Infezione urinaria con antibiogramma negativo
Scrivo questo post perché sono davvero disperato.
Ho 42 anni, Circa 15 giorni fa' ho iniziato ad avere dei problemi urinari.
Bruciore, minzione faticosa e necessità di andare in bagno molto spesso.
La situazione ad oggi è peggiorata molto, tanto da portarmi ad andare 3 volte al pronto soccorso, dove sono stato liquidato perché le analisi erano a posto.
Il medico di base mi ha dato una cura di ciproxin che ho eseguito per 9 giorni.
Nel frattempo i sintomi peggioravano.
Da qui prima visita urologica con ecografia prostatica transerettale.
Risultato: prostata leggermente ingrossata (ma psa con valori nella norma) e condotto vescicale ostruito.
Cura: Brufen 600 una volta al giorno e xatral 10 mg a vita
Dopo 8 giorni di cura e nuova visita urologica, mi viene sospeso il Brufen, sostituito con ketoprofene in supposta e ridotto lo Xanax a 2.5 per due volte al giorno.
Dopo due giorni di cura e un peggioramento mi ritrovo di nuovo al pronto soccorso per i dolori 3 bruciori fortissimi.
Anche in questo caso vengo dimesso con una nuova cura, rocefin per 6 GG, Brufen 600 3 volte al giorno, tachidol 2 volte al giorno e topster supposte 1 volta al giorno e iniezione di bentalan 4 mg per 2 giorni e poi a scalare Un bomba di farmaci, che ho iniziato da 3 giorni fino ad oggi, quando dopo un altro pronto soccorso mi viene sospeso il rocefin.
Mi viene prescritto un tampone per il trichomonas sostenendo che possa essere fatto anche con antibiotici in corso.
Ho iniziato a fare test i citologici sulle urine e domani farò un'ecografia vescicale renale con residuo post minzionale.
In questi 15 giorni ho perso 9 kili, non dormo la notte, il dolore si è esteso anche ai testicoli ed interno coscia.
Giovedì farò una nuova visita andrologica con un altro urologo sperando che possa indirizzarmi verso una cura.
Ha senso fare tutti questi antibiotici con antibiogramma negativo?
Al momento la cura quindi è rocefin, xatral e sto scalando il cortisone.
Altra domanda, posso prendere anche il Brufen con il cortisone?
Pareri sulla situazione?
Scusate la confusione nella formulazione del post, ma la scrittura è dettata dalla disperazione.
Grazie.
Il PSA è essenzialmente un marcatore tumorale della prostata, evenienza estremamente rara alla su età, e non può essere utilizzato per interpretare altre condizioni, come ingrossamento, infiammazione, eccetera.
L’urocoltura non è un’esame idoneo per valutare la presenza di batteri nella prostata, poiché il flusso urinario attraversa la stessa troppo velocemente per caricarsi di eventuali batteri presenti nella zona.
La vera prostatite acuta infettiva, meritevole di terapia antibiotica anche empirica (ovvero senza riscontri colturali positivi) si accompagna perlopiù a febbre anche elevata, che li non ci segnala.
Buona parte delle prostatiti non ha una causa infettiva dimostrabile, ma dipende in massima parte dalla congestione ed infiammazione della ghiandola, gli antibiotici non hanno un’efficacia così definita, spesso anche del tutto assente.
Il cortisone non è generalmente efficace sulle infiammazioni della prostata, mentre lo sono i comuni anti infiammatori FANS, come quello che lei ha già assunto.
In queste situazioni, una volta superata la fase più intensa dei disturbi, più di tanti farmaci ed integratori alimentari di dubbia efficacia, sono utili le attenzioni rivolte allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità nei suoi aspetti principali: alimentazionie, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
La terrò aggiornato.
Per quello che riguarda lo stile di vita, prima di iniziare questo calvario ero un ragazzo che faceva sport tutti i giorni,bevevo 2.5 di Aqua al giorno, mangio molto pulito, non bevo, non fumo ed ho un partner fisso da 6 anni.
Spero di tornarci presto perché sono fermo a letto da due settimane.
