Ureterorenoscopia retrogada senza evidenza del calcolo

Buonasera Dottore,
tre giorni fa' sono stato sottoposto ad un intervento di rirs per la rimozione di una litiasi di 5.8 mm caliceale mesorenale sinistra, dopo aver portato uno stent ureterale per circa 60 giorni dopo un primo intervento di rirs infruttuoso per restringimento dell'uretere a circa 5 cm dalla vescica.
Durante l'intervento però il medico chirurgo non ha trovato nessun calcolo all'interno del mio rene sinistro se non una litolapassi di piccola calcificazione caliceale inferiore di circa 1 mm.
Premetto che era stata eseguita una ecografia 5 giorni prima dell'intervento da un altro radiologo di mia fiducia che aveva evidenziato il calcolo in oggetto di 6 mm nonché da altre ecografie di Gennaio 2024 e Ottobre 2023 nonché di una Tac ad Ottobre a seguito di una colica renale provocata da un calcolo di 3 mm successivamente espulso, durante le quali è stata sempre confermata la presenza del calcolo da 6 mm al rene sinistro (350 Hu di densità).
Come è possibile che il calcolo non sia stato individuato?
Ci sono calici o zone renali che non possono essere raggiunti da questa tecnologia Rirs?
Preciso che al momento sono portatore di stent ureterale che toglierò tra tre giorni, dopo il quale mi sottoporro' ad ulteriore ecografia do controllo.
Grazie per il consulto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
Si tratta di una circostanza possibile anche se molto rara, comunque tutti noi che ci dedichiamo in particolare al trattamento dei calcoli delle vie urinarie ne abbiamo certamente alcune da raccontare. Che il calcolo non sia stato individuato a causa di limiti della strumentazione o dell’operatore stesso diremmo di escluderlo, o quantomeno noi a distanza non abbiamo alcun motivo di dubitarlo. Assai più probabile è che la fornazione solida rilevata dagli accertamenti non sia un calcolo libero nella cavità del rene, ma una calcificazione presente all’interno del parenchima renale, nascosta all’interno della papilla, ad esempio in un diverticolo caliceale od un dotto collettore dilatato in un quadro di rene a spugna. (Ci perdoni qui se utilizziamo una terminologia anatomo-patologica che lei non è ovviamente tenuto a comprendere) Questa situazione non è definibile dall’ecografia, talora sospettabile alla TAC, valutando con attenzione le immagini e non basandosi solo sul referto del radiologo. In ogni caso, come abbiamo già scritto, può succedere che della realtà della situazione ci si renda conto solo alla valutazione endoscopica diretta. In questi rarissimi casi, è ovviamente comprensibile il disappunto del paziente, ma purtroppo la medicina non si basa su certezze, ma solo su probabilità. D’altronde, una calcificazione con le caratteristiche di cui sopra non potrà mai causare disturbi di alcun tipo, né ha la possibilità di accrescersi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per la Sua chiara e sollecite risposta e per la rassicurazione sul calcolo presente.
Ma queste eventuali patologie evidenziate (diverticoli, rene a spugna), cosa comporterebbero alla funzionalità del rene e se necessario come si potrebbe intervenire per evitare complicazioni?
Durante l'intervento Rirs inoltre il chirurgo ha notato una tortuosita' dell'uretere che dalle immagini ecografiche sembra essere dislocata subito all'uscita del rene. Questa tortuosita' potrebbe essere stata provocata dall'inserimento dello stent per 60 giorni? Ad oggi non ho avuto mai problemi, potrebbe crearmene in futuro? Una volta tolto lo stent l'uretere poi si ridistendera'? Grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
Una certa tortuosità dell'uretere nel primo tratto è fisiologica ed è dovuta all'incrocio con i grossi vasi renali e alla salienza del polo inferiore del rene. Non vi è quindi alcun collegamento con la presenza dello stent, che al contrario tende a rettilineizzare queste tortuosità, ma trattandosi di tessuti molto elastici, tendono a tornare subito nella loro situazione originaria. Le ipotetiche alterazioni che possono aver favorito la formazione di questa calcificazione certamente non hanno un gran significato, altrimenti si sarebbero certamente già manifestate in atro modo nel corso della sua vita.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille Dottore. Complimenti per la gentilezza e la professionalità dimostrata.
Cordiali saluti