Si tratta di straschici uretrite/prostatite?
Buonasera cari dottori,
Vi scrivo perché sono alla ricerca di un consulto.
Premetto di aver già fatto una visita con un vostro collega specialista in urologia e di essere in procinto di eseguire un nuovo controllo.
Nonostante tutto vi chiedo se è possibile avere una vostra opinione.
La mia storia inizia dallo scorso Dicembre quando ho riscontrato una infezione alle vie urinarie con frequenti minzioni e bruciori (tanto da non dover dormire la notte).
Il mio medico curante mi ha prescritto una terapia con Ciproxin e il tutto sembrava calmarsi.
Però, dopo meno di un mese ho avuto dolori lancinanti al pene, una sensazione di dolore come se provocata da spilli e una continua sensazione di calore e bruciore lungo tutto l'uretra.
Il mio medico di famiglia mi prescrive un ciclo di antibiotico levofloxacina.
Premetto che non avevo ancora fatto nessun esame colturale ma solo esami del sangue che testimoniano una impennata di leucociti, che a detta del mio medico danno il segnale di una forte infezione batterica.
Dopo il ciclo di antibiotico le cose sembravano risolte ma avevo ancora bruciori continui, frequenti minzioni e un dolore al testicolo sx.
Quindi, dopo una decina di giorni e dopo aver effettuato una urocoltura (riscontro negativo), sono stato ricevuto da un urologo della zona che con una visita approfondita (ecografia reni, vescica, testicoli ed un'esplorazione rettale) mi consiglia una terapia: topster x 15gg e degli integratori perlaprost per prostata leggermente congestionata (mi ha detto che l'uretrite che ho avuto era in fase finale).
E mi ordina esami colturali: tampone uretrale, spermiocoltura e ancora urocoltura.
La terapia sembrava proseguire bene, ma purtroppo ho avuto una ricaduta dell'uretrite con forti bruciori e frequenti minzioni.
Dopo una cura di 3 giorni di Ciproxin la situazione si è attenuata.
Dopo 7 giorni eseguo tamponi uretrali (tutti negativi) e da lì i miei sintomi principali sono stati: bruciore glande prima e senso di bruciore meato uretrale dopo.
Ovviamente seguo alla lettera una dieta equilibrata senza mangiare cibi irritanti e bevendo molto.
Dai bruciori passo ad una forma irritativa che mi porta a frequenti minzioni (mai notturne).
Eseguo esami colturali su sperma ed urine: tutti negativi.
A questo punto mi ritrovo in miglioramento, ma con uno stato di irritazione che mi porta a frequenti minzioni e fastidio alla punta del pene (non riscontro diminuzioni di flusso).
Nei prossimi giorni devo consultare l'urologo per la visita di controllo.
Ora, su consiglio del mio curante, prendo probiotici al mattino, uva ursina, integratore con serenoa e quercetina.
Mi scuso per avervi tediato con il mio racconto, ma volevo essere il più possibile dettagliato anche perché questa situazione mi sta consumando mentalmente (vi ricordo che curo maniacalmente i cibi: non bevo alcolici o superalcolici, né tè né caffè e non fumo).
Si tratta di postumi da Uretrite/prostatite?
Cosa ne pensate?
Grazie per la vostra disponibilità.
Vi scrivo perché sono alla ricerca di un consulto.
Premetto di aver già fatto una visita con un vostro collega specialista in urologia e di essere in procinto di eseguire un nuovo controllo.
Nonostante tutto vi chiedo se è possibile avere una vostra opinione.
La mia storia inizia dallo scorso Dicembre quando ho riscontrato una infezione alle vie urinarie con frequenti minzioni e bruciori (tanto da non dover dormire la notte).
Il mio medico curante mi ha prescritto una terapia con Ciproxin e il tutto sembrava calmarsi.
Però, dopo meno di un mese ho avuto dolori lancinanti al pene, una sensazione di dolore come se provocata da spilli e una continua sensazione di calore e bruciore lungo tutto l'uretra.
Il mio medico di famiglia mi prescrive un ciclo di antibiotico levofloxacina.
Premetto che non avevo ancora fatto nessun esame colturale ma solo esami del sangue che testimoniano una impennata di leucociti, che a detta del mio medico danno il segnale di una forte infezione batterica.
Dopo il ciclo di antibiotico le cose sembravano risolte ma avevo ancora bruciori continui, frequenti minzioni e un dolore al testicolo sx.
Quindi, dopo una decina di giorni e dopo aver effettuato una urocoltura (riscontro negativo), sono stato ricevuto da un urologo della zona che con una visita approfondita (ecografia reni, vescica, testicoli ed un'esplorazione rettale) mi consiglia una terapia: topster x 15gg e degli integratori perlaprost per prostata leggermente congestionata (mi ha detto che l'uretrite che ho avuto era in fase finale).
E mi ordina esami colturali: tampone uretrale, spermiocoltura e ancora urocoltura.
La terapia sembrava proseguire bene, ma purtroppo ho avuto una ricaduta dell'uretrite con forti bruciori e frequenti minzioni.
Dopo una cura di 3 giorni di Ciproxin la situazione si è attenuata.
Dopo 7 giorni eseguo tamponi uretrali (tutti negativi) e da lì i miei sintomi principali sono stati: bruciore glande prima e senso di bruciore meato uretrale dopo.
Ovviamente seguo alla lettera una dieta equilibrata senza mangiare cibi irritanti e bevendo molto.
Dai bruciori passo ad una forma irritativa che mi porta a frequenti minzioni (mai notturne).