La diagnosi di sclerosi del collo è principalmente endoscopica, anche se lei non lo ritiene utile (!), inoltre è indispensabile l'esecuzione di una indagine urodinamica completa (la flussometria non è sufficiente) specie se si presume che vi possa essere la necessità di un intervento..
La bromelina (estratto del gambo dell'ananas) è un blando anti-infiammatorio, in genere non fa parte dell'arsenale dello psichiatra (!), in ogni caso, come tutti gli integratori alimentari, è quasi impossibile che possa avere degli effetti collaterali.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Non intendevo violare le linee guida.
Non intendevo neanche dire che sia inutile l'indagine endoscopica, sono solo molto stanco e provato psicologicamente da una situazione che dura più di un mese e ancora non trova soluzione.
Mi sono limitato a riportare la mia esperienza, uno specialista ha dato per certa la sclerosi del collo vescicale con uroflussometria, un altro sostiene che serve un'indagine endoscopica. Ed ho sentito un altro consulto proprio perché l'intervento non lo farei a cuor leggero.
Sono soddisfatto che anche lei mi dica che la citoscopia sia fondamentale. La farò, ho solo paura di peggiorare ulteriormente la sintomatologia con l'esame.
La ringrazio per la risposta e la saluto cordialmente
Ho fatto ieri l'esame endoscopico che ha confermato l'ipertrofia del collo vescicale con la seguente diagnosi: collo vescicale ipertrofico e puntiforme che rende difficoltoso il passaggio del citoscopio. Vescica da sforzo. Osti in sede e regolari.
Unica soluzione data: intervento di disostruzione.
Ora i miei sintomi sono dolore testicolare pubico, ma più che altro una minzione frequente de abbondante. bevo mezzo litro d'acqua, la rifaccio nel giro massimo di 30 minuti, infatti le urine sono trasparenti.
Una cosa non mi è chiara, ma se il collo è ipertrofico e secondo uroflussometria gli alfalici non funzionano come dovrebbero, perché io ho l'urgenza di andare in bagno ogni 30 minuti senza esitazione e con grandi quantità di urina?
L'urologo che mi ha fatto la cistoscopia dice perché l'ipertrofia del collo vescicale sostiene una continua infiammazione.
Quindi è l'infiammazione che mi porta ad urinare ogni 30 minuti?
Grazie per la disponibilità.
Sono stato sottoposto ad intervento di tuip il 4 luglio.
Il post operatorio, secondo me , non è poi così semplice come mi era stato descritto.
Il primi giorni, a parte qualche bruciore, mi sentivo abbastanza bene.
La vescica però sempre iperattiva e dolore ai testicoli e pubico come prima dell'intervento. Anzi il dolore ora è anche nella zona dove hanno inciso.
Ho avuto dopo nessun sanguinamento per 12 giorni, una perdita importante di sangue, scomparsa dopo qualche ora ma che si è ripresentata il giorno dopo con un mitto molto debole. Sono andato dal chirurgo che mi ha operato, abbiamo fatto una flussometria e rispetto al pre operatorio non è cambiato nulla in termini di valori. C'è anche da dire che durante la flussometria ho perso di nuovo sangue ed espulso grumi quindi presumo che possa essere stata influenzata da questi fattori.
Ora ho un nuovo controllo il 31 per fare una flussometria prima che il medico vada in vacanza.
Mi è stato prescritto il deltacortene per aiutare l'edema a riassorbirsi perché secondo il professore, l'edema può rallentare il flusso.
Ora so che devo avere pazienza, lo so. La sto avendo dall'inizio di questo calvario due mesi e mezzo fa', ma volevo sapere gentilmente se può essere considerato un decorso normale.
Un ultima cosa, sono due giorni che nelle urine noto delle bollicine, come schiuma. Le urine non sono dense o torbide, affatto. Mi sto impegnando a bere più di due litri di acqua al giorno come suggeritomi.
A cosa possono essere dovute? E possibile che da quando ho iniziato ad avere questo problema faccio pipì seduto e quindi ora ( negli ultimi due giorni) che il getto è un po' più forte, faccia questa reazione con l'acqua. Sarebbe attendibile se facessi un esame delle urine ed urinocoltura per vedere se ci siano infezioni a 17 giorni dall'intervento?( Non assumo antibiotici da 12 giorni) In modo poi da portate i risultati alla visita di controllo.
