Polipo nella vescica

Salve, soffro di pollachiuria da almeno un anno; dopo parecchie visite alla prostata, la scorsa settimana ho fatto una cistoscopia che ha evidenziato una neoformazione papillare di 5mm nella vescica, a livello del trigono.
Non ho avuto episodi di ematuria, la prostata non è particolarmente ingrossata.
La domanda è: la pollachiuria può essere dovuta a questo polipo?
Ho 48 anni e sono abbastanza in forma, non altri sintomi oltre a questa esigenza di urinare spesso.


Un altro dubbio è se è il caso di verificare la possibile infezione da schistosoma, visto tra l’altro che nel 2022 mi è stato asportato un polipo che si era presentato all’interno del retto.


Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Diremmo che si tratti di un riscontro occasionale, una formazione così piccola, a parte il sanguinamento, non può causare alcun disturbo. Le neoformazioni della vescica e del grosso intestino hanno origini completamente diverse tra loro. L’infezione da schistosoma è una malattia - tropicale - legata ad ambienti particolari caldo-umidi, diremmo inverosimili alle nostre latitudini.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dotttor Piana; resta il mistero della pollachiuria, con residuo post minzionale di 50cl. Il passaggio del cistoscopio è stato agevole, ma se ho capito bene con una conformazione della prostata che rallenta il flusso dell’urina. Gli alafalitici (Minrin e Urorec) non mi fanno effetto. Mi consiglia intervento chirurgico per allargare il canale contestualmente alla rimozione del polipo? O c’è qualche altra possibile soluzione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
I disturbi sono ovviamente portati dalla prostata. La desmopressina non è un alfa-litico, ma un farmaco in grado di ridurre la quantità di urine prodotte dal rene, non ci è chiaro perché lo sta assumendo, non è una terapia abituale. L'efficacia degli alfa-litici è molto variabile da caso a caso. Diremmo di non accavallare troppo le cose. Nel corso dell'endoscopia in anestesia che si farà per la rimozione della neoformazione si potranno valutare con calma le condizioni della prostata e del collo vescicale e pianificare eventualmente un successivo intervento disostruttivo.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Mi sono accorto di un errore, il farmaco che ho preso si chiama Mittoval (Minrin l’ha usato mio figlio per l’enuresi notturna). Mi preoccupa la potenziale eiaculazione retrograda conseguente alla disostruzione. Grazie ancora per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Incredibile (!) Magari veda di non somministare l'alfa-litico a suo figlio.
L'eiaculazione retrograda è la conseguenza di tuttte le terapie, farmacologiche o chirurgico/endoscopiche che vanno ad interessare il collo della vescica. A suo modo, costituisce la prova incofutabile che la terapia è efficace o che l'intervento disostruttivo è stato efficace. L'eiaculazione non compromette in alcun modo la sfera genitale (erezione, sensibilità, eccetera), può invece ovviamente limitare la fertilità.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore; con Urorec l’assenza di eiaculazione si è verificata già dal primo giorno. Quanto tempo serve perché il farmaco sia efficace?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Trattandosi di un farmaco ad azione funzionale, la sua efficacia dovrebbe essere quasi immediata, diciamo una settimana per iniziare ad apprezzare le auspicabili diferenze.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Buongiorno dottor Piana; dopo 10 giorni non ho avuto alcun effetto significativo da questa cura con Urorec, solo eiaculazione secca. Aggiungo un sintomo che apparentemente è slegato; da alcuni mesi in fase di eiaculazione avverto un dolore nella parte destra a livello dei linfonodi inguinali. Le due cose possono essere legate? I disturbi nella minzione possono dipendere da questo? Che controlli posso fare per questo dolore?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
I disturbi legati all’eiaculazione sono sempre collegati a qualche forma di alterazione o infiammazione della prostata, rientrano quindi abbastanza nel quadro della sua situazione. Come le abbiamo già scritto nella nostra terza risposta, l’endoscopia in anestesia che si farà per rimuovere la piccola neoformazione vescicale potrà fornire ulteriori elementi di giudizio.

Paolo Piana
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