Eseguo esami colturali su sperma ed urine: tutti negativi.
A questo punto mi ritrovo in miglioramento, ma con uno stato di irritazione che mi porta a frequenti minzioni e fastidio alla punta del pene (non riscontro diminuzioni di flusso).
Nei prossimi giorni devo consultare l'urologo per la visita di controllo.
Ora, su consiglio del mio curante, prendo probiotici al mattino, uva ursina, integratore con serenoa e quercetina.
Mi scuso per avervi tediato con il mio racconto, ma volevo essere il più possibile dettagliato anche perché questa situazione mi sta consumando mentalmente (vi ricordo che curo maniacalmente i cibi: non bevo alcolici o superalcolici, né tè né caffè e non fumo).
Si tratta di postumi da Uretrite/prostatite?
Cosa ne pensate?
Grazie per la vostra disponibilità.
[#1]
Buona parte delle cosiddette prostatiti sono dovute a semplice congestione della ghiandola con sovrapposta infimmazione, senza componenti infettiva. Le vere prostatiti acute infettive si manifestano con febbre spesso elevata. Nonostante questo, molti casi anche in ambiente specialistico vengono trattati con terapia antibiotica in modo empirico, con un'efficacia assolutamente ipotetica. L'andamento oscillante è assolutamente di questi disturbi, c'è sempre da chiedersi se sia stato il semplice tempo che passa piuttosto che l'antibiotico a migliorare la situazione. La negatività degli esami batteriologici non fa che rafforzare questo dubbio. I suoi attuali disturbi, anche se attenuati, sono molto tipici per la congestione della prostata, in particolare i fastidi irradiati al glande, dove non vi mai alcunché di alterato. Le attenzioni che ora sta riservando all'equiibrio del microbiota intestinale ed allo stile di vita in generesono senz'altro la cosa più importante da fare, sull'efficacia degli integratori diretti alla prostata siamo tradizionalmente assai più scettici.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie dottore per la pronta risposta! Come le avevo detto ho proceduto alla visita di controllo con il suo collega specialista in urologia. Visti gli esami colturali tutti negativi, ha proceduto ad esaminare la mia prostata. Mi ha detto che dopo l'esplorazione rettale la prostata non presentava più infiammazione (ma ci può essere congestione senza infiammazione?). Nonostante questo gli ho fatto presente che mi rimaneva una sensazione di irritazione che mi porta a frequente minzione (sintomo non forte che si presenta a volte, ma cmq fastidioso). Il mio urologo mi ha confermato che si tratta degli ultimi sintomi e che in 2 o 3 mesi rientreranno anche quelli visto l'infiammazione iniziale è stata forte e che queste situazioni vanno sempre per le lunghe. Così, mi ha ordinato una cura di 6 mesi con 15 giorni al mese di fermenti lattici e a mesi alterni serenoa repens. E mi ha consigliato di non somatizzare troppo! Lei cosa ne pensa? È davvero così complicato l'azzeramento di questi tipo di sintomi? Naturalmente continuo a mangiare bene ed equilibrato bevendo molto. Grazie mille ancora per la sua gentile disponibilità.
[#3]
Ad essere realisti, risolvere definitivamente questi disturbi, più che complicato è impossibile. Sono tuttavia possibili anche lunghi periodi di significativo miglioramento.Tutte le attenzioni rivolte all’intestino sono più che auspicabili, sia dal punto di vista alimentare che di integraziine con fermenti, probiotici, yoghurt, kefir e quant'altro. Sull’efficacia della serenoa repens nella prostatite giovanile non ricordiamo di aver visto risultati favorevoli.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Grazie dottore per la pronta risposta! Volevo chiederle ma è possibile avere ancora una congestione alla prostata nonostante il mio urologo alla visita mi ha confermato che la ghiandola non è più infiammata? Comunque, spero che questa irritazione residua sia davvero l'ultimo sintomo dell'infiammazione che ho avuto perché a volte risulta fastidiosa. Va a giorni alterni. Oggi ad esempio la sento più di altre volte. Spero che abbia ragione il mio urologo che mi ha detto che mi dovrei stabilizzare nel giro di un paio di mesi
La ringrazio sempre per la sua gentile disponibilità. Cordiali saluti.
La ringrazio sempre per la sua gentile disponibilità. Cordiali saluti.
[#5]
Certo. Buona parte delle prostatiti a causa non infettiva non dimostrano alterazioni significative agli accertamenti e spesso neanche alla visita diretta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#6]
Utente
Aggiornamento. Ho notato che questa irritazione mi porta anche ad una eicaulazione precoce.Credo sia un sintomo che vada a braccetto con la congestione prostatica residua. Lei cosa ne pensa dottore? Sto curando sempre alimentazione, attività fisica, attività sessuale (2 eiaculazioni a settimana) e consumo fermenti lattici/probiotici e yogurt o kefir, ma per ora i sintomi sembrano essersi stabilizzati: l'irritazione che si manifesta già dopo le prime minzioni del mattino mi porta ad una alta frequenza di minzioni nelle ore pomeridiane e serali, oltre ad una eicaulazione precoce (come accennato prima). Dottore ha altri consigli da darmi? Spero di essere sulla buona strada, ma, come già detto dal mio urologo, temo che la strada sarà ancora lunga. Nonostante questo la fiducia non manca. Grazie ancora per la sua disponibilità. Cordiali saluti.
[#7]
È decisamente sulla buona strada.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.5k visite dal 01/05/2024.
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