Grazie mille.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Vi scrivo non essendo sicuro se dover riaprire un nuovo post o continuare qui.
Come già scritto sono stato sottoposto ad un intervento di Tuip 30 giorni fa' dopo un lungo calvario.
Ho eseguito oggi l'uroflossometria di controllo a 30 giorni, con buoni risultati 21 ml al secondo come flusso massimo, flusso medio 9.8ml al secondo e tempo al flusso massimo 11.8 secondi.
L'urologo che mi ha operato è soddisfatto dei risultati, anche se non c'è una curva precisa dice che con il tempo si aggiustera'.
Non ha voluto darmi nessuna terapia per la vescica iperattiva, in quanto sostiene che una vescica iperattiva non riesce a trattenere 500 ml di acqua come ho fatto io oggi. Piuttosto mi ha consigliato una riabilitazione del pavimento pelvico che eseguirò, anche se ad agosto sarà difficile trovare strutture disponili.
I sintomi più fastidiosi oltre quello della minzione frequente è quello che prurito/ solletico uretrale e al glande.
Sembrava ci fosse un leggero miglioramento, fino ad oggi quando il chirurgo mi ha chiesto di provare l'eiaculazione.
L'eiaculazione è stata conservata ma io prurito uretrale dopo aver eiaculato è diventanto insostenibile. Ho provato a contattare l'urologo ma oggi stesso è andato in ferie.
A cosa può essere dovuto questo insostenibile sintomo e perché è peggiorato dopo l'eiaculazione? C'è qualcosa che posso fare per uscire da questa situazione? Avete trattato pazienti con lo stesso sintomo e come?
Grazie a chi vorra' provare ad essermi d'aiuto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Quindi anche lei è d'accordo a non iniziare una terapia per la vescica iperattiva ma piuttosto una riabilitazione del pavimento pelvico.
Riguardo il prurito uretrale non c'è nulla che possa alleviare i sintomi, almeno per riposare la notte?
Ho smesso la cura con orudis prescritta per il post operatorio.
Per ora sto continuando siben una volta al giorno, quercitina 500 una volta al giorno e ieri l'urologo mi ha detto che posso aggiungere forprost flogo.
Consideri che per fare in modo di avere una guarigione più veloce possibile non ho bevuto un goccio d'alcool o mangiato "sporco" da quando mi sono operato. Neanche un gelato, un pezzo di pizza. Riso in bianco e pollo. Da oggi ricomincerò a fare un po' di sport che mi era stato vietato per il primo 30 giorni.
Grazie ancora per la sua risposta
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Paolo Piana
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Volevo aggiornarla. Ieri sera per il forte bruciore, così intenso all'uretra e al glande, sono dovuto riandare al pronto soccorso della struttura dove sono stato operato.
Non c'era un'urologo in turno, ma ho trovato una dottoressa che ha collaborato per tanto tempo con un famoso urologo di Roma.
Una volta descritti i miei sintomi pre e post operatori, sempre gli stessi prurito uretrale, dolore testicolare e minzione frequente, lei non ha avuto dubbi che si tratti di neuropatia del pudendo.
Ora può immaginare come mi possa sentire dopo che ho subito un intervento per sclerosi del collo vescicale che effettivamente era stata diagnosticata con vari esami ma che non è stata risolutiva per i miei problemi.
Ovviamente farò una visita con uno specialista per avere la certezza di questa diagnosi. Secondo un suo parere il pudendo può essere la causa della mia sintomatologia?
Grazie mille
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Farò una visita con uno specialista per questa patologia martedì.
Mi piacerebbe continuare a condividere la mia esperienza qui.
Molte volte ho letto che è sconsigliabile migrare da uno specialista all'altro, ma quando ti senti dire che va tutto bene ed è tutto nella mia testa, mentre il dolore mi sta massacrando. O ti arrendi o combatti cercando una soluzione.
E a volte, quando manca l'ascolto da parte del medico che si convince che sia un problema mentale piuttosto che fisico, allora la soluzione va cercata altrove.
