Klebsiella pneumoniae nelle vie urinarie e sono davvero preoccupata

Salve, ho eseguito l’esame delle urine e l’urinocoltura a causa di un forte bruciore che è ritornato dopo 7 giorni dalla somministrazione del Monuril.
Dall’esame fatto è risultata la Klebsiella Pneumoniae (carica batterica 500. 000) ma in attesa di ricevere l’esito, il medico curante mi ha fatto assumere una terza bustina di Monuril e lo spasmex in quanto il bruciore e i dolori erano davvero potenti.

Appena ricevuto l’esito mi ha prescritto l’Augmentin (2 compresse al giorno per 6 giorni) e in concomitanza ho preso il probiotico e il Cistiduo.

Dopo tre giorni dalla fine della cura il bruciore è ritornato nuovamente, sono stata alla guardia medica e mi è stato prescritto il Ciproxin (6 compresse per 6 giorni) e in concomitanza i probiotici.
Il bruciore, durante la somministrazione antibiotica è diminuito ma non è mai passato, adesso che ho terminato il terzo antibiotico è aumentato nuovamente.

Il medico curante mi ha detto di aspettare 7 giorni per ripetere l’esame delle urine ma non credo di riuscire a resistere con questo continuo malessere.

Presumo che ancora il batterio non sia andato via, è una cosa normale?
Sarebbe il caso di fare qualche visita specialistica?
Inoltre vorrei sapere quale potrebbe essere la prassi da seguire se il batterio non è andato via, dovrei iniziare nuovamente una cura antibiotica?
È da un mese che assumo antibiotici e mi sento molto spossata.
Vi ringrazio in anticipo, sono molto preoccupata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Spesso l'eliminazione da parte dell'antibiotico della causa infettiva della cistite non corrisponde immediatamente con la scomparsa dei sintomi (bruciore) che sono dovuti alla persistente infiammazione, destinata a risolversi più lentamente. Queste situazioni andrebbero trattate eventualmente con anti-infiammatori ed antidolorifici. Se invece si insiste con gli antibiotici, anche se non c'è febbre o segni evidenti di altre complicazioni, si rischia di peggiorare ulteriormente l'effetto sulla flora batterica intestinale (microbiòta) con selezione di batteri sempre più resistenti ed aggressivi. Si rischia dunque di innescare un circolo vizioso, in cui più si insiste con gli antibiotici e più si rischia di trovare l'urocoltura positiva.
Nella sua situazione attuale è senz'altro utile la valutazione diretta da parte di un nostro Collega specialsita in urologia. Copnsiglieremmo comunque di non pasticciare ulteriormente con gli antibiotici, se non c'è febbre, bere molta acqua, assumere degli antidolorifici se necessario ed altri integratori che proteggono la mucosa vescicale (estratti del mirtillo, d-mannosio) e ripetendo l'esame delle urine con urocoltura dopo qualche tempo. Molta attenzione si dovrà posrtare alla ricostituzione della flora batterica intestinale con opportuni fermenti lattici, probiotici, yoghurt, kefir e quant'altro c'è di utile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la sua risposta. Quindi dovrei assumere fermenti lattici, probiotici, yogurt e kefir per ricostituire la flora batterica?
Ho un’ultima domanda, io e il mio ragazzo normalmente abbiamo rapporti non protetti, per sapere se il mio ragazzo ha preso anche questo batterio basta far fare anche a lui l’esame delle urine?
Grazie sempre.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La trasmissione per via sessuale di infezioni urinarie da batteri comuni (intestinali) è molto rara, comunque per eccesso di scrupolo in questo perido si può consigliare l'uso del preservativo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it