Stenosi uretrale, dopo un mese da uretrotomia 16ch, fastidi minimi e solo sporadici, cosa fare ora?

Salve, sono afflitto da novembre 2022 a un problema di bruciore nella minzione, dopo varie visite con 3 differenti urologici e diversi esami svolti, spermiogramma, spermiocoltura, urinocoltura, ecografia, psa, tampone uretrale, tutti hanno dato la stessa diagnosi di una prostatite batterica, trovando nel tampone uretrale e nella spermiocultura infezione batteria.
In un anno mi sono state date 6 cure antibiotiche e altrettanto integratori con risultati pressochè nulli.
Da dicembre di questo anno mi sono accorto di una diminuzione del flusso oltre che a bruciore.
Ad Aprile mi trovato in vacanza e al mio risveglio non riuscivo più ad urinare, praticamente solo qualche goccia fuorisciava.
Mi son recato in ospedale e dopo un urinocultura, ecografia ed infine cistoscopia (prima volta che mi facevo un esame del genere) mi è stata trovato un ostruzione dell'uretra, sono stato operato d'urgenza per questa stenosi con uretrotomia.
Dopo l'intervento e dopo 10 giorni di catetere ho trovato un gran sollievo, ora a distanza di un mese ho fatto la calibratura e il diametro è tra i 16/18ch.
I fastidi al momento sono minimi e non paragonabili a prima e nella maggior parte dei casi non ho problemi alla minzione, vorrei capire se l'uretra si è ristretta in maniera troppo veloce rispetto al tempo trascorso dall'operazione di uretrotomia?
inoltre parlando con l'urologo mi è stato consigliato o un secondo e ultimo intervento di uretrotomia o una uretroplastica da fare in un centro ad arezzo.
Dopo un intervento di uretrotomia statisticamente se recidivo dovrei tornare agli stessi problemi di prima, dopo 6 mesi?
dopo un anno?
inoltre non vorrei trovarmi nella stessa situazione di prima, quindi vorrei prendere una decisione in merito tra una seconda uretrotomia o uretroplastica essendo il secondo un intervento molto più invasivo, capendo anche con quali tempistiche di prenotazione dovrei far fronte... la calibratura ogni quanti mesi deve essere fatta dopo un intervento di uretrotomia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
Tutte le stènosi dell’uretra hanno dopo il trattamento l’inesorabile tendenza a recidivare, anche se una una parte dei casi si riesca comunque a raggiungere un equilibrio stabile, che consenta una buona funzione senza ulteriore peggioramento. Se si tratta di una stènosi breve e non complicata, il primo intervento è sempre l’uretrotomia, quindi si segue la situazione nel mesi successivi, valutandone l’evoluzione in base alla ricomparsa di disturbi, la calibratura con cateteri, la flussometria od il controllo endoscopico diretto. Se si presenta una recidiva significativa, è probabile che venga ripetuta una seconda uretrotomia, ma da lì in avanti se l’evoluzione continua ad essere sfavorevole si pongono le indicazioni ad una uretroplastica chirurgica. Questo intervento, eseguito quando è indispensabile, non è particolarmente invasivo ma necessita di una tecnica chirurgica molto raffinata e specifica, pertanto se ne deve occupare un Collega che ne abbia frequente consuetudine e vasta esperienza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
oggi visita di controllo con calibratura, prima con calibro 16ch e poi successivo 18ch senza grossi problemi, l'unico problematica notata, è del residuo sulla vescica circa 150ml dopo mezz'ora da aver urinato, visto il problema che ho avuto per un anno e mezzo l'urologo mi ha consigliato di fare un ecografia fra un mese e mezzo, per controllare se la vescica dopo aver lavorato "male" per molto tempo torna come prima ma a detta sua il tempo darà la risposta sia per quanto riguarda l'uretra che al momento non è male sia per far riabituare a lavor bene la vescica....
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
Bene così.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
visto che l'econografia e l'uricultura la dovrò fare fra 45 giorni, sapete consigliarmi qualche integratore per aiutare la vescica a svuotarsi e a tornare a lavorare normalmente? ho letto che l'uva ursina è un buon rimedio...
