Fastidio uretra post minzione ed eiaculazione
Gentilissimi, con la presente sono a chiedere lumi su quanto segue.
Da qualche tempo, ho iniziato a sentire dei lievissimi fastidi, per altro sporadici, post minzione.
Sensazione di fastidio all'uretra, a volte - ma solo raramente - come un ultima goccia di urina che brucia dopo il getto principale.
Considerato che ho 53 anni e visto che nell'ultimo mese il problema persisteva semmai con ulteriore fastidio alla zona perineale e con il dover urinare qualche volta in più (in passato usavo urinare la sera prima di andare a dormire per poi tornare ad urinare il mattino al risveglio.
Ora mi capita sovente di svegliarmi 1 volta al mattino presto per urinare), mi sono recato dall'urologo.
Dalla visita effettuata con palpazione della prostata e dai sintomi descritti, mi ha diagnosticato una lieve prostatite.
Ho eseguito gli esami delle urine e dello sperma con ricerca di agenti batterici ma il risultato è stato negativo.
L'urologo mi ha prescritto compresse di BACTRIM e supposte di TOPSTER per 15 giorni.
In più, mi ha prescritto PERLAPROST per 3 mesi con visita di controllo dopo 40 giorni (dovrei tornarci ad inizio marzo).
Sta di fatto che il fastidio perineale non si è ripresentato ma continuo ad avere fastidi all'uretra nella zona che attraversa il pene.
Non ho bruciore durante la minzione e il flusso mi pare abbastanza regolare.
Non ho bruciore all'eiaculazione.
Solo che dopo qualche minuto dalla minzione o dall'eiaculazione sento un fastidio, come se qualcosa pungesse all'interno dell'uretra, come una sensazione di tensione che - dopo qualche minuto - si attenua, fino a passare.
Anche quando passo il dito sulla base del pene come a seguire il percorso del canale uretrale, sento un po' di fastidio.
Faccio presente che l'urologo non ha ancora proceduto all'ecografia della vescica perché all'atto della visita non era piena.
Dunque ha solo fatto ecografia pelvica per la prostata.
Faccio altresì presente che, durante la raccolta delle urine, al fine di suddividere il barattolo per le analisi ordinarie delle urine da quello per la ricerca di eventuali batteri, ho maldestramente bloccato il passaggio del flusso urinario per qualche secondo.
Al rilascio mi sono molto spaventato perché è uscito un cospicuo fiotto di sangue che però si è bloccato quasi subito.
Infatti le successive minzioni erano prive di sangue.
L'urologo mi ha detto che probabilmente quella manovra maldestra mi ha causato una lieve lesione del canale.
Visto che questa sensazione di fastidio al canale uretrale persiste e che qualche volta sento come degli spasmi al bassissimo ventre (non so se può essere la vescica) sono entrato in un loop di timori... Stenosi del canale uretrale?
Polipi vescicali?
Sto pensando di tutti e, in modo errato lo so, mi sto fasciando la testa! Qual è il vostro pensiero a riguardo?
Potrebbe essere ancora la prostata a causare questi fastidi?
O c'è dell'altro?
Grazie a chi vorrà rispondermi e, nel caso, a rassicurarmi!
Da qualche tempo, ho iniziato a sentire dei lievissimi fastidi, per altro sporadici, post minzione.
Sensazione di fastidio all'uretra, a volte - ma solo raramente - come un ultima goccia di urina che brucia dopo il getto principale.
Considerato che ho 53 anni e visto che nell'ultimo mese il problema persisteva semmai con ulteriore fastidio alla zona perineale e con il dover urinare qualche volta in più (in passato usavo urinare la sera prima di andare a dormire per poi tornare ad urinare il mattino al risveglio.
Ora mi capita sovente di svegliarmi 1 volta al mattino presto per urinare), mi sono recato dall'urologo.
Dalla visita effettuata con palpazione della prostata e dai sintomi descritti, mi ha diagnosticato una lieve prostatite.
Ho eseguito gli esami delle urine e dello sperma con ricerca di agenti batterici ma il risultato è stato negativo.
L'urologo mi ha prescritto compresse di BACTRIM e supposte di TOPSTER per 15 giorni.
In più, mi ha prescritto PERLAPROST per 3 mesi con visita di controllo dopo 40 giorni (dovrei tornarci ad inizio marzo).
Sta di fatto che il fastidio perineale non si è ripresentato ma continuo ad avere fastidi all'uretra nella zona che attraversa il pene.
Non ho bruciore durante la minzione e il flusso mi pare abbastanza regolare.
Non ho bruciore all'eiaculazione.
Solo che dopo qualche minuto dalla minzione o dall'eiaculazione sento un fastidio, come se qualcosa pungesse all'interno dell'uretra, come una sensazione di tensione che - dopo qualche minuto - si attenua, fino a passare.
Anche quando passo il dito sulla base del pene come a seguire il percorso del canale uretrale, sento un po' di fastidio.
Faccio presente che l'urologo non ha ancora proceduto all'ecografia della vescica perché all'atto della visita non era piena.
