Come combattere il dolore da calcoli renali in attesa di espulsione?
Circa una settimana fa dopo cena ho avvertito una piccola fitta all'inguine e nella parte inferiore dei testicoli durante la minzione, senza nessun altro problema, continuando il giorno successivo a urinare spesso, pensando si trattasse di cistite su consiglio medico ho assunto una bustina di Monuril prima di andare a dormire.
Mi sveglio un paio di ore dopo con un forte dolore a livello del rene destro, talmente forte da causarmi brividi, nausea e un attacco di panico.
Decido così di andare alla guardia medica che mi somministra un'iniezione di Toradol, con la quale il dolore si calma.
Il giorno seguente il mio medico mi dice di fare un eco addome completa e prescrive Ciproxin, ma la mattina successiva ho nuovamente una forte colica che mi costringe a ricorrere nuovamente al Toradol.
In serata il dolore si ripresenta mentre ero a letto, costringendomi a recarmi nuovamente alla guardia medica e somministrarmi ancora Toradol, il dolore sembra passare ma si ripresenta due ore dopo, facendomi ricorrere su consiglio del farmacista di turno alla Tachipirina.
In un modo o nell'altro dopo un paio d'ore prendo sonno, il giorno dopo ho doloretti, anche se non forti come i giorni precedenti, fino a ricorrere nuovamente al Toradol.
Ieri ho svolto l'eco addome completo, che conferma la presenza di un calcoletto di 9 mm di formazione mista nel rene destro con idronefrosi di grado I, e della renella in quello sinistro.
Il medico mi consiglia di interrompere il trattamento di Ciproxin, di non usare Toradol perchè è troppo forte, e mi prescrive Buscopan+Tachipirina 500 in caso di dolore e Rupislov OX per tre mesi dicendomi di tornare per nuova ecografia tra quattro mesi.
Stamattina però nuovamente dolore forte, l'utilizzo di Buscopan e Tachipirina non è bastato e sono dovuto ricorrere a Toradol nuovamente, con il quale il dolore si è calmato.
Mi chiedevo se per voi la terapia assegnatami è corretta, io mi ritrovo da una settimana a letto, con le borse calde, infarcendomi di antidolorifico, non ho più una vita e mi sento molto sconfortato e spaventato all'idea di nuove dolorose coliche.
Mi chiedo se sia normale un approccio così cauto e così a lungo termine, e non voglio nemmeno immaginare di continuare a stare così per le prossime settimane in attesa che il trattamento faccia effetto.
Mi affido a voi ed ai vostri preziosi pareri, grazie.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Nel corso della scorsa mattinata mi è capitato di fare, per la prima volta, urina di colore scuro, cosa sta a significare? Mentre in serata è comparsa febbre, e, esattamente come qualche sera fa, quella sensazione di fitte, come una serie di spilli, nella parte inferiore dei testicoli, questa è collegata al problema della colica? Cosa potrebbe essere?
Da quanto ho capito non è d'accordo con la terapia assegnatami dal medico con Rupislov OX e la sospensione di Ciproxin, lei avrebbe continuato con l'antibiotico? Rupislov non può essere efficace nella "frantumazione" del calcolo? Per quanto riguarda il dolore, ritiene inefficace l'utilizzo di Tachipirina+Buscopan?
Le chiedo, infine, l'eventuale rimozione in cosa consisterebbe?
La ringrazio e mi perdoni la serie di domande, ma come può capire sono molto spaventato ed anche stanco da una situazione che si sta protraendo da una settimana costringendomi a letto.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Riguardo la composizione del mio calcolo il medico mi ha detto che dall'ecografia risulta essere di formazione mista.
Data la situazione attuale, ed in attesa della Tac per la quale i tempi d'attesa non sono propriamente brevi, volevo quindi chiederle come comportarmi, attualmente sto assumendo acqua che mi è stata consigliata, evitando quella di rubinetto, e sto cercando di stare attento all'alimentazione, al riguardo mi è stato detto di evitare pomodoro, cacao e crostacei, sto anche evitando l'assunzione di bevande alcoliche.
