Intervento di circoncisione, qualche dubbio
Salve,
non pensavo di arrivare mai a preoccuparmi, sinceramente, per una circoncisione, ma l'urologo al quale mi sono rivolto è riuscito ad instillarmi qualche dubbio.
In particolare, post-visita, dove si è deciso di proseguire per circoncisione, mi ha chiesto "se sono un soggetto emotivo e se, nel caso, potrei svenire nel caso in cui mi prelevassero il sangue.
Questo perché si deve mettere una flebo", motivando la domanda con il fatto che, in tal caso, mi avrebbe operato in anestesia totale.
Ora, dando (quasi) per scontato che questo era solo un esempio per capire se avessi o meno paura degli aghi (perché che io sappia, se si inserisce una flebo si inserisce per mettere e non per togliere), ma io non ho mai sentito, onestamente, che per un intervento di circoncisione servisse addirittura mettere una flebo, e di pareri diretti ne ho sentito qualcuno...
Vorrei quindi sapere gentilmente da qualche esperto cos'è che mi devo aspettare in questa sala d'ambulatorio, in quanto soggetto sì emotivo, ma che però non è mai svenuto, vorrei avere ben chiaro cosa aspettarmi per davvero.
Ringrazio anticipatamente della cortese risposta.
non pensavo di arrivare mai a preoccuparmi, sinceramente, per una circoncisione, ma l'urologo al quale mi sono rivolto è riuscito ad instillarmi qualche dubbio.
In particolare, post-visita, dove si è deciso di proseguire per circoncisione, mi ha chiesto "se sono un soggetto emotivo e se, nel caso, potrei svenire nel caso in cui mi prelevassero il sangue.
Questo perché si deve mettere una flebo", motivando la domanda con il fatto che, in tal caso, mi avrebbe operato in anestesia totale.
Ora, dando (quasi) per scontato che questo era solo un esempio per capire se avessi o meno paura degli aghi (perché che io sappia, se si inserisce una flebo si inserisce per mettere e non per togliere), ma io non ho mai sentito, onestamente, che per un intervento di circoncisione servisse addirittura mettere una flebo, e di pareri diretti ne ho sentito qualcuno...
Vorrei quindi sapere gentilmente da qualche esperto cos'è che mi devo aspettare in questa sala d'ambulatorio, in quanto soggetto sì emotivo, ma che però non è mai svenuto, vorrei avere ben chiaro cosa aspettarmi per davvero.
Ringrazio anticipatamente della cortese risposta.
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Un urologo con almeno un po’ d’esperienza sa benissimo come molti giovani leoni riescano a rimediare delle ben magre figure quando vengono sottoposti ad interventi in anestesia locale come una banale circoncisione. Talora, la tensione emotiva è tale per cui viene percepito come doloroso il semplice contatto con la parte anestetizzata. Senza un minimo di collaborazione, una cosa semplicissima diventa allora un vero stress, anche per il chirurgo. Per questo motivo, se si incontra il soggetto particolarmente emotivo, perlopiù facile da riconoscere per l’occhio esperto, si propone l'intervento in anestesia per tranquillità reciproca. È una saggia precauzione per qualsiasi intervento, anche il più banale avere una linea endovenosa disponibile per somministrare farmaci al bisogno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve,
innanzitutto grazie per la risposta.
Avendo già provato cosa significhi l'anestesia locale (seppur su altre zone del corpo), mi sembra davvero assurdo che si possa percepire del dolore su zona anestetizzata. Non dubitando tuttavia dell'esperienza che sia lei che lo specialista al quale mi sono rivolto indubbiamente avete maturato (sarà sicuramente così), quello che desta ansia a me personalmente non è quello, ma (in qualsiasi ambito) è sempre stato il nuovo, il "primo impatto". Per questo la domanda che mi ponevo era più che altro cosa mi dovessi aspettare, perché francamente in una flebo al braccio (che forse a ben pensare sarà la cosa più fastidiosa, più che la circoncisione in sé) che non deve prelevare niente, ma semmai immettere, e in una punturina di anestesia (oltre che la circoncisione in sé) non ci vedo nulla di così scandaloso da potersi impressionare a tal punto da svenire onestamente, e parlo da persona emotiva. Perciò il mio dubbio verteva sul fatto se ci fosse o meno dell'altro che avrei dovuto sapere.
innanzitutto grazie per la risposta.
Avendo già provato cosa significhi l'anestesia locale (seppur su altre zone del corpo), mi sembra davvero assurdo che si possa percepire del dolore su zona anestetizzata. Non dubitando tuttavia dell'esperienza che sia lei che lo specialista al quale mi sono rivolto indubbiamente avete maturato (sarà sicuramente così), quello che desta ansia a me personalmente non è quello, ma (in qualsiasi ambito) è sempre stato il nuovo, il "primo impatto". Per questo la domanda che mi ponevo era più che altro cosa mi dovessi aspettare, perché francamente in una flebo al braccio (che forse a ben pensare sarà la cosa più fastidiosa, più che la circoncisione in sé) che non deve prelevare niente, ma semmai immettere, e in una punturina di anestesia (oltre che la circoncisione in sé) non ci vedo nulla di così scandaloso da potersi impressionare a tal punto da svenire onestamente, e parlo da persona emotiva. Perciò il mio dubbio verteva sul fatto se ci fosse o meno dell'altro che avrei dovuto sapere.
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Tutte le anestesie locali, a partire da quella del dentista, eliminano ovviamente il dolore, ma non la sensazione di contatto, che taluni pazienti particolarmente tesi scambiano per dolore. Tutto qui. La linea endovenosa non dà alcun fastidio, ci mancherebbe. Stia tranquillo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 677 visite dal 17/05/2024.
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