Ipertrofia prostatica
Sono affetto da ipertrofia prostatica, che ritengo precoce, visto che non ho ancora 60 anni e ne soffro da diversi anni.
Sto valutando di risolvere con interventi congiunti di "rezum" e "tuip", vista la mininvasività e le basse percentuali di recidiva.
L'alternativa sarebbe soprassedere, andare avanti con i farmaci che comunque non eliminano la frequenza e le difficoltà nella minzione, per poi a fronte di un maggiore ingrossamento della prostata dover obbligatoriamente ricorrere ad interventi più invasivi.
Sto valutando di risolvere con interventi congiunti di "rezum" e "tuip", vista la mininvasività e le basse percentuali di recidiva.
L'alternativa sarebbe soprassedere, andare avanti con i farmaci che comunque non eliminano la frequenza e le difficoltà nella minzione, per poi a fronte di un maggiore ingrossamento della prostata dover obbligatoriamente ricorrere ad interventi più invasivi.
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Se i disturbi sono consistenti e la terapia farmacologica non è sufficientemente efficace, una volta che la diagnosi di ostruzione sia stata definita (eventuale indagine urodinamica), le indicazioni oerative diventano indiscutibili. Le procedure che lei cita sono poco invasive, ma non sono adeguate a tutti i casi se si voglioo ottenere dei risultati soddisfacenti. In particolare è necessario considerare il volume dell'ingrossamento e la sua conformazione (es. presenza di lobo medio che protrude in vescica, eccetera) che noi non conosciamo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 535 visite dal 10/03/2024.
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