Volevo poi chiederle se devo evitare sforzi e attività fisica, dato che ero iscritto in palestra o posso riprendere le mie normali attività quotidiane.
Chiudo aggiungendo che assumo quotidianamente da diversi anni finasteride per la cura dell'alopecia androgenetica, il farmaco può avere una qualche influenza sulla mia situazione attuale o posso prenderlo tranquillamente?
La ringrazio vivamente per la sua grande disponibilità nel rispondere ai miei quesiti.
Con l'ecografia è impossibile stimare la composizione del calcolo, cosa che è invece possibile con la TAC in base alla densità radiologica proporzionale al contenuto di calcio.
Bere molta acuq è certamente il miglior provvedimento per prevenire o rallentare la formazione di calcoli, ma per farlo bisogna essere sicuri che lo scarico sia libero, cosa che non possiamo sapere prima di aver eseguito la TAC. Pertanto fiNo a quel momento le consiglieremmo di non caricare eccessivamente, bevendo per dissetarsi, senza esagerare. Come abbiamo già scrito molte volte qui su Medicitalia, bere l'aqua del rubinetto non ha alcuna reale influenza sulla formazione e la crescita dei calcoli. Legga a tal proposito questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/9179-l-acqua-del-rubinetto-non-influisce-sulla-formazione-dei-calcoli-renali.html
L'alimentazione, tranne rari casi, ha un ruolo abbastanza marginale lella formazine ed accrescimento dei calcoli, in ogni modo si tratta di effetti percepibili a lunghissimo termine, in questo momento la dieta non ha ovviamente alcun ruolo nell'evoluzione della situazione. Legga a tal proposito questo nostro altro articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Un'attività fisica intensa potrà essere ripresa solo a situazione definitivamente stabilizzata.
Ed infine, la finasteride non ha nulla a che fare con la calcolosi urunaria.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Mi è stato prescritto Urorec 4 mg, volevo sapere se secondo lei può essere effettivamente d'aiuto e soprattutto se possa dare alcuni effetti collaterali a livello sessuale, dato che ho letto di alcune controindicazioni di questo genere che mi hanno frenato un pò.
Io prendo anche finasteride (per alopecia androgenetica) e temo che la somma dei due medicinali possa dare problemi a livello sessuale, lei cosa ne pensa?
Volevo poi chiederle, avendo la Vitamina D bassa da qualche mese, sto assumendo Annova una volta al mese, leggevo però che la Vitamina D può interferire con la mia problematica, lei cosa ne pensa, devo sospenderne l'assunzione?
La ringrazio ancora infinitamente e le porgo i miei più cordiali saluti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Ad occhio, pur non essendo del ramo, mi sembra di intuire che il calcolo non sia più presente e sia stato espulso, probabilmente in quell'occasione nella quale feci urine scure, dopo la quale non ho più avuto dolori. Noto la presenza di un angioma capillare, ma da quanto ho capito non è nulla di problematico.
Le scrivo comunque l'esito della tac per maggiore chiarezza e la ringrazio anticipatamente:
In relazione allo specifico quesito clinico non si documentano formazioni litiasiche nelle cavità calico-pieliche e degli ureteri. Reni regolari per morfologia e funzione. Non idronefrosi. Vescica scarsamente distesa, esente da inclusi endoluminali, né da alterazioni parietali.
Non evidenti alterazioni morfo-volumetriche nè lesioni focali del parenchima epatico; piccole cisti dell' VIII, del VII e del IV segmento. Al passaggio IV-V segmento epatico formazione ovalare di circa 18 mm, caratterizzata da rapido riempimento in fase arteriosa, da riferire ad angioma capillare. Vena sovraepatica accessoria per i settori posteriori del fegato. Colecisti distesa, esente da alterazioni parietali e da formazioni litiasiche calcifiche. Vie biliari intra- ed extra-epatiche non dilatate.
Non evidenti alterazioni morfo-volumetriche e densitometriche dei parenchimi splenico e pancreatico. Il dotto pancreatico principale non è dilatato.
Non processi espansivi in sede surrenalica.
Assenza di significative linfoadenopatie addomino-pelviche.
Assenza di versamento ascitico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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