Chiarimenti diagnosi citologico urinario
Buongiorno,
scusatemi il disturbo.
Ho appena ritirato l’esito del citologico urinario e la diagnosi è la seguente:
Alcune cellule transizionali isolate ed in aggregati con alterazioni reattive.
Cellule epiteliali pavimentose, rari granulociti, numerose emazie e cristalli.
Negativa la ricerca di CTM.
Premetto che faccio tanta attività sportiva, 7 giorni su 7 corro dai 5 ai 10 km (al giorno).
L’esame è stato fatto a seguito di ematuria riscontrata nelle urine (colore rosato e a volte rosa/rosso chiarissimo) sempre e solo dopo la corsa, mai in altri momenti della giornata.
Nell’ultimo esame delle urine mi hanno trovato anche numerosi eritrociti.
Ho fatto, inoltre, un’ecografia dell’apparato urinario completo e non è stato trovato nulla fuorchè una leggera dilatazione del gruppo caliceale inferiore.
Successivamente, dopo visita urologica, mi è stato detto che quella dilatazione non era nulla e per attribuire l’ematuria allo sforzo fisico avrei dovuto fare citologico urinario e urotac.
Quindi eccoci qui (urotac per ora non ancora fatta e non so se farla).
Potete darmi gentilmente un vostro parere sulla diagnosi qui sopra riportata?
Mi preoccupa un po’ la prima frase riguardo alle cellule transizionali con alterazioni reattive.
Grazie mille a tutti in anticipo.
scusatemi il disturbo.
Ho appena ritirato l’esito del citologico urinario e la diagnosi è la seguente:
Alcune cellule transizionali isolate ed in aggregati con alterazioni reattive.
Cellule epiteliali pavimentose, rari granulociti, numerose emazie e cristalli.
Negativa la ricerca di CTM.
Premetto che faccio tanta attività sportiva, 7 giorni su 7 corro dai 5 ai 10 km (al giorno).
L’esame è stato fatto a seguito di ematuria riscontrata nelle urine (colore rosato e a volte rosa/rosso chiarissimo) sempre e solo dopo la corsa, mai in altri momenti della giornata.
Nell’ultimo esame delle urine mi hanno trovato anche numerosi eritrociti.
Ho fatto, inoltre, un’ecografia dell’apparato urinario completo e non è stato trovato nulla fuorchè una leggera dilatazione del gruppo caliceale inferiore.
Successivamente, dopo visita urologica, mi è stato detto che quella dilatazione non era nulla e per attribuire l’ematuria allo sforzo fisico avrei dovuto fare citologico urinario e urotac.
Quindi eccoci qui (urotac per ora non ancora fatta e non so se farla).
Potete darmi gentilmente un vostro parere sulla diagnosi qui sopra riportata?
Mi preoccupa un po’ la prima frase riguardo alle cellule transizionali con alterazioni reattive.
Grazie mille a tutti in anticipo.
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L'elemento più saliente di questo esame è la presenza di tracce di sangue, cosa che considerata la sua storia non ci stupisce più di tanto. L'ematuria - del maratoneta - è una manifestazione ben nota ed è dovuta alla prolungata succussione dei reni in un soggetto longilineo. In questi casi in genere la diagnostica si ferma ad una ecografia dell'addome ed all'esame citologico. La TAC ci pare un eccesso di scrupolo, ma ovviamente noi a distanza non siamo in grado di giudicare completamente la sua situazione, pertanto se il suo urologo ha ritenuto opportuno questo esame, noi non abbiamo nulla da obiettare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 671 visite dal 19/04/2024.
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