Formazione esofitica nel rene sinistro
Buongiorno.
Nel mese di febbraio, per sospetta diverticolite, ho effettuato un'ecografia.
Dall'ecografia è casualmente emerso che in corrispondenza del terzo medio del rene sinistro si riscontrava una formazione ovalare con margini definiti in sede corticale e presentante sviluppo esofitico (32 X 30 X 28 mm), che appariva disomogeneamente iperecogena con alcune piccole calcificazioni nel contesto (diametro massimo 3 mm).
Adiacente alla suddetta formazione si riscontrava una cisti con pareti regolari e avascolare all'esame (22 X 13 X 12 mm).
Alla successiva visita urologica il dottore mi ha confermato l'esigenza di sottopormi a risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
Per caso avevo già effettuato una visita urologica dallo stesso medico due anni fa per un'infezione urinaria.
Dal confronto delle due ecografie l'urologo ha riscontrato che la stessa formazione ovalare era con tutta probabilità già presente due anni fa (le immagini sono praticamente identiche e anche le dimensioni paiono grosso modo uguali), ma all'epoca non aveva dato nessun peso non ravvisando elementi di sospetto.
Diversamente dall'ecografo, l'urologo ha inoltre definito la formazione a ecostruttura isoecogena e non iperecogena.
Ad ogni modo ho eseguito la risonanza con mezzo di contrasto.
Il referto dice che nel terzo medio-inferiore del rene sinistro, nel versante posteriore, si conferma la presenza di formazione ovalare, prevalentemente solida con componenti cistiche nel contesto, parzialmente esofitica, a limiti ben definiti (in particolare sul versante esterno), che presenta disomogenea caduta del segnale nella sequenza T1 fuori fase come per la presenza di grasso intracellulare, priva di restrizione della diffusione, marcatamente iperintensa nelle scansioni contrastrografiche multiarteriose con wash-out nella fase tardiva, delle dimensioni di circa 33x28x29 mm.
Tale formazione è sospetta per lesione di natura eteroplasica (meno probabile l'ipotesi di angiomiolipoma povero di grasso); si consiglia correlazione istologica e consulenza urologica.
Sempre in renale sinistra, allo stesso livello, contigua alla suddetta lesione, più medialmente, si osserva piccola cisti displasica, del diametro massimo di circa 16 mm".
Oggi ho fatto la visita da un nuovo urologo consigliatomi dal primo, in quanto quest'ultimo esegue interventi.
L'urologo mi ha confermato che non si ha una certezza diagnostica, ma che si deve asportare la formazione.
Mi ha inoltre prescritto una Tac 3d con mezzo di contrasto per valutare bene posizione ed estensione della formazione al fine di valutare se è possibile procedere a una resezione della stessa o si dovrà eseguire una nefrectomia.
Chiedo cortesemente un parere diagnostico sui vari referti e un parere in merito alla prognosi.
Vorrei sapere inoltre il significato, nel referto della risonanza, delle espressioni "priva di restrizione della diffusione" e "con washout nella fase tardiva".
Hanno un valore diagnostico?
Un grazie di cuore
M.
Nel mese di febbraio, per sospetta diverticolite, ho effettuato un'ecografia.
Dall'ecografia è casualmente emerso che in corrispondenza del terzo medio del rene sinistro si riscontrava una formazione ovalare con margini definiti in sede corticale e presentante sviluppo esofitico (32 X 30 X 28 mm), che appariva disomogeneamente iperecogena con alcune piccole calcificazioni nel contesto (diametro massimo 3 mm).
Adiacente alla suddetta formazione si riscontrava una cisti con pareti regolari e avascolare all'esame (22 X 13 X 12 mm).
Alla successiva visita urologica il dottore mi ha confermato l'esigenza di sottopormi a risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
Per caso avevo già effettuato una visita urologica dallo stesso medico due anni fa per un'infezione urinaria.
