Espisodi di ritenzione urinaria acuta con cateterismo
Buongiorno,
sono una donna di 38 anni residente a Berlino.
Circa dieci anni fa ho avuto un episodio di blocco urinario acuto per cui sono stata cateterizzata per 5 giorni.
Al contempo mi trovano una cistite ed emorroidi.
Tra l altro, nel referto della visita che mi e stata fatta leggo "sospetta Sindrome di Fowler".
Mi fanno ecografia: riscontrato diverticolo uretrale di 2 cm.
Dicono che devo essere subito operata.
Mi vengono dati antibiotici Ciprobay e Unacid.
Mi inseriscono catetere sovrapubico e prendo l aereo per tornare in Italia.
La mattina seguente arrivo in Italia, il sacchetto del catetere e completamente pieno di sangue.
Mi ricoverano all ospedale di Vimercate con diagnosi di macroematuria in esidi di posizionamento di catetreepicistostomico per sospetto diverticolo uretrale.
Mi reinseriscono il catetere transuretrale a 3 vie per lavaggio vescicale continuo.
Dopo tre giorni mi fanno l ecografia addome che risulta negativa e una cistografia, pure negativa per diverticolo uretrale.
Riscontrano una vaginite micotica.
La minzione finalmente riprende naturalmente e vengo dimessa.
Come puo essere che in un ospedale mi diagnosticano un diverticolo e nell altro non trovano nulla?
Rientro in Germania e durante questi anni non ho piu avuto problemi, fino all anno scorso quando in seguito ad un intervento di laparoscopia per la rimozioni di numerosi fibromi uterini, al risveglio dall anastesia ho nuovamente il blocco urinario acuto.
Di nuovo vengo cateterizzata per oltre 24 ore.
Il chirurgo se ne lava le mani dicendomi che assolutamente non c entra ne con l anestesia ne con l operazioni in se.
Nei mesi seguenti, mi ritrovo dal mio medico curante per altri motivi (problemi intestinali con diarrea cronica da valutare) e ogni volta che mi effettua gli esami del sangue e delle urine ne esce che ho un infezione delle vie urinarie.
A casa eseguo ogni tanto il test in stick della farmacia, sempre in giorni random e ho sempre il valore delle proteine nelle urine alterato.
A novembre risalgono gli ultimi esami del sangue e delle urine effettuati dal mio medico per i problemi intestinali.
Ma mi riscontra un importante infezione, una conclamata cistit.
Ma io non ho ne bruciore ne dolore! Noto soltanto che vado molto frequentemente a fare pipi, anche durante la notte mi sveglio almeno una volta.
Capita spesso di dover "spingere" per farla uscire e scende a "filo", lenta lenta... Quindi decide di mandarmi dall urologo per accertamenti.
Tuttavia la visita dall urologo ha le sue tempistiche...e devo aspettare ancora 4 settimane.
Come mai mi riscontrano queste ricorrenti infezioni urinarie, se non ho apparentemente sintomi?
Di solito non mi preoccupo piu di tanto del mio stato di salute, ma sara la scrupolista del mio medico a iniziare a farmi un po rizzare le orecchie...
La ringrazio per la disponibilita cordiali saluti
sono una donna di 38 anni residente a Berlino.
Circa dieci anni fa ho avuto un episodio di blocco urinario acuto per cui sono stata cateterizzata per 5 giorni.
Al contempo mi trovano una cistite ed emorroidi.
Tra l altro, nel referto della visita che mi e stata fatta leggo "sospetta Sindrome di Fowler".
Mi fanno ecografia: riscontrato diverticolo uretrale di 2 cm.
Dicono che devo essere subito operata.
Mi vengono dati antibiotici Ciprobay e Unacid.
Mi inseriscono catetere sovrapubico e prendo l aereo per tornare in Italia.
La mattina seguente arrivo in Italia, il sacchetto del catetere e completamente pieno di sangue.
Mi ricoverano all ospedale di Vimercate con diagnosi di macroematuria in esidi di posizionamento di catetreepicistostomico per sospetto diverticolo uretrale.
Mi reinseriscono il catetere transuretrale a 3 vie per lavaggio vescicale continuo.
Dopo tre giorni mi fanno l ecografia addome che risulta negativa e una cistografia, pure negativa per diverticolo uretrale.
Riscontrano una vaginite micotica.
La minzione finalmente riprende naturalmente e vengo dimessa.
Come puo essere che in un ospedale mi diagnosticano un diverticolo e nell altro non trovano nulla?
Rientro in Germania e durante questi anni non ho piu avuto problemi, fino all anno scorso quando in seguito ad un intervento di laparoscopia per la rimozioni di numerosi fibromi uterini, al risveglio dall anastesia ho nuovamente il blocco urinario acuto.
Di nuovo vengo cateterizzata per oltre 24 ore.
Il chirurgo se ne lava le mani dicendomi che assolutamente non c entra ne con l anestesia ne con l operazioni in se.
Nei mesi seguenti, mi ritrovo dal mio medico curante per altri motivi (problemi intestinali con diarrea cronica da valutare) e ogni volta che mi effettua gli esami del sangue e delle urine ne esce che ho un infezione delle vie urinarie.
A casa eseguo ogni tanto il test in stick della farmacia, sempre in giorni random e ho sempre il valore delle proteine nelle urine alterato.
A novembre risalgono gli ultimi esami del sangue e delle urine effettuati dal mio medico per i problemi intestinali.
Ma mi riscontra un importante infezione, una conclamata cistit.
Ma io non ho ne bruciore ne dolore! Noto soltanto che vado molto frequentemente a fare pipi, anche durante la notte mi sveglio almeno una volta.
Capita spesso di dover "spingere" per farla uscire e scende a "filo", lenta lenta... Quindi decide di mandarmi dall urologo per accertamenti.
Tuttavia la visita dall urologo ha le sue tempistiche...e devo aspettare ancora 4 settimane.
Come mai mi riscontrano queste ricorrenti infezioni urinarie, se non ho apparentemente sintomi?
Di solito non mi preoccupo piu di tanto del mio stato di salute, ma sara la scrupolista del mio medico a iniziare a farmi un po rizzare le orecchie...
La ringrazio per la disponibilita cordiali saluti
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Ovviamente su cosa sia successo 10 anni fa è ora impossibile giudicare, anche se è lecito porsi degli interrogativi e fare delle ipotesi (es. un ascesso di una cisti parauretrale od una ghiandola del Bartolini?). Comunque, nulla di così minaccioso, che altrimenti avrebbe avuto molto tempo per manifestarsi altrimenti. Venendo più vicino nel tempo, una certa perdita transitoria di tono della vescica dopo l'anestesia non è così rara, d'ogni modo si è risolta in tempi prevedibili. Parlando dell'oggi, se lei ha problemi intestinali e frequente diarrea, può certamente avere delle infezioni urinarie e queste possono manifestarsi in vario modo, anche in modo sfuggente. Ognuno ha la la sua sensibilità. Una attenta rivalutazione urologica è doverosa, ma è imperativo che il probelma venga affrontato opportunamente a livello intestinale, altrimenti tutte le terapie urologiche rischiano di dimostrarsi armi spuntate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 944 visite dal 21/02/2024.
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