Circoincisione ed edema successivo
Salve a tutti!
Ho 25 anni e chiedo gentilmente consulto per una circoincisione cui mi sono sottoposto in data 6/04/2024 (siamo, quindi, al 12 giorno post-operatorio).
La causa era fimosi (non mi è stato detto se serrata o meno, ho scoperto la differenza solo poi), credo serrata, poiché non riuscivo a scoprire il glande neanche con il pene a riposo.
L'intervento, a detta dell'urologo, è andato bene e dopo qualche ora sono stato dimesso.
Mi è stata anche spiegata la "manovra" per la corretta igiene: ritirare un po' della pelle del pene, lavare con un detergente, far agire un po', rimuoverlo con acqua e applicare gentalin beta per 10 giorni (e infatti ne ho interrotto l'applicazione da un paio di giorni).
Il mio dubbio riguarda la fuoriuscita del pene: non mi sono state date indicazioni riguardo la fuoriuscita, nè se io debba farlo da me o aspettare la visita di controllo (fissata al 6 maggio), nè, tantomeno, come farlo.
Il pene, in generale, si è sgonfiato dopo l'intervento ma rimane un grande gonfiore attorno all'area in cui sono stati applicati i punti, credo un edema, e io faccio sempre più fatica a ritirare giù la pelle anche solo per applicare il detergente (comincia a fare male e non poco).
Credevo che la circoincisione avrebbe risolto tutto e invece mi ritrovo con un glande semiscoperto (la pelle in eccesso è ancora tanta da ricoprire tutto a riposo) e un gonfiore della grandezza di un pollice tutto intorno alla corona, ovviamente tutto unito all'impossibilità di scoprire il glande: ne scopro una quantità, per dare un'idea, come la falangina di un mignolo (2, 3 cm massimo).
Negli ultimi 3, 4 giorni anche la pelle del prepuzio che ricopre il pene si sta seccando e scurendo: ho letto di secchezza del glande, cosa che sto notando anche su di me, ma di questa secchezza del prepuzio nulla.
Spero di aver dato un quadro chiaro della situazione ed ora espongo le mie domande:
1) è normale che sia rimasta tutta questa pelle?
Non mi hanno chiesto di scegliere tra totale o parziale, ma credo proprio mi sia stata fatta una parziale senza neanche dirmelo in anticipo: in quella totale rimane della pelle?
2) dovrei forzare la fuoriuscita del pene, nonostante l'urologo non mi abbia detto di farlo, bensì mi abbia mostrato come medicarlo senza scoprire i punti interni?
3) sto sbagliando qualcosa?
Il 6 maggio, giorno del controllo, mi sembra lontano e ho paura di dover fare qualcosa da me che non mi sia stato suggerito.
Grazie di cuore.
Ho 25 anni e chiedo gentilmente consulto per una circoincisione cui mi sono sottoposto in data 6/04/2024 (siamo, quindi, al 12 giorno post-operatorio).
La causa era fimosi (non mi è stato detto se serrata o meno, ho scoperto la differenza solo poi), credo serrata, poiché non riuscivo a scoprire il glande neanche con il pene a riposo.
L'intervento, a detta dell'urologo, è andato bene e dopo qualche ora sono stato dimesso.
Mi è stata anche spiegata la "manovra" per la corretta igiene: ritirare un po' della pelle del pene, lavare con un detergente, far agire un po', rimuoverlo con acqua e applicare gentalin beta per 10 giorni (e infatti ne ho interrotto l'applicazione da un paio di giorni).
Il mio dubbio riguarda la fuoriuscita del pene: non mi sono state date indicazioni riguardo la fuoriuscita, nè se io debba farlo da me o aspettare la visita di controllo (fissata al 6 maggio), nè, tantomeno, come farlo.
Il pene, in generale, si è sgonfiato dopo l'intervento ma rimane un grande gonfiore attorno all'area in cui sono stati applicati i punti, credo un edema, e io faccio sempre più fatica a ritirare giù la pelle anche solo per applicare il detergente (comincia a fare male e non poco).
Credevo che la circoincisione avrebbe risolto tutto e invece mi ritrovo con un glande semiscoperto (la pelle in eccesso è ancora tanta da ricoprire tutto a riposo) e un gonfiore della grandezza di un pollice tutto intorno alla corona, ovviamente tutto unito all'impossibilità di scoprire il glande: ne scopro una quantità, per dare un'idea, come la falangina di un mignolo (2, 3 cm massimo).
Negli ultimi 3, 4 giorni anche la pelle del prepuzio che ricopre il pene si sta seccando e scurendo: ho letto di secchezza del glande, cosa che sto notando anche su di me, ma di questa secchezza del prepuzio nulla.
Spero di aver dato un quadro chiaro della situazione ed ora espongo le mie domande:
1) è normale che sia rimasta tutta questa pelle?
Non mi hanno chiesto di scegliere tra totale o parziale, ma credo proprio mi sia stata fatta una parziale senza neanche dirmelo in anticipo: in quella totale rimane della pelle?
2) dovrei forzare la fuoriuscita del pene, nonostante l'urologo non mi abbia detto di farlo, bensì mi abbia mostrato come medicarlo senza scoprire i punti interni?
3) sto sbagliando qualcosa?
Il 6 maggio, giorno del controllo, mi sembra lontano e ho paura di dover fare qualcosa da me che non mi sia stato suggerito.
Grazie di cuore.
[#1]
La circoncisione è un intervento assolutamente banale, che coinvolge unicamente strutture superficiali, ma la fase di stabilizzazione è assai più lenta e graduale di quanto generalmente i pazienti si attendono. Entro i primi due mesi tutti i gonfiori, le colorazioni anomale, la scarsa elasticità dei tessuti e la eventuale fastidiosa sensibilità del glande sono da considerare normali. Non vi è quindi motivo di preoccuparsi od esprimere giudizi affrettati in particolare sull’aspetto estetico. Non vi sono terapie in grado di accelerare in modo sostanziale questo processo di graduale stabilizzazione, la pazienza è di gran lunga la terapia migliore.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Va bene così, stia tranquillo ed abbia pazienza. Ne riparliamo tra un paio di mesi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 379 visite dal 18/04/2024.
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