Dal confronto delle due ecografie l'urologo ha riscontrato che la stessa formazione ovalare era con tutta probabilità già presente due anni fa (le immagini sono praticamente identiche e anche le dimensioni paiono grosso modo uguali), ma all'epoca non aveva dato nessun peso non ravvisando elementi di sospetto.
Diversamente dall'ecografo, l'urologo ha inoltre definito la formazione a ecostruttura isoecogena e non iperecogena.
Ad ogni modo ho eseguito la risonanza con mezzo di contrasto.
Il referto dice che nel terzo medio-inferiore del rene sinistro, nel versante posteriore, si conferma la presenza di formazione ovalare, prevalentemente solida con componenti cistiche nel contesto, parzialmente esofitica, a limiti ben definiti (in particolare sul versante esterno), che presenta disomogenea caduta del segnale nella sequenza T1 fuori fase come per la presenza di grasso intracellulare, priva di restrizione della diffusione, marcatamente iperintensa nelle scansioni contrastrografiche multiarteriose con wash-out nella fase tardiva, delle dimensioni di circa 33x28x29 mm.
Tale formazione è sospetta per lesione di natura eteroplasica (meno probabile l'ipotesi di angiomiolipoma povero di grasso); si consiglia correlazione istologica e consulenza urologica.
Sempre in renale sinistra, allo stesso livello, contigua alla suddetta lesione, più medialmente, si osserva piccola cisti displasica, del diametro massimo di circa 16 mm".
Oggi ho fatto la visita da un nuovo urologo consigliatomi dal primo, in quanto quest'ultimo esegue interventi.
L'urologo mi ha confermato che non si ha una certezza diagnostica, ma che si deve asportare la formazione.
Mi ha inoltre prescritto una Tac 3d con mezzo di contrasto per valutare bene posizione ed estensione della formazione al fine di valutare se è possibile procedere a una resezione della stessa o si dovrà eseguire una nefrectomia.
Chiedo cortesemente un parere diagnostico sui vari referti e un parere in merito alla prognosi.
Vorrei sapere inoltre il significato, nel referto della risonanza, delle espressioni "priva di restrizione della diffusione" e "con washout nella fase tardiva".
Hanno un valore diagnostico?
Un grazie di cuore
M.
[#1]
Diremmo che non vi siano dubbi sulle indicazioni, solo l'esame istologico ci darà la diagnosi definitiva e quindi la masserella deve essere rimossa. Considerate le dimensioni limitate e la posizione, è molto probabile che possa essere rimossa selettivamente (enucleo-resezione) salvaguardando il resto del rene. Questi interventi sono oggi brillantemente eseguiti con invasività limitata in laparoscopia convenzionale od assistita dal robot operatore. I termini di cui ci chiede spiegazione fanno parte del gergo radiologico e non hanno un particolare significato clinico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Non vi sono indicazioni così specifiche ora, forse sarebbe uno scrupolo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Buon pomeriggio. Come da indicazione dell'urologo, ho effettuato la Tac in 3D con mezzo di contrasto per avere maggiori elementi sul mio caso e localizzare con precisione la formazione ovalare. Il referto è il seguente:
"Noto processo espansivo nel versante posteriore del terzo medio-inferiore del rene Sn,
prevalentemente solida con componenti cistiche nel contesto, parzialmente esofitica, a limiti ben definiti (in particolare sul versante esterno), disomogeneamente ipervascolare con washout nella fase tardiva, delle dimensioni di circa 36x28x29 mm.
Nella fase arteriosa, alla lesione giungono numerose afferenze vascolari retroperitoneali,
alcune ectasici.
Tale formazione è sospetta per lesione di natura eteroplasica (meno probabile l'ipotesi di
angiomiolipoma povero di grasso).
Sempre in renale Sn, allo stesso livello, contigua alla suddetta lesione, più medialmente, si
osserva piccola cisti displasica, con focale calcifcazione parietale, del diametro massimo di
circa 16 mm.
