Cistite emorragica: sangue non passa

Gentilissimi,

Ho 31 anni e sin da bambina soffro di cistite.

A 11 anni sono stata operata per Reflusso vescico-ureterale con rene sinistro lievemente danneggiato (funzionalità 40%).


Una volta eseguita l'operazione non ho piú sofferto di cistite fino ai miei 18 anni (quando ho iniziato ad avere rapporti) e da lì ho avuto episodi frequenti ogni anno.


Da due anni non ho piú avuto episodi in quanto su consiglio del mio ex urologo (ora in pensione) ho iniziato ad assumere massicce dosi di probiotici per ripristinare il mio intestino (per stitichezza).


Tuttavia lunedì si é presentato un attacco acuto e fortissimo di cistite emorragica (due giorni prima avevo avuto un rapporto con il mio compagno).


Ho avuto in passato cistiti emorragiche che, oltre ai sintomi terribili della cistite, mi davano una pipí rosa.
Questa volta io ho avuto perdite di sangue simili a mestruazioni, con coaguli e addirittura difficoltà a far uscire la pipì.


Dato che ero sola, spaventata e bloccata al bagno, la prima cosa che ho fatto é stata assumere Monuril perché i sintomi erano troppo forti (bruciore fortissimo, sensazione di vescica piena e bisogno di urinare continuamente piccole gocce di pipí, brividi di freddo).
Ho proseguito anche il giorno dopo con la seconda bustina e i sintomi si erano dimezzati ma non erano passati (anche il sangue dimezzato ma sempre presente rosso vivo sulla carta igienica).


Ho scritto al mio medico di base che mi ha prescritto Ciproxin 500 mg 2 volte al dì per 6 giorni.
Oggi sono al 4 giorno e ho i sintomi della cistite sotto controllo ma non passati (peggioro verso sera e la mattina presto) e il sangue invece resta costante, peggiorando anche lui verso sera o quando ho urine più concentrate.

Aggiungo che sono costretta a portare assorbente tutti i giorni per non macchiarmi.


Ieri ho eseguito ecografia addome inferiore dove é risultato tutto perfetto.
Stamattina presa dallo sconforto ho provato a fare esame urine con urinocoltura e antibiogramma: so che durante la terapia antibiotica ha poco senso ma il mio ex urologo mi disse che se i sintomi della cistite persistono durante la terapia antibiotica probabilmente i batteri sono presenti e potrei comunque beccarli.


Le mie domande sono:
1) il sangue continua ad uscire perché c'é ancora infezione e quindi significa che il Ciproxin non sta facendo il suo dovere?


2) Se Martedì dovessi finire la cura e i sintomi dovessero peggiorare che iter diagnostico mi consigliate di fare?
Ho paura di non riuscire ad aspettare 7 giorni per ripetere antibiogramma in quanto i sintomi delle mie cistiti sono molto aggressivi.


Ovviamente ci tengo a precisare che sentiró quanto prima un urologo ma attendo di avere in mano l'urinocoltura.


Vi ringrazio!
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 42k 1.8k 19
La decapitazione dell'infezione da parte della terapia antibiotica spesso non corrisponde direttamente alla remissione completa dei sintomi, poiché persiste una condizione infiammatoria che può far persistere l'irritazione e, anche se più raramenet, un debole sanguinamento. La persistenza dell'infezione sarebbe probabilmente associata alla presenza di febbre. In questi casi, piuttosto che insistere con gli antibiotici che tendono a devastare il microbiòta intestinale, è preferibile valutare l'efficacia di brevi cicli di veri anti-infiammatori. L'urocoltura eseguita in questo momento è poco significativa, più interessante è a limite valutare la presenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell'esame delle urine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto per il celere riscontro e per avermi tranquillizzata, sono abituata alle cistiti ma la presenza costante del sangue un po' mi preoccupava.

Posso condividerle i risultati dell'esame urine quando usciranno?
Ovviamente li manderò anche al mio medico ma una valutazione in piú é sempre gradita.

Le Auguro una Buona Giornata
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 42k 1.8k 19
La valutazione diretta resta comunque indispensabile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

A seguito di quella brutta cistite emorragica curata con Ciproxin, il sangue é passato insieme a tutti gli altri sintomi.

Avrei dovuto ripetere urinocoltura di controllo ma nel frattempo mi era venuto il ciclo e poi dopo una settimana dal ciclo ho avuto di nuovo un esordio di bruciore alla minzione e sensazione di vescica contratta (quindi a distanza di 3 settimane dall'esordio dell'ultima cistite).

I sintomi non erano drammatici stavolta (io ho sempre sintomi fortissimi) tuttavia mi tenevano comunque vincolata in bagno, quindi ho raccolto urine per farle analizzare e dopo ho assunto monuril che mi ha fatto stare meglio e mi ha permesso di andare a lavoro.

Ci tengo a precisare che questi sintomi (come nella precedente cistite) sono insorti 48 h dopo un rapporto.

Oggi sono arrivati i risultati:
COLORE: oro
ASPETTO: opalescente
SEDIMENTAZIONE SPONTANEA: assente
PH: 6
PESO SPECIFICO: 1005* (rif: 1010-1030)
PROTEINE: assenti
PIGMENTI EMATICI: +++ (rif: assenti)
GLUCOSIO/CORPI CHETONICI/ UROBILINOGENO/ PIGMENTI BILIARI/NITRITI : assenti
ESTERASI LEUCOCITARIA: >= 500* (rif: Ca15 - assente)
CELLULE DI SFALDAMENTO: discreto numero
LEUCOCITI: 80-85 PC (rif: rari(alcune)
ERITROCITI: 60-65 PC (rif: assenti/rari)
FILAMENTI DI MUCO: Rari
FLORA BATTERICA: Scarsa
Colt. urine + saggi ha evidenziato:
- CARICA POLIMICROBICA NON SIGNIFICATIVA
- ASSENZA DI CRESCITA MICOTICA

Io non so cosa pensare perché non capisco come mai ho infiammazione ma la carica batterica non é significativa.
É un inizio di cistite?
Sono sempre spaventata dall'idea di avere cistite interstiziale quindi quando non vedo i batteri un po' mi spavento.

In tutto ciò sto bevendo molto e sto assumendo regolarmente fermenti lattici (VSL#3)

La ringrazio
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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