Neofuradantin e cistite

Buongiorno dottori,
ho una situazione molto complicata con la cistite.
ho sempre sofferto saltuariamente di cistite (1/2 episodi all’anno) da quando ho iniziato ad avere rapporti, che curavo semplicemente con il monuril.

negli ultimi due anni e mezzo, da quando mi sono fidanzata con il mio attuale ragazzo, la cosa è degenerata.
ogni mese ho praticamente un attacco.
a volte molto forte, che curo necessariamente con antibiotici, a volte riesco a resistere e farmelo passare semplicemente con D mannosio (sempre a seguito di rapporti, quando riesco a fare urinocultura mi riscontra e.
coli).

da agosto 2023 (curata con monuril) a aprile 2024 (di nuovo con monuril) non ho più avuto attacchi forti.
adesso però, maggio 2024 a un mese dall’ ultimo monuril, mi sembra di essere ricaduta nel baratro.
ho aspettato a prendere qualcosa perché ogni volta è un disastro: dopo antibiotico arriva diarrea e candida.


adesso è 10 giorni che il dolore continua a andare/ venire.
dopo 4 giorni in cui tutto sembrava essere passato il bruciore è di nuovo qui.

il medico mi ha prescritto neofuradantin da 100, consigliandomi una pillola ogni 12 ore per 10 gg (anche se online ho letto che si dovrebbe prendere ogni 6 ore).


la mia domanda è: il dolore è abbastanza sopportabile tutto sommato e, conoscendo quanto possa far male una brutta cistite, non credo ci sia una grande infezione in atto (ho fatto urinocultura 10 giorni fa ma purtroppo non sono riuscita a prendere le urine del mattino è quindi non è risultato nulla... segno che comunque evidentemente non è così forte), la cosa che mi preoccupa è che ho visto che nell’arco di questi 10 giorni -come ho scritto- continua a sparire / ricomparire senza mai essere però troppo debilitante.

visti i numerosi effetti collaterali di queste medicine, potrebbe bastare prendere una sola compressa nel mio caso?

ho letto che la monodose la consigliano spesso post rapporto come prevenzione.


oppure è meglio fare il ciclo completo di 10 gg (anche se sinceramente vorrei evitare ) ?


attendo vostre,
grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
In assenza di un inequivocabile riscontro colturale, noi siamo in linea di massima contrari alla somministrazione di antibiotici, a meno che vi sia febbre o chiari segni di complicazione (es. sanguinamento). E' infatti temibile a lungo termine l'azine degli antibiotici sull'intetsino, dove si selezionano batteri sempre più resistenti ed aggressivi, innescando un circolo vizioso da cui non se ne esce. Se l'integrità delle vie urinarie è stata accertata con una visita specialsitica diretta ed eventualmente una ecografia dell'addome, tutte le attenzioni vanno diette all'inestino ed all'equilibrio della flora batterica locale (microbiòta). In caso contrario, tutte le cure urologiche rischiano di essere vane, ovevro avere un'efficacia del tutto transitoria. Bisogna quindi affrontare la situazione dal punto di vista gastro- enterologico e soprattutto nutrizionale, poiché l'alimentazione è spesso la chiave del tutto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la pronta risposta.
Ho già fatto eco e non è stato riscontrato nulla di insolito, mentre per gli altri esami ci vuole maggiore tempo ma che sicuramente dovrò fare.

Per quanto riguarda la situazione ora però, è da quasi 2 settimane che il bruciore persiste e non passa da solo (da quando ho scritto la domanda infatti mi è anche aumentato) pur bevendo ogni giorno moltissimo e assumendo grandi quantità di d mannosio.

Cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.5k 1.8k 19
A distanza non si cura nessuno, noi possiamo solo spiegare e dare informazioni. Si faccia seguire direttamente da un nostro Collega meglio se sempre con il quale aimriesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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