Chemioterapia post operatoria tumore vescicale
Gentili dottori buonasera,
vi scrivo per chiedere un vostro parere sulla situazione post operatoria di mio padre operato di tumore vescicale infiltrante G3 T2 istologico dopo Turb, quindi cistectomia totale + ricostruzione di neovescica + rimozione dei linfonodi.
Dopo l'intervento mio padre è stato dimesso e quindi sono incomiciate le visite di controllo, siamo stati dall'urologo ad un mese e 10 gg dall'operazione che ha rimosso il catetere e consigliato di andare dall'oncologo dopo il referto dell'istologico definitivo, e da qui vi spiego brevemente la storia.
l'istologico definitivo su 14 linfonodi asportati ed analizzati ha evidenziato metastasi su 5 di questi iliaci, otturatori e gastrici. Dopo la visita dell'oncologo quindi la prima, ha consigliato una TAC e una scintigrafia ossea dato che mio padre, da molto prima dell'intervento lamenta un dolore alla gamba destra che comunque non lo invalida ma è fastidioso,non ha tumefazioni ne perdita di sensibilità, solo fastidio e formicolio, con antiinfiammatori si calma e anche di molto, xro' gli crea fastidio.
Abbiamo di seguito eseguito la scintigrafia ossea che ha evidenziato giustamente problemi alla gamba destra e all'anca dove dice: iperfissazione patologica a carattere focale con icremento attività osteoblastica, so poco cosa vuol dire ma so che in questo caso potrebbe anche NON trattarsi di tumore secondario ma anche di artrite infiammazione oppure altro.
La TAC total body con contrasto e non, non ha evidenziato nulla ,anzi tutto perfetto ed esenti da lesioni tutto nella norma, neovescica perfettamente funzionante e non significative tumefazioni ai linfonodi, quindi tutto regolare.
Qui la mia domanda è se ci fosse una neoplasia a lilello osseo la TAC non l'avrebbe evidenziata?
Il mio dubbio nasce dalla scintigrafia, siamo stati da un secondo oncologo stamane che ha detto, praticamente di eseguire una risonanza per capire cosa ci sia al femore destro e per di piu' dall'esame istologico CON LINFONODI PRESI IN ESAME CHE NON SERVE NEL CASO IN CUI LA GAMBA SIA ESENTE DA NEOPLASIA, LA CHEMIOTERAPIA DATO CHE PER QUEL TIPO DI TUMORE VESCICALE G3 T4 NON ESISTE UN PROTOCOLLO E UNA CHEMIO DA INTRAPRENDERE SE IN FUTURO CE NE FOSSE BISOGNO DI FARE UNA TERAPIA CHE ADESSO IN QUESTA SITUAZIONE POTREBBE ESSERE UNA CARTA BRUCIATA ED INUTILE.
Adesso io dico ok va bene che è tutto ok da referto della TAC è tutto ok, ma è possibile che per questo tipo di tumore non serva una chemioterapia post operatoria dato che ci sono di mezzo anche i linfonodi? che a detta del primo oncologo andava effettuata anche a scopo preventivo e per il secondo oncologo no?
grazie anticipatamente per il tempo che mi andrete a dedicare
vi scrivo per chiedere un vostro parere sulla situazione post operatoria di mio padre operato di tumore vescicale infiltrante G3 T2 istologico dopo Turb, quindi cistectomia totale + ricostruzione di neovescica + rimozione dei linfonodi.
Dopo l'intervento mio padre è stato dimesso e quindi sono incomiciate le visite di controllo, siamo stati dall'urologo ad un mese e 10 gg dall'operazione che ha rimosso il catetere e consigliato di andare dall'oncologo dopo il referto dell'istologico definitivo, e da qui vi spiego brevemente la storia.
l'istologico definitivo su 14 linfonodi asportati ed analizzati ha evidenziato metastasi su 5 di questi iliaci, otturatori e gastrici. Dopo la visita dell'oncologo quindi la prima, ha consigliato una TAC e una scintigrafia ossea dato che mio padre, da molto prima dell'intervento lamenta un dolore alla gamba destra che comunque non lo invalida ma è fastidioso,non ha tumefazioni ne perdita di sensibilità, solo fastidio e formicolio, con antiinfiammatori si calma e anche di molto, xro' gli crea fastidio.
Abbiamo di seguito eseguito la scintigrafia ossea che ha evidenziato giustamente problemi alla gamba destra e all'anca dove dice: iperfissazione patologica a carattere focale con icremento attività osteoblastica, so poco cosa vuol dire ma so che in questo caso potrebbe anche NON trattarsi di tumore secondario ma anche di artrite infiammazione oppure altro.
La TAC total body con contrasto e non, non ha evidenziato nulla ,anzi tutto perfetto ed esenti da lesioni tutto nella norma, neovescica perfettamente funzionante e non significative tumefazioni ai linfonodi, quindi tutto regolare.
Qui la mia domanda è se ci fosse una neoplasia a lilello osseo la TAC non l'avrebbe evidenziata?
Il mio dubbio nasce dalla scintigrafia, siamo stati da un secondo oncologo stamane che ha detto, praticamente di eseguire una risonanza per capire cosa ci sia al femore destro e per di piu' dall'esame istologico CON LINFONODI PRESI IN ESAME CHE NON SERVE NEL CASO IN CUI LA GAMBA SIA ESENTE DA NEOPLASIA, LA CHEMIOTERAPIA DATO CHE PER QUEL TIPO DI TUMORE VESCICALE G3 T4 NON ESISTE UN PROTOCOLLO E UNA CHEMIO DA INTRAPRENDERE SE IN FUTURO CE NE FOSSE BISOGNO DI FARE UNA TERAPIA CHE ADESSO IN QUESTA SITUAZIONE POTREBBE ESSERE UNA CARTA BRUCIATA ED INUTILE.
Adesso io dico ok va bene che è tutto ok da referto della TAC è tutto ok, ma è possibile che per questo tipo di tumore non serva una chemioterapia post operatoria dato che ci sono di mezzo anche i linfonodi? che a detta del primo oncologo andava effettuata anche a scopo preventivo e per il secondo oncologo no?
grazie anticipatamente per il tempo che mi andrete a dedicare
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Caro lettore ,
controversie cliniche su un problema oncologico di tale natura non possono essere discusse attraverso una e-mail.
Quadri clinici complessi e particolari come quello di suo padre non possono infatti essere affrontati, capiti in modo completo e risolti da questa postazione e richiedono sempre una attenta e completa valutazione clinica diretta da parte di un esperto urologo con chiare competenze oncologiche.
A questo punto riconsulti il suo medico di famiglia che, riesaminato attentamente il problema di suo padre, potrà poi indirizzarla verso una più mirata valutazione specialistica urologica e/o oncologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
controversie cliniche su un problema oncologico di tale natura non possono essere discusse attraverso una e-mail.
Quadri clinici complessi e particolari come quello di suo padre non possono infatti essere affrontati, capiti in modo completo e risolti da questa postazione e richiedono sempre una attenta e completa valutazione clinica diretta da parte di un esperto urologo con chiare competenze oncologiche.
A questo punto riconsulti il suo medico di famiglia che, riesaminato attentamente il problema di suo padre, potrà poi indirizzarla verso una più mirata valutazione specialistica urologica e/o oncologica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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