Prostatite o altro (batterica o abatterica)?

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Da circa 3 mesi continuo ad avere un dolore al testicolo destro, a volte accompagnato anche da gonfiore e ingrossamento sia dello stesso, sia dei dotti.
Questo sintomo è accompagnato anche da altri, certi presentatisi poche volte: tipo fatica percepita al basso ventre, nella zona pubica e lieve dolore alla parte bassa della schiena e altri presenti da sempre: grumi giallognoli nello sperma.
Inizialmente il mio urologo aveva diagnosticato un’epididimite e avevamo iniziato a curarla con gli antibiotici.
Dopo una settimana di prescrizione continuava a dolermi e me ne ha data un’altra.
Al termine della seconda settimana il dolore sembrava svanito.
Dopo poche settimane sono ricomparsi i sintomi.
Ho effettuato spermiogramma, spermiocultura, analisi delle urine e ecodoppler scrotale.
Non risultano infezioni batteriche o altre problematiche.
Attualmente i sintomi vanno e vengono da 3 mesi, i grumi nello sperma ci sono da più tempo.
Prendendo anti infiammatori il dolore diminuisce, ma poi ricompare.
Ci sono settimane che sembra che sia tornato tutto come prima e altre in cui ho una ricaduta.

Il mio urologo consiglia di fare test di Stamey, per capire se iniziare un lungo ciclo di antibiotici che sarebbe rischioso senza la certezza di un’infezione batterica.
La pista della prostatite abatterica è ancora aperta in realtà.
Volevo avere un parere da parte vostra, anche se per via telematica.

Ultima cosa: il mio stile di vita non sembra influire più di tanto sulla cosa.
Nel senso che quando i sintomi scompaiono bere alcol, caffè, cibi speziati o altro non mi dà alcun problema.
Quando ho i sintomi mi sembra di sì.
Sicuramente c’è anche fattore psicologico.

Grazie per l’attenzione.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Noi al test di Stamey crediamo abbastanza poco, nel senso che il risultato va comunque interpretato con attenzione e non preso soltanto come scusa per scatenare la guerra antibiotica (!) che spesso ha risultati controproducenti, sommando gli effetti collaterali intestinali ai disturbi urogenitali presenti. Ma in un caso incerto come il suo va comunque effettuato, per sua tranquillità. Peraltro i sintomi sarebbero facilmente correlabili ad una comune prostatite cronica abatterica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
E una prostatite cronica abatterica come andrebbe affrontata? Qual è la cura prevista?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 40k 1.8k 19
Non esistono terapie specifiche di sicura efficacia. Ogni urologo segue la sua esperienza e abitudini con una combinazione, sempre diversa, di anti-infiammatori e soprattutto integratori alimentari. Noi a questi ultimi crediamo relativamente poco, mentre invece diamo molta importanza allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità in tutti i suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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