Chiedo se è necessario operazione alla prostata

Se lei ha sempre urinato con una certa difficoltà, pare assai sospetto che vi sia un restringimento congenito del collo vescicale (stènosi/sclèrosi) su cui dopo i 40 anni è iniziato a svilupparsi un ingrossamento della prostata dell'età matura. Tuttto questo tande ovviamente a rendere i sintomi ostruttivi sempre più evidenti, testimoniato da una flussometria non pessima, ma certamente patologica in rapporto alla sua età. Sappiamo per esperienza che in queste condizioni la terapia con farmaci (alfa-litici) tende ad essere poco efficace, peraltro lei non ci riferisce se si sia già tentata questa strada. E' pertanto veramente probabile che sussistano le indicazioni per un intervento disostruttivo, dopo che la diagnosi sia stata opportunamente confermata con i dovuti accertamenti (endoscopia, indagine urodinamica). Di questo percorso si deve far carico un nostro Collega specialsita in urologia che la possa seguire direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Grazie moltissimo dottore per la tempestiva risposta. Problemi di minzione non ne ho avuti in passato salvo questo sgocciolamento post minzione dall eta di circa 20 anni, ma era più che altro un fastidio, per il resto non ho avevo problemi. Riguardo la cura sto prendendo xtral 10 mg ma senza grosse differenze di miglioramento. Pensa sia una questione di stenosi? Grazie

Come le abbiamo già scritto, in questi casi non c'è da attendersi molto dalla terapia farmacologica. E' abbastanza facile avere il sospetto della combinazione tra restringimento del collo vescicale ed iniziale ingrossamento della prostata, ma la siatuazione deve essere necessariamente definita mediante gli opportuni accertamenti, prima di porre qualsiasi indicazione operativa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Buongiorno Dottore, scrivo per avere un ulteriore suo parere alla luce di nuovi referti. Mi sottopongo ad una seconda uroflussometria con risultati analoghi al primo anzi leggermente peggiorativi, l urologo che mi ha in cura mi dice che necessito di un intervento chirurgico, da fare anche tempestivamente. Qualche giorno dopo per scrupolo ma anche perchè avevo già prenotato precedentemente un uroflussometria da altra struttura mi sottopongo all esame, in condizioni leggermente migliori, riferito al tempo di attesa e sono andato a vescica meno piena. I risultati sono i seguenti :
Qmax 16.5 e Qave 10 ml/s, riempimento vescicale 450 ml, residuo post -minzionale 50 ml.
Morfologia della curva con aspetto a campana , lievemente irregolare.
Sto continuando a prendere xtral 10 mg,, come ho fatto in occasione dell uroflussometra precedente.
Attendo un suo riscontro e intanto la ringrazio per la disponibilità

Il risultato dell'ultimo flusso non è pessimo, anzi. Ma per esprimere un giudizio e ad eventuali indicazioni operative, più che sui numeri, bisogna basarsi sui suoi disturbi e sull'impatto che questi hanno sulla sua qualità di vita.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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