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
La nostra fiducia negli integratori è generalmente piuttosto bassa, comunque l'assenza di effetti collaterali significaticìvi ne rende la prescrizione molto frequente. Si può provare, se desidera, ma una reale vantaggio si deve apprezzare in tempi relativamente brevi, altrimenti sarebbe solo uno spreco di soldi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Da lunedì dopo sera improvvisamente, minzione frequente ogni quindici minuti con pressione su vescica e prostata, da giorno dopo anche febbre arrivata in fretta a 38,5. L'urologo visitandomi ha notato prostata infiammata, diagnosi prostatite acuta batterica probabilmente causata dall'ultima cistoscopia. Mi ha dato per 8 giorni Tazopenil, 1 iniezione al mattino e 1 iniziezione alla sera, e topster 1 una supposta mattina e una sera,. (in precedenza deltacortene 25 mi aveva provocato un eritema al polpaccio ma mi è stato detto che per supposta è più leggera che per bocca). Dopo 2 giorni e mezzo di cura la febbre è quasi nulla, in serata 37,6 ma l'intera giornata senza febbre, oggi ho notato un gonfiore/dolore nella parte destra sopra l'asta del pene e un una piccola ciste all'interno dello scrotto infiammata.... Sono abbastanza preoccupato, protebbe essere causato da un intolleranza alle iniziezioni o qualcosa di più serio? Consigliate un ricovero per capire in fretta il da farsi... O di continuare a rivolgermi ad un urologo che svolte attività privatamente?
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
Lei deve continuare a farsi seguire direttamente d un nostro Collega, pubblico o privato che sia, sta a lei la scelta. Ora l’episodio acuto pare risolto, ma certamente è necessario un controllo a breve termine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Aggiornamento su come sta procedendo il tutto, dal 4/06 al 18/06 mi è stato prescritto tazopenil una al mattino e una alla sera, l'11 giugno mi si è gonfiato il testicolo destro con dolore inguinale e indolenzimento addome basso, l'urologo mi ha detto che era un orchiepididimite, e praticamente dall'11/06 oltre tazopenil stò prendendo 2 volte al giorno ciproxin e 2 volte al giorno deltacortene, il testicolo si è sicuramente sgonfiato rispetto all'inizio ma non tornato come prima, appena ho terminato tazopenil dopo 2/3 giorni mi son accorto un gonfiore/fitta continua all'addome basso sempre lato destro che prima avevo solo iniziamente l'accaduto al testicolo... possibile già una ricaduta o semplicemente è una fase di lentissimo migliorante con questi episodi che si manifestano da in piedi o seduti, cosa che faccio raramente perchè cerco di stare più tempo possibile lungo.... l'urologo mi ha fatto fare un ecografia della vescica, prostata, reni, residuo non è presente e prostata e reni sembrano entrambe ok, la nota dolente son le analisi del sangue, io al momento prendo 2 di ciproxin che termino fra 2 giorni e deltarcortene che devo prenderne 1 per 14 giorni questi sono i valori superiori alla norma:
Leucociti 20,7 x 1000/uL H val riferimento: 4,5-10
Granulociti neutrofili 14,59 x 10^3/ul val riferimento 1,80-7
Linfociti 4,91 x 10^3/ul val riferimento 1-4,8
Monociti 1,14 x 10^3/ul val riferimento fino a 0,80
Alanin.amino.trasferasi (GPT) 57 U/L fino a 40

Vorrei capire visti così tanti valori sopra la media, come mai la cura dopo 20 giorni ancora non abbia prodotti risultati, secondo il vostro parere occorrerà tornare alle iniziezioni per vedere risultati o potrebbe esserci qualche altro problema visto queste fitte nella parte dell'addome basso destro proprio come il testicolo con l'orchidimite?
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Dr. Paolo Piana Urologo 41.9k 1.8k 19
La valutazione diretta è indispensabile, a distanza ci possiamo solo limitare ad alcune considerazioni. In effetti il globili bianchi alti farebbero pensare alla persistenza di una condizione infiammatoria consistente. l'assenza di febbre tende ad escludere una infezione significativa, d'altronde con tutti questi antibiotici (!) Se la visita evocasse qualche sospetto, si potrebbe pensare ad eseguire comunque una TAC dell'addome ed una ecografia dello scroto (se non è già stata eseguita).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ultima visita urologica qualche ora fa, dove il dottore ha evidenziato dopo 1 settimana un migliorarmento da parte del testicolo che ancora è infiammato, mi è stato cambiato l'antibiotico Ciproxin visto che lo stavo prendendo da 20 giorni e cambiato con Klacid 500 2 volte al giorno, 1 di deltacortene e per quanto riguarda le fitte all'addome basso, ha riscontratto il colon infiammata dalla cura antibiotica quindi mi ha dato 2 volte al giorno ELN e Lexil 1 prima di dormire, e fra una settimana/10 giorni di ripetere l'emacromo visto che è era ancora alto.... positivo che pcr e ves era negativo nelle analisi del sangue fatte oggi, vediamo ora come procederà con questo cambiando di antibiotico e sopratutto se sistemerò anche il problema al colon.....