Grazie
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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L'emotività, l'ansia poi sicuramente aumentano in una situazione di sofferenza prolungata.
Ma capita troppo spesso che quando non si capisce la diagnosi esatta, lo specialista si rifugia nel porto sicuro del paziente ansioso.
A volte, a mio modesto parere , manca l'ascolto attivo da parte del professionista che si limita a valutate ( a volte anche frettolosamente) gli esami diagnostici.
La comprensione della sintomatologia e come questa influenza la vita del paziente, dovrebbe essere di fondamentale importanza.
Le scrivo per aggiornarla e per avere un suo parere in merito alla situazione.
Fatta la visita col neuro urologo che conferma dolore del pavimento pelvico cronico e infiammazione dei nervi pudendi, diagnosi successivamente confermata da un medico della terapia del dolore.
L'intervento di tuip, eseguito privatamente in quanto mi era stato detto che era urgente altrimenti mi sarei giocato la vescica e sarei finito col catetere a vita, secondo il parere dei medici che mi hanno visitato, non solo non era necessario ma ha peggiorato la situazione del dolore cronico.
Ho iniziato una cura farmacologica molto pesante, lyrica, Rivotril, cymbalta e miorilassanti, associata ad terapia di riabilitazione del pavimento pelvico con massaggi dolorosissimi dei trigger points interni, infiltrazioni sul nervo pudendo , stretching e più possibile fonti di calore sulla zona pelvica ( che bello in questa stagione).
La mia domanda è : è così frequente confondere le due patologie? La sintomatologia dolorosa è così simile a quella di ostruzione del collo vescicale?
Grazie
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Eccomi di nuovo ad aggiornarvi sulla mia situazione, ed è anche un po' una richiesta disperata di aiuto.
Dopo la diagnosi di pavimento pelvico con dolore cronico e neuropatia del pudendo, ho iniziato una pesante terapia con 150 mg di lyrica due volte al giorno, cymbalta 30.mg per poi passare a 60 la prossima settimana, lioresal 1 10 mg divisa in due somministrazioni, rivotril 3 gocce al mattino e 5 la sera.
Probabilmente qualcun altro non riuscirebbe ad alzarsi con tutti questi farmaci, ma se ancora scrivo qui è perché vorrei non arrendermi al dolore.
Oggi per diagnosticare se effettivamente ci sia una neuropatia del pudendo mi sono sottoposto a delle infiltrazioni di anestetico e cortisone presso una clinica del dolore qui a Roma. È servito principalmente come esame diagnostico e non ho sentito alcun beneficio. Loro hanno escluso che sia quindi il pudendo.
Ora non so più dove sbattere la testa, dopo 3 mesi, pellegrinaggio di urologo in urologo fino ad arrivare all'intervento di TUIP, mi trovo ancora con questo prurito uretrale. Costante. Un formicolio/prurito che mi porta a minzioni frequenti.
Quindi escludendo il pudendo, escludendo la sclerosi del collo vescicale per la quale mi sono sottoposto alla tuip, escludendo stenosi ureterali ( ho fatto anche una uretrocistoscopia post intervento), avendo letto articoli e post anche su questo sito, correggetemi se sbaglio per favore, o si tratta di prostata ancora infiammata oppure di qualche infezione che però prima dell'intervento era stata esclusa da spermiocoltura e urinocoltura. Vi chiedo cortesemente delle indicazioni se ci siano o meno esami da fare per valutare un'infiammazione della prostata. Domani farò dei tamponi ureterali e poi davvero non so più cosa posso fare se non lasciarmi andare. Mentalmente sono a pezzi e mi sento sfinito.
Grazie a chi vorrà darmi delle indicazioni.
La diagnosi di prostatite cronica abatterica è estremamente comune, su Medicitalia potrà trovare le nostre risposte a centinaia (se non migliaia) di casi di questa patologia, per la quale non esistono cure di sicura efficacia. Lei ha provato un po' di tutto, ma forse non ancora l'applicazione delle onde d'urto a bassa intensità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Anche a quest'ora e praticamente aferragosto, grazie.
