Prostatite batterica

Buonasera.

A settembre 2023 ho iniziato ad avvertire fastidio al testicolo destro e dolore pubico e inguinale con episodi di emospermia.
Eseguo analisi del sangue con valore del PSA di 0, 98.

Dopo la visita urologica mi è stata richiesta una spermiocultura ed una urinocoltura.

La spermiocultura è risultata positiva al Enterococco faecalis e citrobacter koseri.

Mi sono stati prescritti 14 giorni di antibiotico Cefixoral 400.La spermiocultura successiva risultava negativa ma persistevano i sintomi.
A distanza di un mese ripeto la spermiocultura e risulta nuovamente positiva a Enterococco faecalis, citrobacter koseri e Escherichia coli con carica batterica di 100000 cfu/ml.
L'urologo dice che la carica batterica è bassa e che il mio fisico dovrebbe gestirla senza l'utilizzo di antibiotici, asserendo che il problema deriva dall'intestino, consigliandomi dieta equilibrata e attività fisica.
A distanza di un mese dopo aver seguito dieta prescritta da gastroenterologo e assunto fermenti lattici e Colilen pastiglie, sono al punto di partenza.
I fastidi al pube e ai testicoli sono rimasti e a volte ho episodi di emospermia.
Chiedo se è normale avere ancora questi fastidi e se non sia il caso di ricominciare una cura antibiotica.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Enterococco e Citrobacter sono contaminanti esterni (pelle e mucose dell'area genitale) e non provengono dall'apparato uro-genitale interno. Così probabilmente anche il Coli, che è il batterio intestinale più comune. Concordiamo con il Collega sulla scarsa utilità della terapia antibiotica, che come prevedibile non si è dimostrata efficace. E' noto quanto queste situazioni siano ostiche da risolvere, anche perché non esistono farmaci sepcifici di sicura efficacia. Noi poniamo sempre l'accento sulle attenzioni allo stile di vita, nei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale, che dovrebbero essere tutte indirizzate ad una ragionevole regolarità. Nelle fasi di disturbi più intensi si possono attuare brevi cicli di veri anti-infiammatori. Per il resto è difficile pensare di risolvere al primo tentativo, continui a seguire le indicazioni del Collega chge la segue direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Quando dice "contaminati esterni" significa che possono arrivare anch'essi dall'apparato intestinale? Per quanto riguarda gli antiinfiammatori stiamo parlando di normali Fans tipo Brufen o esiste una classe specifica e un principio attivo particolarmente efficace?
Mi scusi se la disturbo nuovamente. La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.
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