Info su integratori per calcolosi renale
Buon pomeriggio
Avrei gentilmente bisogno del vostro aiuto: mia mamma è stata operata per un calcolo renale con ureteroscopia.
Tra un mese farà una TAC di controllo e poi verrà rimosso lo stent che le hanno inserito post intervento.
Il calcolo è stato frantumato ma non analizzato, quindi non ne conosciamo la natura.
Dal momento in cui già in passato ha avuto episodi di calcolosi renale, volevamo capire e attuare una prevenzione attraverso integratori, oltre naturalmente ad una elevatissima idratazione.
Leggevo del citrato di potassio che pare essere consigliato per i calcoli di acido urico e di ossalato e mi domandavo se fosse una buona soluzione.
Purtroppo come dicevo non sappiamo la natura del calcolo quindi ci occorreva un integratore con una efficacia ampia per tutte le tipologie di calcoli.
Grazie di cuore
Avrei gentilmente bisogno del vostro aiuto: mia mamma è stata operata per un calcolo renale con ureteroscopia.
Tra un mese farà una TAC di controllo e poi verrà rimosso lo stent che le hanno inserito post intervento.
Il calcolo è stato frantumato ma non analizzato, quindi non ne conosciamo la natura.
Dal momento in cui già in passato ha avuto episodi di calcolosi renale, volevamo capire e attuare una prevenzione attraverso integratori, oltre naturalmente ad una elevatissima idratazione.
Leggevo del citrato di potassio che pare essere consigliato per i calcoli di acido urico e di ossalato e mi domandavo se fosse una buona soluzione.
Purtroppo come dicevo non sappiamo la natura del calcolo quindi ci occorreva un integratore con una efficacia ampia per tutte le tipologie di calcoli.
Grazie di cuore
[#1]
I calcoli contenenti ossalato di calcio sono almeno l’85% del totale e quelli di acido urico sono molto rari nelle femmine, pertanto ci si può ragionevolmente basare sulla probabilità. D’altronde oggigiorno la potenza del laser a disposizione e la volontà di abbreviare il più possibile la procedura, spinge a polverizzare il calcolo,, quindi ridurre le possibilità di estrarre frammenti da analizzare. Il citrato di potassio (o potassio e magnesio), è l’unica sostanza di cui è dimostrata l’efficacia nell’inibizione della cristallizzazione dell’ossalato di calcio. Questa è la teoria, poi in effetti l’efficacia nella realtà è assai più variabile ed imprevedibile. Noi prescriviamo questi integratori in situazioni specifiche, nei mesi successivi il trattamento di un calcolo (litotrissia) e nei rari casi in cui le recidive di calcolosi sono frequentissime, con ripetuta necessità di interventi. In ogni caso, almeno una volta, sarebbe opportuno effettuare una indagine metabolica completa per individuare quei rari casi di difetto renale congenito in cui potrebbe essere necessaria una terapia specifica aggiuntiva (es. diuretici).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor Piana, la ringrazio di cuore per avermi risposto.
A scopo preventivo, consiglierebbe comunque l’ assunzione di citrato di potassio per evitare cristallizzazioni?
Mia mamma aveva uricemia alta ma appunto non avendo analizzato calcolo non sappiamo che origine avesse: il citrato di potassio è comunque indicato anche per i calcoli di acido urico anche se più rari?
Mi hanno per esempio parlato del Lithos in bustine ma per noi andrebbe bene uno qualsiasi!
Al momento mia madre ha ancora lo stent doppio J inserito dopo l intervento, e solo a fine giugno 2024 si saprà con la tac se ancora ci sono frammenti e quando rimuovere lo stent.
Secondo lei meglio aspettare fine mese per iniziare con un integratore a base di citrato di potassio, meglio aspettare di fatto la rimozione dello stent, o va bene iniziare comunque già subito in questa fase, nell’ottica comunque che la prevenzione è sempre positiva?
Ancora grazie di cuore.
A scopo preventivo, consiglierebbe comunque l’ assunzione di citrato di potassio per evitare cristallizzazioni?
Mia mamma aveva uricemia alta ma appunto non avendo analizzato calcolo non sappiamo che origine avesse: il citrato di potassio è comunque indicato anche per i calcoli di acido urico anche se più rari?
Mi hanno per esempio parlato del Lithos in bustine ma per noi andrebbe bene uno qualsiasi!
Al momento mia madre ha ancora lo stent doppio J inserito dopo l intervento, e solo a fine giugno 2024 si saprà con la tac se ancora ci sono frammenti e quando rimuovere lo stent.
Secondo lei meglio aspettare fine mese per iniziare con un integratore a base di citrato di potassio, meglio aspettare di fatto la rimozione dello stent, o va bene iniziare comunque già subito in questa fase, nell’ottica comunque che la prevenzione è sempre positiva?
Ancora grazie di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 730 visite dal 30/05/2024.
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