Volevo provare le onde d'urto ma il l'urologo che mi ha operato, del quale ormai ho perso la fiducia perché mi ha detto che il suo lavoro è finito dopo l'operazione ( fatta privatamente perché sosteneva che mi sarei giocato la vescica, testuali parole) sostiene che scientificamente le onde d'urto non funzionano. Ma proverò anche quelle, grazie ancora della risposta.
Oggi ho avuto un globo vescicale e per questo sono andato al pronto soccorso.
Poi là sono riuscito ad urinare un po' e non ho messo io catetere.
Verosimilmente possono essere gli effetti collaterali dei farmaci che sto assumendo? Cymbalta, lyrica, rivotril e lioresal?
Assumere lo xatral potrebbe aiutarmi ad urinare?
Al momento sto andando in bagno a gocce. Non mi succedeva da 3 mesi.
Sono disperato
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Purtroppo il neuro urologo che mi ha prescritto quella terapia aveva parlato solo di stipsi e non di ritenzione urinaria.
Mi chiedo a questo punto, visto che ho fatto un intervento di tuip da poco, come mai non mi abbia avvertito della possibilità.
Il problema è che adesso dovrei sospenderlo affinché il flusso torni decente. Consideri che sto andando a gocce ma non mi è stato inserito il catetere perché comunque svuoto la vescica.
Ho la sensazione di ricominciare da capo, a 3 mesi fa', quando tutto è iniziato. Oggi ho gli stessi sintomi di quel maledetto 24 maggio. E tutto ciò è davvero deprimente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Paolo Piana
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La ringrazio innanzitutto ancora una volta.
Volevo dirle che il flusso non è ancora tornato normale dalla sospensione del cymbalta, anzi stanotte ho avuto di nuovo un globo vescicale.
Posso chiederle se fosse quello il motivo in quanto tempo dovrebbe esaurirsi l'effetto collaterale? L'ho smesso da due giorni.
E ancora vorrei chiederle il picco di funzionalità dello xatral 10, perché il momento in cui non riesco proprio a urinare è la notte. Mi sveglio con la vescica piena e non riesco, quando sarebbe più opportuno assumerlo per essere facilitato la notte? ( In questo momento non mi interessa degli effetti collaterali tipo giramenti di testa ecc) devo "solo" arrivare a fine mese che tornino gli specialisti dalle ferie.
Grazie ancora
Sull'efficacia dei farmaci e sulla durata degli effetti collaterali è impossibile dire, le differenze sono assolutamente soggettive
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Il neuro urologo che mi aveva dato ma cura, nonostante le mail mandate piene di disperazione e dolore, non risponde.
Ho preso appuntamento e fatto visita con un altro urologo che ha ha diagnosticato un dolore di tipo neuropatico e mi ha indirizzato verso un medico del dolore e neurologo.
La situazione flusso è tornata quasi normale, in giornate come oggi però urino tantissimo sia per episodi e quantità e con dolori post minzione. Il bruciore arriva fino sotto l'ombelico.
In più soffro di colon irritabile che sta peggiorando il dolore perché ho smesso la terapia con lexil all'improvviso per paura di una nuova ritenzione urinaria.
Sto leggendo i sintomi della cistite interstiziale , volevo chiedere, dopo due citoscopie ed intervento di Tuip, se fosse cistite interstiziale, si sarebbe visto qualcosa?
Grazie in anticipo
PS: ho chiesto all'ultimo urologo che mi ha visitato ma ancora mi deve rispondere....
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Venerdì mi sono sottoposto anche agli esami del sangue che possano indicare o meno il diabete e ho controllato anche l'ormone anti su consiglio del sostituto del medico di base.
Grazie ancora
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Le ribadisco che mi dispiace disturbare lei quando dovrei essere seguito dagli urologi che ho pagato.
E per questo la ringrazio,
Spero di trovare una diagnosi, come vede dalla nostra conversazione iniziata 3 mesi e mezzo fa', è un vero e proprio calvario fatto di dolori, speranze, diagnosi sbagliate, interventi inutili, perdita del lavoro, assenza totale di vita sociale e forse la voglia di non combattere più.
Grazie ancora
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