull’orlo di esplodere per l’eccessivo riempimento vescicale.
Esami ematochimici nella norma, valori normali di marker infiammatori.


Alla visita urologica, la prostata viene valutata nella norma.
Mi si prospetta stenosi del collo vescicale come causa della congestione prostatica.
Eseguo valutazione flussometroca homemade (volume di urina/ tempo impiegato per la minzione), ridotta a circa 7.5 ml al secondo.
Inizio terapia con urorec 4mg per 14gg (più una serie di integratori antinfiammatori e fermenti per la prostata) per poi passare tra alcuni giorni ad urorec di 8mg.
In attesa di valutazione del residuo post minzionale e visita urologica, si presenta eiaculazione retrograda già al secondo gg di terapia.
Sintomatologia quasi del tutto rientrata.


Le mie domande sono:
1.
Come posso ricevere diagnosi di certezza di sclerosi del collo vescicale?

2.
Qualora confermata, è possibile valutare (e come) se la lesione è ipertrofica o già sclerotica?

3.
Che percentuale di successo ha la terapia farmacologica a vita?
È escluso poi peggioramento dopo anni di terapia?

4.
È possibile eseguire dei cicli di terapia magari sospendendo urorec per qualche giorno per riprendere attività eiaculatoria?
Se si, quanti giorni prima?

5.
L’Eiaculazione retrograda può causare problemi prostatici e cistiti?

6.
Che opzioni chirurgiche che preservino l’eiaculazione sono disponibili?

7.
Queste possono provocare cicatrizzazione con conseguente peggioramento del quadro?


Grazie per la sua cortese attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.6k 1.8k 19
1. La diagnosi di certezza necessita di una valutazione sia endoscopica (uretro-cistoscopia) che funzionale (indagine urodinamica - studio flusso/pressione).

2. Alla sua età è difficile che vi sia già un ingrossamento della prostata tale da dare ostruzione.

3. La relativa gravità si desume appunto dagli esiti dell'indagine urodinamica in base alla contrattilità vescicale che viene rilevata. Più la contrattilità è ridotta, più la risoluzione dell'ostruzione dev'essere sollecita. Pertanto se questo accade non è consigliabile proseguire solo con la terapia alfa-litica ma vi è necessità di un intervento endoscopico disostruttivo.

4. La sospensione temporanea della terapia è certamente possibile, ma corrispondrà ad un peggioramento della minzone. L'eiaculazione dovrebbe normalizzarsi teoricamente entro qualche giorno.

5. Assolutamente no.

6. Qualsiasi intervento disostruttivo sul collo vescicale comporta una alterazione dell'eiaculazione. Noi onestamente non prometteremmo mai ad un nostro paziente il mantenimento inalterato dell'eiaculazione. Vi sono degli accorgimenti tecnici in corso di intervento mediante i quali si può cercare li limitare l'eiaculazione retrograda, ma sempre limitando almeno parzialmente l'efficacia disostruttiva dell'interventoi.

7. Se si decide di eseguirla, la disostruzione deve essere generosa. Interventi troppo delicati (appunto allo scopo di preservare l'eiaculazone) sono destinati ad ottenere rislutati parziali e spesso transitori, con recidiva dell'ostruzione a tempi brevi.

8. ?

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:-) :-) :-)

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it