Prostatite abatterica

Buongiorno,
Ho 41 anni e da Febbraio mi è stata rilevata una prostatite abatterica.

I primi sintomi sono apparsi a fine novembre dopo un rapporto sessuale, inizialmente pensavo che fosse un problema alla pelle del prepuizio, come se si fosse 'rotta' la pellicina del pene.

Non pensavo che fosse dovuto alla prostata, dato che non avevo dolori alla zona pelvica, sintomi che mi sono già comparsi negli ultimi 5 anni, ma che riuscivo a gestire con esercizio fisico, e senza particolari attenzioni.
Purtoppo passo la maggior parte del tempo seduto, lavorando al PC.

Dopo la prima visita dall'urologo e la palpazione della prostata, i sintomi si sono acutizzati e il dottore mi ha diagnosticato una prostatite abatterica, in seguito a spermiocoltura.

La sua prescrizione è stata 4 giorni di brufen e due mesi di integratori (penso con taurina, non mi ricordo il nome dell'integratore) e che la cosa èpiu importante da seguire fosse l'alimentazione, piu del movimento fisico.

Dopo tre mesi di attenzione maniacale a cosa mangiare, i sintomi sono ancora presenti.
In generale la mia condizione presenta dolore (leggero) alla zona pelvica, e indolenzimento del pene, che mi crea disagio alla libido e bruciore interno.
Non funziona piu ocme prima e da Febbraio non vedo grandi passi in avanti in questo fronte.


La mia domanda è: Si guarisce da questa situazione?
Quanto dovrò aspettare?


Purtroppo dall'urologo non ho avuto queste indicazioni, mi ha semplicemente detto che un giorno si stabilizzerà e portrò concedermi qualche sgarro (come per esempio mangiare un fritto)

Nell'oridne ho eliminato come cibi:
- Insaccati
- alcool
- Teina e caffeina
- Farine raffinate
- Dolci
- Carni rosse
- Formaggi
- Fritti
- Molluschi e frutti di mare

Praticamente tutto, ora sto provando anche a togliere i soffritti nelle paste che cucino...Praticamente non mangio piunulla di quello che mangiavo prima.
Mi sono concesso solo il lusso di bere un caffe decaffieinato e una pizza integrale.

Sicuramente la mia salute fisica mangiando cosi ha avuto dei benefici, e le infiammazioni che avevo come la fascite plantare sono sparite.
Quindi sicuramente evitare cibi infiammatori sta portando risultati concreti.


Sono sicuro che non tornerò mai ad un regime alimentare come quello di prima, sarei un matto, vorrei però avere una visione di lungo periodo sul mio problema.
Passerà?
dovrò conviverci a vita??
?
Perchè il mio uriologo non mi ha dato queste rassicurazioni - non ha nemmeno usato inquadrare la mia situazione clicnica utilizzando parole come Prostatite cronica.

Deduco cosi che la componente pricologica del trattamento sia fondamentale e che il dottore non abbia voluto utilizzare temrini o parole che potevano crearmi ansia e stress.

Io però dopo 3 mesi di sacrifici ho bisogno di capire di piu.
Voglio guarire e non so se è possibile.
Anche il fatto che non mi sia stato consigliato un nutrizionista, penso che avrebbe potuto aiutarmi nell'evitare fin da subito cibi inadatti.

Grazie dell'attenzione
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Questi disturbi prostatici in età relativamente giovanile sono quasi sempre causati da uno stile di vita inadeguato ed è su questo che è indispensabile agire, farmaci ed integratori hanno sempre una efficacia marginale. Oltre all'alimentazione ed alla relativa funzione intestinale, notevole imposrtanza hanno anche la reglarità dell'attività fisica e dell'attività sessuale. E' ben noto che si tratti di situazioni tenaci da affrontare, che non esistano farmaci di sicura efficacia e che in soggetti predisposti possano esservi delle recidive, intervallate da periodi anche lunghi di relativo benessere. Bisogna avere molta pazienza da entramber le parti e mantenere il costante contatto con l'urologo, preferibilmente sempre lo stesso. Noi consiglieremmo senz'altro di avvalersi dei consigli del nutrizionista, anche per non rendere la dieta autoimposta una pena giornaliera.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta Dottore,
Penso che la connessione con il mio intestino sia stata una della cause scatenanti..Mentre come stile di vita probabilmente ho fatto un po eccesso di carboidrati e forse dolci oltre ad una vita sedentaria di 2a.
Mi 'preoccuano' di piu le parole " in soggetti predisposti e periodi lunghi di relativo benessere " -) avrò sempre sintomi o parliamo di non serenetià?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In soggetti predisposti, possono esservi delle recidive, intervallate da periodi anche lunghi di relativo benessere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore, quindi quello che capisco è che dovrò imparare a convivere con questa ombra per sempre. Tra una recidiva e l'altra avrò dei periodi in cui non saranno presenti sintomi, se non farò troppi sgarri, ma non avrò piu il benessere di prima..
Does it make sense?
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
That's it.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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