Glande sensibile, difficoltà di scorrimento della pelle, dolore
Spett. Medicitalia,
il problema che mi riguarda me lo porto dietro ormai da anni ed anni. Da piccolo sono stato operato di fimosi e dopo l'operazione per molti anni, per pigrizia o ignoranza non so ben dirlo, la mia igiene intima è stata piuttosto scarsa (per paura o cose simili non lasciavo mai scorrere la pelle che copriva il glande). Negli ultimi mesi ho preso in seria ocnsiderazione il problema. I miei attuali sintomi sono i seguenti:
-glande molto sensibile (solo lo sfiorarlo provoca dolore)
-difficoltà di scorrimento della pelle in erezione (quando il pene non è eretto la pelle lascia scoperta la parte superiore del glande, poi si contrae su se stessa e si raccoglie sotto la corona del glande, lasciandosi scorrere ancora per un centimetro o poco meno, in erezione riesco ad arrivare a metà, la pelle tira moltissimo e mi fa male, il tutto forzandola con le mani perché da sola non si muove neanche un po')
Dopo svariate visite dal medico di famiglia, questi mi ha consigliato prima saponi e pomate specifiche che non hanno avuto molto effetto se non quello di alleviare la sensibilità (all'inizio era impossibile solo sfiorarlo, ora a volte riesco a toccarlo ma non più di quello, sopratutto sulla parte inferiore del glande). L'ultima prescrizione è stata l'"acqua borica", che sto applicando una volta al giorno e che ha solo il vantaggio di alleviare la sensibilità, che non è mai scomparsa e che rimane un serio problema. Il medico dermatologico mi ha parlato di "balanite", e consigliato un tampone che farò a breve (anche se con paura perché solo il toccare il glande mi provoca un fastidio insopportabile). Entrambi i medici sembrano voler escludere "frenulo corto", anche se io non ne sono così convinto.
Resta il problema che la pelle a pene non eretto scorre, anche se inizialmente sembra appiccicata al glande e devo pasasrci sopra un po' d'acqua per farla scorrere. Una volta arrivata sotto la corona del glande (credo si chiami così) si raccoglie e se tento di spingerla ancora su si contrae su se stessa lasciandosi scendere, senza però scoprire ulteriormente il glande. La pelle che ne "esce fuori" sembra sensisibile, più rossa...
Il problema più grosso, oltre alla forte sensibilità è a pene eretto. La pelle scorre veramente a fatica (il tutto lo faccio con le mani, da sola non si scopre assolutamente), tirando moltissimo e provocando dolore. Per paura o impossibilità a riuscirci non sono ancora riuscito a scoprire il gladne completamente a pene eretto. Questo, in simili casi, sembra anche diventare più scuro (ma forse è solo un'impressione) e comunque è più sensisibile.
E' possibile che il complesso di questi sintomi esista per cause multiple e non solo una?
Avete qualche prezioso consiglio da darmi? Oramai sono veramente disperato e la cosa mi crea anche molti disagi a livello sessuale (non ho mai avuto rapporti per questo problema).
Vi ringrazio,
cordiali saluti
il problema che mi riguarda me lo porto dietro ormai da anni ed anni. Da piccolo sono stato operato di fimosi e dopo l'operazione per molti anni, per pigrizia o ignoranza non so ben dirlo, la mia igiene intima è stata piuttosto scarsa (per paura o cose simili non lasciavo mai scorrere la pelle che copriva il glande). Negli ultimi mesi ho preso in seria ocnsiderazione il problema. I miei attuali sintomi sono i seguenti:
-glande molto sensibile (solo lo sfiorarlo provoca dolore)
-difficoltà di scorrimento della pelle in erezione (quando il pene non è eretto la pelle lascia scoperta la parte superiore del glande, poi si contrae su se stessa e si raccoglie sotto la corona del glande, lasciandosi scorrere ancora per un centimetro o poco meno, in erezione riesco ad arrivare a metà, la pelle tira moltissimo e mi fa male, il tutto forzandola con le mani perché da sola non si muove neanche un po')
Dopo svariate visite dal medico di famiglia, questi mi ha consigliato prima saponi e pomate specifiche che non hanno avuto molto effetto se non quello di alleviare la sensibilità (all'inizio era impossibile solo sfiorarlo, ora a volte riesco a toccarlo ma non più di quello, sopratutto sulla parte inferiore del glande). L'ultima prescrizione è stata l'"acqua borica", che sto applicando una volta al giorno e che ha solo il vantaggio di alleviare la sensibilità, che non è mai scomparsa e che rimane un serio problema. Il medico dermatologico mi ha parlato di "balanite", e consigliato un tampone che farò a breve (anche se con paura perché solo il toccare il glande mi provoca un fastidio insopportabile). Entrambi i medici sembrano voler escludere "frenulo corto", anche se io non ne sono così convinto.
Resta il problema che la pelle a pene non eretto scorre, anche se inizialmente sembra appiccicata al glande e devo pasasrci sopra un po' d'acqua per farla scorrere. Una volta arrivata sotto la corona del glande (credo si chiami così) si raccoglie e se tento di spingerla ancora su si contrae su se stessa lasciandosi scendere, senza però scoprire ulteriormente il glande. La pelle che ne "esce fuori" sembra sensisibile, più rossa...
Il problema più grosso, oltre alla forte sensibilità è a pene eretto. La pelle scorre veramente a fatica (il tutto lo faccio con le mani, da sola non si scopre assolutamente), tirando moltissimo e provocando dolore. Per paura o impossibilità a riuscirci non sono ancora riuscito a scoprire il gladne completamente a pene eretto. Questo, in simili casi, sembra anche diventare più scuro (ma forse è solo un'impressione) e comunque è più sensisibile.
E' possibile che il complesso di questi sintomi esista per cause multiple e non solo una?
Avete qualche prezioso consiglio da darmi? Oramai sono veramente disperato e la cosa mi crea anche molti disagi a livello sessuale (non ho mai avuto rapporti per questo problema).
Vi ringrazio,
cordiali saluti
[#1]
Caro ragazzo,resta da capire che tipo di intervento abbia subito per "risolvere" la fimosi relativa di cui parla.
In questo quadro confuso,un suggerimento mediatico può confondere ulteriormente...I rimedi igienici e le terapie locali mi sembrano corrette ma,evidentemente,non sufficienti nel far sì che il prepuzio scorra sul glande (non importa se spontaneamente o meno),sia in fase di riposo che in erezione.Ne parli con un esperto andrologo per valutare la necessità di una piccola correzione chirurgica,indolore,ambulatoriale e risolutiva.Cordialità.
In questo quadro confuso,un suggerimento mediatico può confondere ulteriormente...I rimedi igienici e le terapie locali mi sembrano corrette ma,evidentemente,non sufficienti nel far sì che il prepuzio scorra sul glande (non importa se spontaneamente o meno),sia in fase di riposo che in erezione.Ne parli con un esperto andrologo per valutare la necessità di una piccola correzione chirurgica,indolore,ambulatoriale e risolutiva.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 15k visite dal 02/09/2009.
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