Psa leggermente alto e risonanza multiparametrica
Buongiorno Dottore.
Scrivo per conto di mio padre.
Da tempo ha una ipertrofia prostatica benigna, durante un controllo del Psa è risultato alterato (6. 200 con limite del laboratorio a 4. 100).
Dopo questa analisi ha fatto la visita dall’urologo che gli ha prescritto una cura antibiotica.
Dopo un po’ ha rifatto l’analisi ed era scesa ma comunque alta 5. 300 però con limite a 5. 100 perché fatta in altro laboratorio.
Lo ha ricontrollato poi una terza volta pochi giorni fa e distante dalla cura effettuata all’inizio, nello stesso laboratorio della 1 volta ed è risultato di 4. 300 (limite sempre a 4. 100).
Il valore dunque è in diminuizione anche se oltre il range di riferimento.
Il rapporto si aggira intorno al 18-20%.
È tornato dall’urologo e gli ha prescritto la risonanza multiparametrica.
L’ha eseguita e questo è il referto:
Quesito diagnostico: incremento del PSA.
PSA totale 4. 3 free 0, 79 rapporto 17, 4.
Prostata aumentata di volume in toto con diametro longitudinale di 62 mm antero-posteriore 44 e trasverso 53 (volume 75, PSA density 0, 06 ng/mI*mi)) .
Normale aspetto delle vescichette seminali.
Evidente impronta sul bassofondo vescicale.
Vescica con note di ipertrofia del detrusore esente da alterazioni vegetanti parietali.
Assenza di lesioni focali a carico dei segmenti ossei esplorati.
Assenza di adenopatie locoregionali.
Ernia inguinale destra.
Lo studio multiparametrico evidenzia zona periferica ben rappresentata a segnale
finemente disomogeneo.
In particolare si apprezza un'area relativamente ipointensa localizzata in sede medio ghiandolare ed apicale postero-laterale destra del diametro massimo di circa 11 mm
con forma grossolanamente triangolare.
L'alterazione presenta modesta restrizione nelle sequenze in diffusione senza enhancement precoce dopo somministrazione di MDC.
I reperti depongono per alterazione PI-RADS (v2. 1) 3 su 5.
Zona transizionale costituita da conglomerato adenomatoso del diametro massimo di circa 48 mm esente da lesioni focali con caratteristiche di evolutività.
I reperti depongono per alterazione PI-RADS (v2. 1) 2 su 5.
Qual’è la situazione?
C è bisogno di qualche altro esame?
Grazie
Scrivo per conto di mio padre.
Da tempo ha una ipertrofia prostatica benigna, durante un controllo del Psa è risultato alterato (6. 200 con limite del laboratorio a 4. 100).
Dopo questa analisi ha fatto la visita dall’urologo che gli ha prescritto una cura antibiotica.
Dopo un po’ ha rifatto l’analisi ed era scesa ma comunque alta 5. 300 però con limite a 5. 100 perché fatta in altro laboratorio.
Lo ha ricontrollato poi una terza volta pochi giorni fa e distante dalla cura effettuata all’inizio, nello stesso laboratorio della 1 volta ed è risultato di 4. 300 (limite sempre a 4. 100).
Il valore dunque è in diminuizione anche se oltre il range di riferimento.
Il rapporto si aggira intorno al 18-20%.
È tornato dall’urologo e gli ha prescritto la risonanza multiparametrica.
L’ha eseguita e questo è il referto:
Quesito diagnostico: incremento del PSA.
PSA totale 4. 3 free 0, 79 rapporto 17, 4.
Prostata aumentata di volume in toto con diametro longitudinale di 62 mm antero-posteriore 44 e trasverso 53 (volume 75, PSA density 0, 06 ng/mI*mi)) .
Normale aspetto delle vescichette seminali.
Evidente impronta sul bassofondo vescicale.
Vescica con note di ipertrofia del detrusore esente da alterazioni vegetanti parietali.
Assenza di lesioni focali a carico dei segmenti ossei esplorati.
Assenza di adenopatie locoregionali.
Ernia inguinale destra.
Lo studio multiparametrico evidenzia zona periferica ben rappresentata a segnale
finemente disomogeneo.
In particolare si apprezza un'area relativamente ipointensa localizzata in sede medio ghiandolare ed apicale postero-laterale destra del diametro massimo di circa 11 mm
con forma grossolanamente triangolare.
L'alterazione presenta modesta restrizione nelle sequenze in diffusione senza enhancement precoce dopo somministrazione di MDC.
I reperti depongono per alterazione PI-RADS (v2. 1) 3 su 5.
Zona transizionale costituita da conglomerato adenomatoso del diametro massimo di circa 48 mm esente da lesioni focali con caratteristiche di evolutività.
I reperti depongono per alterazione PI-RADS (v2. 1) 2 su 5.
Qual’è la situazione?
C è bisogno di qualche altro esame?
Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
43k 1.9k
La risonanza magnetica multiparametrica, eseguita per scrupolo, ha evidenziato una zona di 1 cm che ha una cartterizzazione dubbia, ovvero PIRADS 3 in una scala di rischio che va da 1 a 5. Essendo un rilievo intermedio, la sua interpretazione non è univoca. Forse la maggioranza dei Colleghi consiglierebbe di continuare a controllare il PSA ogni 4-6 mesi, ripetendo la risonanza dopo un anno. Altri Colleghi forse consiglierebbero da subito un perlievo bioptico mirato con tecnica - di fusione - della zona interessata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Quindi se ho capito bene, è dubbia quella di scala 3, mentre quella di scala 2 non è preoccupante giusto? Secondo la sua esperienza, non so se chiedo troppo, secondo lei, dal quadro che ha letto quale è la sua sensazione sul caso? L’urologo aveva prescritto questa risonanza abbastanza sicuro che non ci fosse nulla di grave, però se c’è il rischio comunque di una biopsia allora forse può essere grave. Ma chiedo, con il psa che comunque è in discesa o quantomeno stabile, non dovrebbe essere una cosa buona? Cioè penso che se ci fosse stato un tumore, non sarebbe continuato a salire? Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana
Urologo
43k 1.9k
Il PIRADS 2 corrisponde all’ingrossamento benigno. In medicina è meglio non basarsi sulle sensazioni, tanto più a distanza. Senz’altro se il PSA scende, così fanno anche i sospetti. Poi comunque, la prudenza non è mai troppa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 21/05/2024.
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