Nello studio ANGIO, si osserva arteria renale unica; non segni di invasione di vena renale e dei sui vasi affluenti di maggior calibro.
Nella fase urografica, si osserva regolare opacizzazione delle vie escretrici; deformato il
gruppo caliciale medio-inferiore, in assenza di sicuri segni di infiltrazione.
Nella norma milza, rene Dx e surreni.
In sede epatica, alcune minute cisti displasiche; non lesioni focali sospette per secondarismi.
Non ispessimenti della parete della vescica urinaria.
Non adenopatie.
Non versamento peritoneale."
Il radiologo, con cui ho parlato al ritiro del referto, mi ha detto che la formazione ovalare, all'esame TAC, ha un "comportamento" che presenta diversi tratti tipici dell'angiomiolipoma povero di grassi, e che anche il fatto che la formazione ovalare fosse già presente, nell'ecografia fatta 2 anni fa, con dimensioni praticamente identiche o quasi, fa sperare in tal senso.
In ogni caso, non potendoci essere certezza , la formazione dovrà essere asportata, come già mi aveva detto lei. Tra qualche giorno avrò un nuovo consulto col mio urologo, che mi dirà cosa c'è da fare.
Secondo lei, data la localizzazione di questa massa ovalare, potrebbe essere possibile asportare solo questa o sarà necessario asportare tutto il rene?
Grazie
M.
"Noto processo espansivo nel versante posteriore del terzo medio-inferiore del rene Sn,
prevalentemente solida con componenti cistiche nel contesto, parzialmente esofitica, a limiti ben definiti (in particolare sul versante esterno), disomogeneamente ipervascolare con washout nella fase tardiva, delle dimensioni di circa 36x28x29 mm.
Nella fase arteriosa, alla lesione giungono numerose afferenze vascolari retroperitoneali,
alcune ectasici.
Tale formazione è sospetta per lesione di natura eteroplasica (meno probabile l'ipotesi di
angiomiolipoma povero di grasso).
Sempre in renale Sn, allo stesso livello, contigua alla suddetta lesione, più medialmente, si
osserva piccola cisti displasica, con focale calcifcazione parietale, del diametro massimo di
circa 16 mm.
Nello studio ANGIO, si osserva arteria renale unica; non segni di invasione di vena renale e dei sui vasi affluenti di maggior calibro.
Nella fase urografica, si osserva regolare opacizzazione delle vie escretrici; deformato il
gruppo caliciale medio-inferiore, in assenza di sicuri segni di infiltrazione.
Nella norma milza, rene Dx e surreni.
In sede epatica, alcune minute cisti displasiche; non lesioni focali sospette per secondarismi.
Non ispessimenti della parete della vescica urinaria.
Non adenopatie.
Non versamento peritoneale."
Il radiologo, con cui ho parlato al ritiro del referto, mi ha detto che la formazione ovalare, all'esame TAC, ha un "comportamento" che presenta diversi tratti tipici dell'angiomiolipoma povero di grassi, e che anche il fatto che la formazione ovalare fosse già presente, nell'ecografia fatta 2 anni fa, con dimensioni praticamente identiche o quasi, fa sperare in tal senso.
In ogni caso, non potendoci essere certezza , la formazione dovrà essere asportata, come già mi aveva detto lei. Tra qualche giorno avrò un nuovo consulto col mio urologo, che mi dirà cosa c'è da fare.
Secondo lei, data la localizzazione di questa massa ovalare, potrebbe essere possibile asportare solo questa o sarà necessario asportare tutto il rene?
Grazie
M.
[#5]
L'impossibilità di valutare direttamente le immagini ci impedisce di esprimere un giudizio concreto. Comunque, in base alle dimensioni medio-piccole ed alla posizione periferica, è probabile che sia possibile una asportazione selettiva (enucleo-resezione), intervento che oggi viene brillantemente eseguito in laparoscopia convenzionale o supportata dal robot operatore.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 27/03/2024.
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