Prurito e bruciore al meato uretrale

Salve, sono un ragazzo di 23 anni e scrivo perché è da quattro mesi che ho un problema, attualmente al meato uretrale, che non riesco a risolvere, spero voi possiate aiutarmi indicandomi cosa possa fare.
E' iniziato dopo due giorni da un rapporto orale occasionale non protetto; inizialmente mi causava pollachiuria, poliuria, bruciore uretrale e al meato uretrale dopo l'eiaculazione e, appena sveglio, sentivo urgenza di urinare accompagnato da prurito.
Mi recai dal medico di base e mi prescrisse bassado pensando si trattasse di gonorrea non gonococcica.
Dopo 5 giorni di trattamento l'urgenza della minzione ed il bruciore era passato, rimanendo prurito al glande, al meato uretrale.
Presi sporanox per qualche giorno; non facendo effetto e ritornando la presenza del bruciore, aspettai dei giorni per poter fare il tampone uretrale, il quale uscì negativo alla gonorrea e alla clamidia, rilevando la presenza della klebsiella spp.
Con l'antibiogramma, il medico mi prescrisse la ciprofloxacina, la quale era più sensibile.
Dopo 6 giorni non vi furono miglioramenti, perseverando il bruciore uretrale e al glande.
Rifeci dopo giorni il tampone uretrale e rilevò l'enterococcus faecalis, mentre il tampone cutaneo regione balano prepuziale e glande, rilevò la presenza di staphylococcus aureus.
Il medico mi fece fare una cura col bactrim, risultando sensibile.
Dopo una 10ina di giorni di terapia, i sintomi si erano alleviati ma non erano scomparsi.
Mi recai da un urologo il quale, mi visitò, non rilevò anomalie anatomiche, e mi prescrisse 3 compresse di zitromax, da prendere 1 ogni 12 ore, per poi prendere lo sporanox 2 compresse per 2 giorni di fila dopo la cura con lo zitromax; nel mentre, accompagnare tali antibiotici con il flaminase 1 compressa ogni 8 ore.
Dopo questa terapia, mi cessò il bruciore uretrale, rimanendo quello al meato uretrale, che si estende a circa 0, 5-1 cm dall'orifizio andando verso il basso.
Aspettai i giorni necessari per effettuare: spermiocoltura, urinocoltura, tampone uretrale e al glande.
Uscirono tutti negativi ad eccezione del tampone al glande, con presenza di enterococcus faecalis, il quale era presente nell'uretra con il tampone uretrale precedente.
L'antibiogramma lo ha rilevato sensibile alla ciprofloxacina e il medico di base mi ha prescritto un unguento contenente ciprofloxacina, l'oftacilox, tuttavia, dopo 5 giorni la situazione non è cambiata, avendo prurito e lieve bruciore al meato uretrale, il quale diventa più intenso durante l'eiaculazione.
Il medico mi ha fatto passare alla somministrazione per via sistemica, prescrivendomi il ciproxin.
Oggi sono al quinto g di ciproxin, ma la situazione non è cambiata, anche se è capitato che l'eiaculazione non mi causasse bruciore, ma lo fa il più delle volte.
Chiedo aiuto perché è da mesi che ho questo problema senza riuscire a risolverlo.
Premetto che mi sono astenuto da altri rapporti sessuali, ho uno stile di vita sano, bevo molti liquidi.
Spero vivamente mi possiate aiutare
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Stafilocoicco ed Enteroccocco (batteri gram positivi) riscontrato ai tamponi balano prepuziale ed uretrale sono da considerare del falsi positivi poiché si tratta di comuni batteri perlopiù inoocui che colonizzano la pelle e le mucose dell'area genitale e l'ultimo tratto dlel'uretra. Trovandosi in superficie, non vengono raggiunti dagli antibiotici, che infatti, come si evince dalla sua lunga relazione, non si dimostrano efficaci. Evidentemente l'origine suo problema sta altrove. Questi vaghi fastidi riferiti al grlande ed all'ultimo tratto dell'uretra sono perlopiù irradiati lungo l'uretra a partenza dalla prostata, verosimile congesta od infiammata non necessariamente per cause infettive. Insistere con gli antibiotici, oltre che vano, è anche controproducente, poiché rischia di devastre la flora batterica intestinale, selezionando batteri sempre più resistenti ed aggressivi, che potrebbero darle dei problemi in futuro. Buona parte di queste irritazioni della prostata nel giovane sono legate ad uno stile di vita discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Tutti questi devono essere indirizzati alla più ragionevole regolarità. E' inoltre indispensabile che la situazione venga seguita direttamente da un nostro Collega di buon senso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per l'attenzione e per la sua risposta. Farò come consiglia e andrò da un altro urologo. Nel mentre, è possibile prendere qualche infiammatorio per la prostata? Grazie ancora
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Utente
Utente
Un'altra domanda, siccome da quanto ho capito, dovrebbe essere un problema prostatico non infettivo, metterei a rischio il partner in caso di rapporti orali non protetti? Esiste qualche tipo di esame che possa effettuare per rilevare la presenza di batteri li?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Qualsasi terapia specifica le deve essere prescritta dal Collega che la segue direttamente, o dal suo medico curante. La trasmissione di infezioni da batteri comuni dal mascio alla femmina è poco verosimile, più facile che accada il contrario. La rilevazione di batteri dall'aapparato genitale interno è problematico, si può eseguire la spermoicoltura, ma il risultato va interpretato con molto buon snso, altrimenti si ricade nello stesso equivoco da contaminazione dei temponi uretrali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera dottore, lunedì ho appuntamento con l'urologo. Le volevo chiedere una delucidazione, da giorni ho la comparsa di dolori ai testicoli. Lei pensa sia sempre un sintomo collegato ad infiammazione prostatica o si potrebbe trattare di altro? Grazie per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Una certa irradiazione di fastidi ai testicoli, specie se entrambe e senza particolari modificazioni di volume e consistenza, può essere collegata ad una irritazione della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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