Dunque ha solo fatto ecografia pelvica per la prostata.
Faccio altresì presente che, durante la raccolta delle urine, al fine di suddividere il barattolo per le analisi ordinarie delle urine da quello per la ricerca di eventuali batteri, ho maldestramente bloccato il passaggio del flusso urinario per qualche secondo.
Al rilascio mi sono molto spaventato perché è uscito un cospicuo fiotto di sangue che però si è bloccato quasi subito.
Infatti le successive minzioni erano prive di sangue.
L'urologo mi ha detto che probabilmente quella manovra maldestra mi ha causato una lieve lesione del canale.
Visto che questa sensazione di fastidio al canale uretrale persiste e che qualche volta sento come degli spasmi al bassissimo ventre (non so se può essere la vescica) sono entrato in un loop di timori... Stenosi del canale uretrale?
Polipi vescicali?
Sto pensando di tutti e, in modo errato lo so, mi sto fasciando la testa! Qual è il vostro pensiero a riguardo?
Potrebbe essere ancora la prostata a causare questi fastidi?
O c'è dell'altro?
Grazie a chi vorrà rispondermi e, nel caso, a rassicurarmi!
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I suoi sintomi sono generalmente abbastanza tiopici oe una congestione7ifiammazione della prostata, non ncessariamente a causa infettiva: A questo proposito, dal nostro punto di vista pare abbastanza bizzarro trattare con antibiotici in assenza di febbre e con ricontri laboratoristici nefgativi. Non tutti la pensiamo allo stesso modo, si dìsa. Che vi sia congestione a livello di prostat/collo vescicale è confermato dal fatto ceh sia sata sufficiente un brusco rialzo della pressione interna per causare un limitato sanguinamento. queste situazioni sono sorrette nella maggioranza dei casi da uno stile di vita discutibile per uno o più degli aspetti principali: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. A parte tutte le terapie d'appoggio ed i costosi integratori alimentari dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile, non insistiamo sempre sul fatto che i provvedimenti più proficui siano quelli indirizzati al miglioramento dello stile di vita, che deve essere caratterizzato da una ragionevole regolarità in tutti i suoi aspetti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Egr. dr. Piana,
ho terminato la terapia antibiotica (bactrim) e cortisonica (supposte per via rettale) assunta per 15 gg. e sto continuando a prendere PerlaProst (1 al dì). Sinceramente, come lei asserisce, in assenza di infezioni conclamate da esami clinici, è parso strano anche a me l'assunzione di antibiotico e cortisone, ma - lo sa bene - ogni professionista ha le sue vedute. Detto questo, certamente i fastidi di prima si sono attenuati. Non sento il bisogno di urinare così tante volte come nei mesi scorsi, così come non sento più quella sorta di sensazione di peso nella zona del perineo. Sto cercando anche di seguire un'alimentazione un po' più sana e troverò anche il tempo per fare più movimento, visto che la mia vita è molto sedentaria. Una domanda, perché questo aspetto non è cambiato rispetto a prima: come mai ogni tanto (succede solo alcune volte) al termine della minzione, l'ultima goccia brucia un po'? A volte poi, succede che dopo aver urinato, qualche secondo dopo devo completare la minzione con due o tre gocce, come se l'uretra non si svuotasse del tutto. E' sintomo di altro? Perché a volte quell'ultima goccia brucia se non c'è infezione batterica? Come posso rimediare se è effettivamente un problema o potrebbe diventarlo? Grazie se vorrà dedicarmi qualche altro minuto del suo tempo prezioso. Cordialità :-)
ho terminato la terapia antibiotica (bactrim) e cortisonica (supposte per via rettale) assunta per 15 gg. e sto continuando a prendere PerlaProst (1 al dì). Sinceramente, come lei asserisce, in assenza di infezioni conclamate da esami clinici, è parso strano anche a me l'assunzione di antibiotico e cortisone, ma - lo sa bene - ogni professionista ha le sue vedute. Detto questo, certamente i fastidi di prima si sono attenuati. Non sento il bisogno di urinare così tante volte come nei mesi scorsi, così come non sento più quella sorta di sensazione di peso nella zona del perineo. Sto cercando anche di seguire un'alimentazione un po' più sana e troverò anche il tempo per fare più movimento, visto che la mia vita è molto sedentaria. Una domanda, perché questo aspetto non è cambiato rispetto a prima: come mai ogni tanto (succede solo alcune volte) al termine della minzione, l'ultima goccia brucia un po'? A volte poi, succede che dopo aver urinato, qualche secondo dopo devo completare la minzione con due o tre gocce, come se l'uretra non si svuotasse del tutto. E' sintomo di altro? Perché a volte quell'ultima goccia brucia se non c'è infezione batterica? Come posso rimediare se è effettivamente un problema o potrebbe diventarlo? Grazie se vorrà dedicarmi qualche altro minuto del suo tempo prezioso. Cordialità :-)
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Si tratta comunque di leggeri segni di infiammazione, non necessariamente a causa infettiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 09/02/2024.
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