Gentili dottori, da oltre 12 anni soffro di macro ematuria per una iperplasia prostatica benigna

L'ipertrofia mi è stata diagnostica la prima volta oltre 20 anni fa con un PSA 4, 5, Dopo 2-3 anni, sempre a motivo di un aumento in progressione del PSA intorno a 6, fui sottoposto a una prima biopsia, con esito negativo.
Due anni ancora dopo il PSA continua a crescere fino a 7-8 e quindi fui sottoposto ad una seconda biopsia e ad una terza nel 2006 con un PSA intorno a 10, anche questa negativa.
Tra queste biopsie ho fatto anche numerose ecografie trans rettali (in media una ogni 6-8 mesi).
Nel 2011 ho incominciato ad avere qualche difficoltà nella minzione a motivo, secondo i medici, di un ulteriore aumento di volume della prostata (PSA intorno a 12).
Per questo motivo mi sottoposi al primo intervento sulla prostata, la TURP.
Le cose sembravano andare meglio ma ecco che dopo 2-3 anni è apparso per la prima volta un fenomeno di macro ematuria.
Fenomeno che riapparse per ben 2-3 volte fino al 2016, anno in cui fui sottoposto alla TULEP.
  Dal 2016 e fino al 2022 il fenomeno di macro ematuria  si è ripetuto in media una volta all'anno.
Nell'ultimo episodio, verso la fine del 2022 (PSA 15) mi proposeroun intervento di embolizzazione della prostata.
Speravo di aver finalmente risolto il mio problema (PSA 9, 5) ma purtroppo non è stato così.
Tra la fine dell'anno 2023 all'inizio del 2024 ho avuto altri 3 episodi di macro ematuria; l'ultimo, particolarmente intenso, due settimane fa.
Ovviamente più o meno ad ogni ricovero sono stato sottoposto agli accertamenti previsti, come analisi del sangue, Urotac, analisi delle urine, cistoscopia, RM multi parametrica, ecografie transrettali, analisi citologica delle urine, tutte con esito negativo (ultima Uro Tac ed analisi citologiche eseguite la settimana scorsa) e sempre la causa di questo fenomeno è stata attribuita all'iperplasia prostatica benigna.
 La domanda è: è possibile che il motivo della macro ematuria sia una prostatite batterica cronica, invece che la iperplasia prostatica?
e se invece si tratta, come sostenuto da sempre di iperplasia prostatica, quale potrebbe essere un intervento risolutivo?
Potreste indicarmi una struttura specialistica appropriata per il mio caso?

Distinti saluti.

Raffaele D'Isanto
 
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Per motivi di correttezza, noi non possiamo fornire consigli su singoli professionisti o centri di cura con riferimento al caso specifico.
La lunghissima serie di accertamenti che lei ha eseguito diremmo che abbia escluso oltre ogni possibile dubbio che il suo sanguinamento abbia cause sostanzialmente benigne e sia dovuto ad una fragilità costituzionale del vasi sanguigni (venosi) del collo vescicale e del primo tratto dell'uretra. La prostatite non si manifesta praticamente mai con il sanguinamento. Comprendiamo la sua pìapprensione, ma di fatto pensiamo sia già stato fatto tutto quanto razionalemente possibile. A parte l'aportazione completa della prostata, che si esegue solo in caso di comprovato tumore maligno, diremmo che qualsasi altra procedura endoscopica, invece che risolutiva, rischierebbe di essere controproducente. Da consigliare l'assunzione continua di integratori vaso-protettori (derivati del mirtillo) ed accurato controllo della pressione del sangue, se tendenzialmente elevata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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