Bruciore durante la minzione

Buonasera, vi scrivo in quanto da dicembre avverto un bruciore sulla punta del glande.
In alcune settimane sembra essere più leggero mentre in altre settimane è più inteso.
Inoltre a volte la punta del pene sembra arrosata e altre vole sembra normale.
Credendo che potesse trattarsi di un'infezione urinaria, ho effettuato l'analisi delle urine, ma l'urinocoltura è risultata negativa.
Dalle analisi sono emersi alcuni leucociti 6/8 e diverse emazie 35/40.
Ho provato a bere molta acqua sperando che questo bruciore andasse via, ma nei giorni a seguire il problema sembra essere peggiorato e il bruciore è diventato più inteso.
Inoltre il meato urinario e la punta del pene sembravano essersi gonfiati.
Così ho deciso di usare un po' di chemicetina, che ha migliorato la situazione.


Il giorno dopo mi sono fatto visitare dal mio medico di base (che non ha notato nulla di strano, forse grazie all'effetto della chemicetina che ho applicato intorno al glande) e quest'ultimo mi ha consigliato di effettuare il tampone uretrale.
Nonostante ciò, anche i tamponi sono risultati negativi (assenza di crescita microbica colturalmente significativa).


Credete che la chemicetina che ho usato solo nella parte esterna possa aver potuto falsificare l'esame?
Ci tengo a precisare che attualmente il bruciore è tornato ad essere costante ma leggere (dopo aver passato dei giorni con un bruciore infernale forse a causa del tampone).
Inoltre, se provo a premere su alcuni punti del glande sento un leggero bruciore.


Cosa mi consigliate di fare?



Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Escludiamo che la crema antibiotica applicata esternamente una volta sola possa avere svolto qualsiasi azione interna. Questi vaghi fastidi percepiti al glande, in assenza di alterazioni apprezzabili alla visita ed agli accertamenti di primo livello, sono spesso irradiati dalla prostata, dove vi è congestione o lieve infiammazione. I riscontro di minime tracce di sangue all'esame delle urine potrebbe far concordare con questa ipotesi. Le consiglieremmo di eseguire ancora una ecografia dell'addome superiore ed inferiore e con tutti i risultati disponibili sottoporsi alla visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia. Queste lievi congestioni della prostata in un giovane hanno quasi sempre una causa legata allo stile di vita, discutibile in uno o più dei suoi aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale, che dovrebbero essere tutti indirizzati ad una ragionevole regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per le preziosi informazioni e per il tempo che mi ha gentilmente dedicato. Farò come mi ha consigliato.

Le auguro una buona serata.