Le rassicurazioni dell'urologo
Maschio, 53 anni, eseguo controlli annuali dall’urologo assommando due tipi di controlli: un follow up a seguito di carcinoma a cellule chiare, risolto con nefrectomia radicale dx (la stadiazione era iniziale e senza metastasi, scoperto per caso, ancora inglobato nel rene – anno 2003) e il monitoraggio della prostata, con ecografia addominopelvica ed esame del PSA.
All’ecografia, la prostata (20 gr. di peso) presenta un piccolo lobo medio, ecostruttura disomogenea per la presenza di calcificazioni (residuo di prostatite iniziata nel 1990 con episodio acuto di emospermia e poi protrattasi, con episodi acuti ricorrenti, fino al 2001 – 2002); nella vescica rimane, dopo la minzione, un residuo di circa 60 / 70 cc. PSA totale 0,72 e free 0,3.
Avendo notato, da un po’ di tempo, una diminuzione del flusso urinario, nel precedente controllo l’urologo mi aveva consigliato di eseguire un’uroflussometria, i cui risultati sono i seguenti:
Flusso max 9,0 ml/s; flusso medio 5,3 ml/s; volume espulso = 203 ml; tempo di raggiungimento del flusso max = 12 s; tempo di ritardo = N.A.; tempo di svuotamento = 38 s; urina residua = 30 cc; tempo di flusso = 38 s; Volume residuo (auto) = N.A.
Conclusioni: flusso libero basso e prolungato con scarso residuo postminzionale.
A seguito di questo esame e dei parametri su esposti, l’urologo diagnostica una IPB e mi consiglia una terapia con Prostide 5 mg, da assumere giornalmente, con verifica a 4 mesi (con nuova uroflussometria).
Poiché ho visto che il Prostide (finasteride) può avere conseguenze negative sulla libido, resto perplesso, nonostante le rassicurazioni dell’urologo in questione.
Un altro professionista interpellato sconsiglia l’assunzione del Prostide, data la mia relativamente giovane età, e preferisce lo Xatral (sintomatico, con effetto diuretico e ipotensivo – aggiungo che sono attualmente in cura per l’ipertensione con betabloccante Nebilox, mezza pastiglia per l’estate e pastiglia intera per la stagione invernale).
A questo punto mi blocco e decido, per l’estate, di soprassedere all’assunzione di qualsiasi terapia urologica, anche perché la minzione non mi crea particolari problemi di qualità della vita: a volte il flusso è più spedito, altre volte meno, noto qualche piccolo gocciolamento alla fine della minzione stessa, che tampono con un po’ di carta igienica, non mi sveglio di notte per urinare (tranne in qualche raro caso).
Ma, forse, qualcosa devo fare, a livello preventivo, per evitare un futuro intervento per l’IPB ? Desiderei avere un parere possibilmente dirimente.
Grazie
All’ecografia, la prostata (20 gr. di peso) presenta un piccolo lobo medio, ecostruttura disomogenea per la presenza di calcificazioni (residuo di prostatite iniziata nel 1990 con episodio acuto di emospermia e poi protrattasi, con episodi acuti ricorrenti, fino al 2001 – 2002); nella vescica rimane, dopo la minzione, un residuo di circa 60 / 70 cc. PSA totale 0,72 e free 0,3.
Avendo notato, da un po’ di tempo, una diminuzione del flusso urinario, nel precedente controllo l’urologo mi aveva consigliato di eseguire un’uroflussometria, i cui risultati sono i seguenti:
Flusso max 9,0 ml/s; flusso medio 5,3 ml/s; volume espulso = 203 ml; tempo di raggiungimento del flusso max = 12 s; tempo di ritardo = N.A.; tempo di svuotamento = 38 s; urina residua = 30 cc; tempo di flusso = 38 s; Volume residuo (auto) = N.A.
Conclusioni: flusso libero basso e prolungato con scarso residuo postminzionale.
A seguito di questo esame e dei parametri su esposti, l’urologo diagnostica una IPB e mi consiglia una terapia con Prostide 5 mg, da assumere giornalmente, con verifica a 4 mesi (con nuova uroflussometria).
Poiché ho visto che il Prostide (finasteride) può avere conseguenze negative sulla libido, resto perplesso, nonostante le rassicurazioni dell’urologo in questione.
Un altro professionista interpellato sconsiglia l’assunzione del Prostide, data la mia relativamente giovane età, e preferisce lo Xatral (sintomatico, con effetto diuretico e ipotensivo – aggiungo che sono attualmente in cura per l’ipertensione con betabloccante Nebilox, mezza pastiglia per l’estate e pastiglia intera per la stagione invernale).
A questo punto mi blocco e decido, per l’estate, di soprassedere all’assunzione di qualsiasi terapia urologica, anche perché la minzione non mi crea particolari problemi di qualità della vita: a volte il flusso è più spedito, altre volte meno, noto qualche piccolo gocciolamento alla fine della minzione stessa, che tampono con un po’ di carta igienica, non mi sveglio di notte per urinare (tranne in qualche raro caso).
Ma, forse, qualcosa devo fare, a livello preventivo, per evitare un futuro intervento per l’IPB ? Desiderei avere un parere possibilmente dirimente.
Grazie
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Caro Utente,la IPB é una malattia,l'eventuale,non dimostrato,calo della libido ,é un sintoma legato alla assunzione della finasteride.Le faccio presente che anche i beta bloccanti possono dar luogo ad un disagio sessuale,così come la tamsulosina...In conclusione, sconsiglio fortemente di prendere iniziative personali, mentre La invito a seguire i consigli dello specialista che sa come armonizzare l'azione terapeutica e preventiva dei medicinali citati,evitando,o limitando,gli eventuali effetti collaterali sulla sessualità (e non solo).Non mi sembra che Le abbiano prospettato un intervento chirurgico,per cui non mi fascerei la testa.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Gent.mo dr. Izzo, La ringrazio per la risposta tempestiva, che tuttavia non dirime i miei dubbi. Poiché ho avuto due indicazioni terapeutiche diverse da due urologi entrambi seri e preparati, ho necessità di capire se, dati i parametri di uroflussometria, dimensione e struttura della prostata, espressi nella domanda, e data la mia età, sia più giustificato propendere per una terapia causale, che riduce il volume della prostata (finasteride), ma che può avere implicazioni, per me psicologicmente pesanti, sul versante della libido,o per una terapia più sintomatica con l'uso dell'alfa-bloccante (Xatral). In questo caso gli specialisti sono due...se anche il secondo specialista avesse confermato l'indicazione terapeutica del primo, non avrei avuto dubbi in proposito, ma siccome il secondo specialista mi ha addirittura sconsigliato la terapia del primo, non tanto per l'efficacia clinica, quanto per gli effetti indesiderati sulla libido alla mia giovane età..da qui sorge il mio dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 03/09/2009.
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