Infezione da staphylococcus epidermidis. contaminante: es col genitour da glande
Salve dottore le scrivo perché recentemente (a settembre scorso) ho fatto un tampone balano-prepuziale e dal referto si è evidenziata un'infezione da stafilococco epidermide, contaminante: es col genitour da glande.
Antibiogramma: R: Resistente- I: Sensibile, aumentata esposizione- S: Sensibile.
Questa è un'infezione che mi porto dietro da almeno 5 anni, se non di più.
Per tutto questo tempo non mi sono allarmato, perché puntualmente, quando mi usciva lo sfogo e il rossore sul prepuzio, mi lavavo bene con il sapone per igiene intima e dopo un po' il problema si risolveva.
Sono però rimasto con la convinzione che l'igiene risolvesse unicamente gli effetti dell'infezione e non andasse a risolvere il problema alla radice, difatti a intervalli temporali mi riusciva l'infezione; al che sono arrivato al punto di rivolgermi al medico di base che mi ha consigliato un tampone da cui è emerso quanto già scritto sopra.
Successivamente mi sono rivolto, 4 mesi fa, al medico che mi operò di varicocele all'età di 10 anni (ora ne ho 26) e mi ha detto di fare una terapia con il Cortison Chemicetina per 2 mesi e a seguire Olio Vea per 1 mese. Questa terapia si è rivelata un buco nell'acqua.
Inoltre ho altri problemi in corso e non riesco a capire se siano dovuti a questa infezione.
Due anni fa mi venne un'influenza e a seguito di questa mi si ingrossarono dei linfonodi sotto al pelato pieni di pus, poi il pus passò ma questi due linfonodi sono rimasti ancora lì, al tatto ancora mi danno fastidio e puntualmente quando mi riviene l'influenza si ringrossano.
Inoltre ho fatto 2 visite dal proctologo perché da un po' di tempo mi vengono delle fitte all'ano molto forti, che raramente mi vengono anche quando urino.
Anche qui feci una terapia contro le emorroidi, perché mi riscontrarono una leggera crisi emorroidaria, feci una terapia e successivamente rifeci la visita di controllo ma le fitte continuavo ad averle, al che il proctologo mi disse che le fitte potrebbero essere dovute a una ipersensibilità dello sfintere e che in quanto a questo all'occorrenza avrei dovuto metterci Antrolin crema.
Ultimamente mi è uscita una piccola ciste/linfonodo ingrossato sulla natica e al tatto mi dà fastidio, nonché alcune volte mi si ingrossano dei linfonodi molto doloranti sul petto vicino ai capezzoli che dopo qualche giorno passano.
Molto raramente mi escono anche delle bolle piccole rosse (simili a un pizzico di zanzara) e anche queste dopo qualche giorno passano.
Ora le chiedo se questa infezione sul glande possa essere collegata con tutti questi problemi e mi domando anche per quale motivo non mi sia stato proposto un antibiotico specifico per risolvere il problema, perché sia il medico di base che il dottore che mi operò di varicocele mi dissero di non preoccuparmi perché questo è un contaminante che abbiamo tutti sulla pelle.
Mi chiedevo inoltre se debba fare una visita da un Immunologo o Urologo.
Recentemente ho fatto analisi del sangue complete e ho tutto nella norma.
Antibiogramma: R: Resistente- I: Sensibile, aumentata esposizione- S: Sensibile.
Questa è un'infezione che mi porto dietro da almeno 5 anni, se non di più.
Per tutto questo tempo non mi sono allarmato, perché puntualmente, quando mi usciva lo sfogo e il rossore sul prepuzio, mi lavavo bene con il sapone per igiene intima e dopo un po' il problema si risolveva.
Sono però rimasto con la convinzione che l'igiene risolvesse unicamente gli effetti dell'infezione e non andasse a risolvere il problema alla radice, difatti a intervalli temporali mi riusciva l'infezione; al che sono arrivato al punto di rivolgermi al medico di base che mi ha consigliato un tampone da cui è emerso quanto già scritto sopra.
Successivamente mi sono rivolto, 4 mesi fa, al medico che mi operò di varicocele all'età di 10 anni (ora ne ho 26) e mi ha detto di fare una terapia con il Cortison Chemicetina per 2 mesi e a seguire Olio Vea per 1 mese. Questa terapia si è rivelata un buco nell'acqua.
Inoltre ho altri problemi in corso e non riesco a capire se siano dovuti a questa infezione.
Due anni fa mi venne un'influenza e a seguito di questa mi si ingrossarono dei linfonodi sotto al pelato pieni di pus, poi il pus passò ma questi due linfonodi sono rimasti ancora lì, al tatto ancora mi danno fastidio e puntualmente quando mi riviene l'influenza si ringrossano.
Inoltre ho fatto 2 visite dal proctologo perché da un po' di tempo mi vengono delle fitte all'ano molto forti, che raramente mi vengono anche quando urino.
Anche qui feci una terapia contro le emorroidi, perché mi riscontrarono una leggera crisi emorroidaria, feci una terapia e successivamente rifeci la visita di controllo ma le fitte continuavo ad averle, al che il proctologo mi disse che le fitte potrebbero essere dovute a una ipersensibilità dello sfintere e che in quanto a questo all'occorrenza avrei dovuto metterci Antrolin crema.
Ultimamente mi è uscita una piccola ciste/linfonodo ingrossato sulla natica e al tatto mi dà fastidio, nonché alcune volte mi si ingrossano dei linfonodi molto doloranti sul petto vicino ai capezzoli che dopo qualche giorno passano.
Molto raramente mi escono anche delle bolle piccole rosse (simili a un pizzico di zanzara) e anche queste dopo qualche giorno passano.
Ora le chiedo se questa infezione sul glande possa essere collegata con tutti questi problemi e mi domando anche per quale motivo non mi sia stato proposto un antibiotico specifico per risolvere il problema, perché sia il medico di base che il dottore che mi operò di varicocele mi dissero di non preoccuparmi perché questo è un contaminante che abbiamo tutti sulla pelle.
Mi chiedevo inoltre se debba fare una visita da un Immunologo o Urologo.
Recentemente ho fatto analisi del sangue complete e ho tutto nella norma.
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Concordiamo senz'altro con l'opinione dei Colleghi. Il tampone eseguito dimostra una falsa positività da contaminazione, cosa che veniva già chiaramente definita dal referto (contaminante). Pertamto, almeno in prima battuta, non vi erano indicazioni alla terapia antibiotica. Nonostante questo, qualcuno le ha prescritto il cloramfenicolo in crema, che come ampiamente prevedibile non le ha portato allcun vantaggio. Noi riteniamo che queste manifestazioni superficiali dei genitali, quando si dimostrano tenaci, persistenti e non risolvibili con mezzi semplici, siano di competenza del dermatologo, che è certamente più esperto nei problemi di pelle.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 905 visite dal 22/03/2024.
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