Eswl per calcolo renale di 8 x 13 mm

Gentili Signori,
Da due settimane ho una colica renale e ho scoperto di avere un calcolo di 13 mm.
Nell' Uro tac da me effettuata è risultato: agglomerato litiasico (diam 9 x 13mm.
Densità 13000 Hu ca) al giunto pielo-ureterale destro, con dilatazione calico-pielica.
Avrei bisogno di un vostro consulto sulla fattibilità dell'ESWL, per il mio caso, in modo da poter definire date e modalità per fare l'intervento.
Sempre per l'intervento mi è stato indicato ureterolitorissia e posizionamento di stent.

In attesa di vostre indicazioni.
Distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Se come pare il calcolo è incastrato al passaggio tra rene e uretere (giunto pielo-ureterale) le onde d'urto non sono controindicate, ma rischiano di essere poco efficaci e non risolutive. Le indicazioni dal nostro punto di vista vertono quindi sulla uretero-renoscopia operativa (RIRS) con frammentazione laser del calcolo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.
Le chiedo cortesemente quanto tempo posso aspettare per non danneggiare il rene, tenendo presente che la prima colica è iniziata 12 giorni fa e l' idronefrosi è di livello 1, come da ecografia fatta al Pronto soccorso.
In questo momento purtroppo risulto anche positivo al COVID da ieri mattina.
Mi ero recato ieri al pronto soccorso per temperatura di ca. 38 gradi temendo fosse il rene, invece è risultato essere il COVID.
La tempistica per l'intervento è a suo avviso urgente? I parametri a distanza di una settimana: sono aumentati globuli bianchi (ancora nei limiti) e proteina g reattiva che è passata da 4 a 6,8. Creatinina aumentata da 0,93 a 1. Purtroppo ho proprio adesso il COVID ed essendo asmatico (uso Foster spray) ho una forte tosse. Non so in questi casi cosa sia opportuno fare. Anche per le prossime analisi del sangue che dovrei fare al più presto non so come devo agire.
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Le alterazioni degli esami sono modeste, se non vi è febbre o dolori molto importanti non vi è urgenza assoluta e l’intervento può essere rinviato anche di qualche settimana. C’è da dire che, se lei si rivolge ad una struttura pubblica, i tempi d’attesa sarebbero già naturalmente ben più lunghi. A meno che si intervenga in urgenza, cosa che solo pochi centri sono in grado di fare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Lunedì farò nuovi esami di controllo e chiederò consigli sull'opportuna tempistica dell'intervento in base ai risultati delle nuove analisi.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno, in attesa di un intervento che mi è stato indicato per fine maggio, sono convalescente da COVID adesso negativo e bronchite acuta probabilmente presa al Pronto soccorso.
Le scrivo per due informazioni.
La prima è sul fatto che nell'ultima visita fatta ieri risulta che ho idrofrenosi di livello 2 e da due giorni ho temperatura di 37,5 che non so se dipende dalla bronchite (curata con l'antibiotico fino a una settimana fa) o dal rene. Domani mi è stata fissata una UroTAC con contrasto e il mio timore è che la febbre possa creare problemi durante la tac con contrasto.
La tac servirebbe per capire se è necessario mettere lo stent.
Posso fare la tac con contrasto con febbre a 37.5?
La seconda domanda avrò modo di inviarla privatamente al suo studio medico per informazioni su un possibile intervento a Torino, dove ho parenti.
Grazie