Microematuria nelle urine

Buonasera,
Sono un uomo di 50 anni in uno stato di buona salute generale, senza patologie rilevanti pregresse.

Di recente da un esame di routine delle urine e’ emersa una microematuria con risultato eritrociti di 19 n/uL su un valore di riferimento da laboratorio max fino a 15 (leucociti, batteri e cellule epiteliali tutti nella norma).

Oltre al sedimento, l’esame chimico fisico è’risultato tutto negativo.

Il medico di base mi ha suggerito successivamente un’ ecografia del’apparato urinario completa, che non ha evidenziato particolari anomalie degne di nota, se non un leggero diverticolo sulla parete della vescica (con reni nella norma, dimensione della prostata nel limite superiore, fegato senza problemi, assenza di calcoli, etc).

Ho avuto lo scorso Novembre un episodio isolato di infezione delle vie urinarie per il quale ho seguito una terapia antibiotica, problema risolto nel giro di qualche giorno.

La dottoressa che ha eseguito l’ecografia ha consigliato, qualora le tracce di sangue nelle urine dovessero ripresentarsi, di eseguire la RCTM (ricerca cellule tumorali maligne) per scongiurare eventuali presenza di neoplasie.

La domanda è: quali potrebbero essere le cause più probabili o verosimili di un così lieve aumento di tracce di globuli rossi nelle urine?
Possono essere la spia di qualcosa di più serio o preoccupante?

Preciso che oggi - come sintomatologia - riscontro talvolta un senso di mancato svuotamento della vescica durante la minzione (confermato anche durante l’ecografia) e minzioni notturne quasi quotidianamente (un episodio a notte), senza altri sintomi particolari.

Bevo non più di un litro di acqua al giorno.

Grazie in anticipo per la risposta.

Valerio
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
Il recente episodio di infezione e gli attuali lievi sintomi sono segno che nella sua prostata e basse vie urinarie qualcosa sta cambiando, come è lecito attendersi alla sua età. Anche la modesta microematuria potrebbe rientrare in questo quadro. Nulla di veramente preoccupante, ma è opportuno completare il primo livello di accertamenti con tre esami citologici delle urine eseguiti in giorni successivi. Questo è tanto più necessario se lei fuma. Attenderemmo invece un attimo per il dosaggio del PSA, poiché in una fase di probabile lieve infiammazione si potrebbero ottenere dei risultati falsati ed inutilmente preoccupanti. Indispensabile infine la valutazione di un nostro Collega specialista in urologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it