Dolori legati alla prostata o ad altre patologie anali?
Salve, sono un ragazzo di 20 anni e da quando ne avevo 17 soffro di disturbi legati alla prostata.
(premetto che sono operato di ipospadia) Inizialmente erano solo dei piccoli fastidi, cosi decisi di recarmi da un urologo il quale mi diagnosticò una prostatite cronica abatterica.
Dopo innumerevoli cure durate anni e diversi esami tra cui anche cistoscopia che non riscontrò nulla di particolare, non risolsi nulla, anzi nel corso degli anni i dolori sono nettamente peggiorati, ho iniziato ad accusare dei forti dolori all ano (soprattutto dopo la defecazione) e l ano è perennemente bagnato.
Così a febbraio 2023 mi recai da un proctologo il quale negò la possibilità che un ragazzo della mia età potesse soffrire di prostatite cronica, criticando quindi tutto ciò che mi aveva detto l urologo che avevo frequentato negli anni precedenti, tuttavia mi trovò una fistola sacro-coccigea successivamente operata.
Ma il problema continua a persistere anche a distanza di anno.
Vorrei sapere secondo voi se c è correlazione tra questo bruciore anale e la prostata e soprattutto a chi dovrei rivolgermi nuovamente a distanza di un anno ad un altro urologo o ad un altro proctologo?
(Poiché uno dei due dovrà aver pur ragione)
Grazie anticipatamente.
(premetto che sono operato di ipospadia) Inizialmente erano solo dei piccoli fastidi, cosi decisi di recarmi da un urologo il quale mi diagnosticò una prostatite cronica abatterica.
Dopo innumerevoli cure durate anni e diversi esami tra cui anche cistoscopia che non riscontrò nulla di particolare, non risolsi nulla, anzi nel corso degli anni i dolori sono nettamente peggiorati, ho iniziato ad accusare dei forti dolori all ano (soprattutto dopo la defecazione) e l ano è perennemente bagnato.
Così a febbraio 2023 mi recai da un proctologo il quale negò la possibilità che un ragazzo della mia età potesse soffrire di prostatite cronica, criticando quindi tutto ciò che mi aveva detto l urologo che avevo frequentato negli anni precedenti, tuttavia mi trovò una fistola sacro-coccigea successivamente operata.
Ma il problema continua a persistere anche a distanza di anno.
Vorrei sapere secondo voi se c è correlazione tra questo bruciore anale e la prostata e soprattutto a chi dovrei rivolgermi nuovamente a distanza di un anno ad un altro urologo o ad un altro proctologo?
(Poiché uno dei due dovrà aver pur ragione)
Grazie anticipatamente.
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Si suol dire che siano necessarie tre persone per esprimere un giudizio (tres faciunt collegium). A distanza non possiamo certo darle molto aiuto, in base alle poche cose che ci riferisce, ci limitiamo quindi ad esprimere qualche considerazione.
I disturbi pelvici cronici legati alla prostata sono sempre più comuni anche nei giovani. In quasi tutti i casi si tratta di situazioni a causa non infettiva, perlopiù condizionate da uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Il provvedimento principale è quindi sempre quello di riportare tutti questi aspetti ad una ragionevole regolarità.
Queste situazioni in cui prevale il dolore sui disturbi funzionali meritano talora un approccio basato sulla terapia antalgica, che può migliorare a breve termine la qualità di vita. Queste cure sono amministrate appunto dagli specialisti in terapia antalgica.
È comunque indispensabile mantenere il contatto con un nostro Collega specialista in urologia, meglio se con competenza specifica nei disturbi funzionali, cosiddetto neuro-urologo e con il quale comunque si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
I disturbi pelvici cronici legati alla prostata sono sempre più comuni anche nei giovani. In quasi tutti i casi si tratta di situazioni a causa non infettiva, perlopiù condizionate da uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Il provvedimento principale è quindi sempre quello di riportare tutti questi aspetti ad una ragionevole regolarità.
Queste situazioni in cui prevale il dolore sui disturbi funzionali meritano talora un approccio basato sulla terapia antalgica, che può migliorare a breve termine la qualità di vita. Queste cure sono amministrate appunto dagli specialisti in terapia antalgica.
È comunque indispensabile mantenere il contatto con un nostro Collega specialista in urologia, meglio se con competenza specifica nei disturbi funzionali, cosiddetto neuro-urologo e con il quale comunque si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio dottore,ma in ogni caso non riesco ad avere uno stile di vita normale,i dolori sono insopportabili.Non riesco a trovarmi un lavoro poichè non resisterei diverse ore con questi dolori e molto spesso non riesco neanche ad uscire con i miei amici o con la mia ragazza.Sono veramente disperato
Proverò a cercare un medico che mi prescriva un farmaco che mi dia almeno un po di sollievo poichè tutti i farmaci che ho assunto nel corso degli anni non mi hanno recato nessun beneficio.
Proverò a cercare un medico che mi prescriva un farmaco che mi dia almeno un po di sollievo poichè tutti i farmaci che ho assunto nel corso degli anni non mi hanno recato nessun beneficio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 28/03/2024.
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