Proteus mirabilis
Buonasera mi scusi sono un ragazzo di 25 anni che ormai da 3 anni purtroppo si trova coinvolto in un incubo, dopo aver fatto diverse visite da vari urologi, e aver somministrato diversi antibiotici, il proteus mirabilis mi viene tuttora riscontrato su tampone uretrale e urina primo getto e spermiocoltura, però risulta negativo su urinocoltura.
Nonostante sono rilevate le colonie batteriche, i leucociti però sono bassi e nella norma.
Per ora come sintomo ho poco bruciore presente non in tutte le minzioni ma comunque che percepisco in ogni giornata.
A questo punto mi hanno detto di non assumere altri antibiotici, ma quello che mi chiedo è cosa possa fare, oltre a mangiare yogurt greco e bere molta acqua?
Mi devo rassegnare a questa situazione?
Nonostante sono rilevate le colonie batteriche, i leucociti però sono bassi e nella norma.
Per ora come sintomo ho poco bruciore presente non in tutte le minzioni ma comunque che percepisco in ogni giornata.
A questo punto mi hanno detto di non assumere altri antibiotici, ma quello che mi chiedo è cosa possa fare, oltre a mangiare yogurt greco e bere molta acqua?
Mi devo rassegnare a questa situazione?
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Se bastassero l'acqua e lo - yoghurt greco - (!) avremmo risolto da tempo il problema di queste fastidiose situazioni, generate perlopiù da un precedente uso sconsiderato degli antibiotici. Se ci sono tre consigli generali che possiamo dare, sono questi:
- sentire anche il parere di un infettivologo, se non è stato già fatto;
- rispettare una ragionevole regolarità non solo nell'alimentazione ed idratazione, ma anche nei rimanet aspetti principali dello stile di vita, ovvero funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale;
- per quanto riguarda nello specifico l'alimentazione, non limitarsi al - fai da te - ma affidarsi ad un buon dietologo/nutrizionista, forse lei ha anche qualche kg da perdere.
- sentire anche il parere di un infettivologo, se non è stato già fatto;
- rispettare una ragionevole regolarità non solo nell'alimentazione ed idratazione, ma anche nei rimanet aspetti principali dello stile di vita, ovvero funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale;
- per quanto riguarda nello specifico l'alimentazione, non limitarsi al - fai da te - ma affidarsi ad un buon dietologo/nutrizionista, forse lei ha anche qualche kg da perdere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno mi scusi per quanto riguarda la forma fisica sono magro, però non faccio attività fisica da tanti anni per via dell’impegno che mi porta lo studio universitario, per quanto riguarda la funzione intestinale credo sia regolare in quanto defeco 1 volta al giorno, per funzione sessuale va bene eiaculare una volta a settimana in quanto sono single? Cosa intende per funzione intestinale regolare? Inoltre relativamente ai tanti antibiotici usati è stato dovuto proprio al fatto della persistenza del batterio negli esami colturali anche se con leucociti bassi negli ultimi esami come ho dichiarato. Infine sono già stato da 2 infettivologi ma non mi hanno proposto altre strade.
[#3]
Probabilmente qualche attenzione guidata in più nell'alimentazione ed una migliore attività fisica le potrebbero essere molto utili. Noi siamo sempre stati contrari alla somministrazione reiterata di antibiotici in assenza di altre evidenti alterazioni, segni o sintomi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Tutto in medicina (come anche nella vita) è frutto di un compromesso tra i pro- ed i contro. La somministrazione di antibiotici certamente può essere indispensabile in molte situazioni per decapitare infezioni pericolose, ma la sua aziene non è mai selettiva e quindi va ad influenzare tutto il resto dei miliardi di batteri con i quali condividiamo la nostra esistenza, in particolare quelli che costituiscono la preziosissima flora batterica intestinale (microbiòta). Qui si possono creare delle selezioni di ceppi più aggressivi e delle resistenze che prima o poi si faranno probabilmente vive. pertanto, la prescrizione di antibiotici deve essere sempre frutto di un ragionamento e non solo la mera lettura di un risultato di laboratorio. Parimenti, tranne che in rare e ben determinate occasioni, oggigiorno non è mai indicata la prescrizione preventiva di antibiotici (di copertura) in assenza di riscontri batterioogici positivi che permettano una terapia mirata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Non è una situazione che possa essere definita grave, ma certamente merita ancora attenzione da parte dei Colleghi che la seguono direttamente direttamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 876 visite dal 23/03/2024.
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