Consulto su adenocarcinoma acinare prostatico

Salve, volevo un consulto, mio padre 62 anni dopo valore del psa a 13 e assolutamente nessun sintomo effettua visita urologica, ecografia e rm multiparametrica tutte negative.
Il valore a distanza di un mese si mantiene sui 13.
Viene effettuata biopsia da quale risulta su 4 frustoli su 13 adenocarcinoma acinare prostatico gleason 7 (3+4), di cui un frustolo sede di microfocolaio, ed in altri tre è stato riscontrato l adenocarcinoma rispettivamente nel 40%, 30% e 20% del materiale.
Ora deve effettuare scintigrafia ossea e tac con mdc.
Se negative, procedere a prostatectomia radicale.
Volevo un parere, anche se capisco che prima bisogna aspettare l esito dei due esami prescritti.
Gli esami li effettuera a distanza di due settimane dal riscontro del tumore, volevo chiedere se attendere così tanto tempo può compromettere qualcosa.
E volevo anche chiedere se, in caso di esito negativo, attendere troppo per la prostatectomia può compromettere qualcosa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
E' curioso che siano state eseguite le biopsie se la risonanza magnetica multiparametrica, come ci scrive, è risultata negativa. Verosilmente c'erano degli altri elementi di sospetto che lei non ci riferisce. Gli esami di stadiazione sono necessari, oggigiorno per valori di PSA superiori a 10 ng/ml talora si esegue la PET invece della scintigrafia ossea. L'attesa di poche settimane è del tutto ininfluente. In genere si cerca di effettuare l'intervento entro un massimo di 3 mesi dalla diagnosi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve, grazie per la risposta celere...comunque l urologo ha ritenuto necessario effettuare biopsia poiché il valore del psa era troppo alto, soprattutto il rapporto con il psa libero. Mi chiedo come é possibile che nella risonanza multiparametrica specifica per tumore alla prostata non risulta nulla? Come mai lei consiglia la PET e non la scintigrafia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La PET è oggi l'indagine che permette di valutare meglio e direttamente un eventuale interessamento dei linfonodi, contemporaneamente valuta anche lo scheletro essendo un esame esteso a tutto il corpo (total body). D'ogni modo, ogni specialista ed ogni centro di cura segue i propri pecorsi e le proprie abitudini.
Come tutte le indagini, anche la qualità diagnostica della risonanza magnetica può essere variabile, sebbene oggigiorno questa sia mediamente elevata. Se vuuole, ci riporti integralmente il referto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Nel referto c é scritto : "notizie cliniche: PSA 13,10 ng/ml. Due aree ipoecogene al confine tra la zona di transizione e la porzione periferica bilaterale" poi continua con la descrizione dei frustoli come da me inizialmente rappresentata (4 frustoli su 13 positivi con adenocarcinoma acinare gleason 7 (3+4)) e conclude con "diagnosi: adenocarcinoma acinare, somma 7 (3+4) sec. Gleason.
TNM2017: pT1c".
Che probabilità ci sono che possano esserci metastasi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Questo non è il referto della risonanza magnetica.
La sua situazione è considerara a rischio intermedio. Le possibilità di localizzazioni secondarie è molto bassa, statisticamente inferiore al 10%.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Ah, mi scusi, non avevo capito che era riferito alla risonanza... nella risonanza c é scritto "prostata nei limiti dimensionali, disomogenea.
Ipertrofica la zona periferica con strie ipointese nel contesto, verosimile esito di pregressi processi flogistici.
Non si documentano aree con caratteristiche sospette in senso eteroplasico.
Regolare aspetto della capsula.
Vescichette seminali di regolare morfovolumetria ed intensità di segnale.
Vescica poco repleta,esente da immagini patologiche endoluminali.
Non linfonodi significamente aumentati di volume.
Non versamento libero in addome"
Questo é tutto
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Evidentemente non si è trattato di una risonanza multiparametrica, l’indagine normale come quella che lei ha eseguito non ha alcuna utilità ed ha avuto ragione il Collega a non farci affidamento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Però nel referto nella parte iniziale c é scritto "esame eseguito con tecnica multiparametrica, con tecnica TSE e sequenze T2 pesate secondo i piani assiale, coronale e sagittale,DWI con valori di b di 0, 400, 800, 100 e c1400 con ricostruzione di mappa ADC e sequenze dinamiche perfusionali dopo somministrazione di mdc ev.
Si tratta di risonanza multiparametrica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Dal referto si direbbe di no, poiché il risultato di qualsiasi alterazione alla risonanza multiparametrica viene classificato secondo la gradazione PIRADS, e dovrebbe essere PIRADS 2 in base alla descrizione. D'ogni modo, ora questo ha un'importanza relativa, poiché ormai si è passati alla fase diagnostica successiva. Diciamo che il Collega ha avuto buon fiuto a far eseguire comunque le biopsie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Dottore la volevo ringraziare per la celerità nelle risposte e per la disponibilità. Ora attendiamo di effettuare gli altri due esami e, se tutto va bene, l'intervento. Spero che mio padre riesca a liberarsi definitivamente da questo male.
Distinti saluti
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