Rene sx sede caliceale formazione iperecogena 4 mm. microlitiasico dilatate vie escretrici
il 20/1 sono andata in PS e dimessa con diagnosi di colica renale dopo TAC che ha confermato diagnosi con terapia da eseguire a casa Cefixoral per 5 gg.
Toradol 10 gocce al bisogno ed Omnic 1 compressa al giorno per 10 giorni.
Ho eseguito poi urinocoltura con antibiogramma risultato negativo ed eco renale e vescicale.
Referto eco la vescica si presenta normodistesa a pareti regolari di normale spessore.
Non si rileva la presenza di lesioni aggettanti il lume nè di litiasi in vescica.
Al rene sx in sede caliceale si segnala formazione iperecogena del diametro di circa 4 mm.
di significato microlitiasico.
Risultano lievemente dilatate le principali vie escretrici.
Io sto assumendo il Calconox una bustina al giorno.
Ci sono possibilità che il calcolo fuoriesca senza ricorrere ad intervento?
O comunque esiste un metodo poco invasivo per risolvere il problema?
Io sono affetta da Morbo di Addison di natura autoimmune da 46 anni in terapia sostitutiva con corticosteroidi ed idrocortisone e da 10 anni anche da diabete insipido nefrogenico, alcalosi metabolica, dislipidemia ed anemia sideropenica.
Grazie
Toradol 10 gocce al bisogno ed Omnic 1 compressa al giorno per 10 giorni.
Ho eseguito poi urinocoltura con antibiogramma risultato negativo ed eco renale e vescicale.
Referto eco la vescica si presenta normodistesa a pareti regolari di normale spessore.
Non si rileva la presenza di lesioni aggettanti il lume nè di litiasi in vescica.
Al rene sx in sede caliceale si segnala formazione iperecogena del diametro di circa 4 mm.
di significato microlitiasico.
Risultano lievemente dilatate le principali vie escretrici.
Io sto assumendo il Calconox una bustina al giorno.
Ci sono possibilità che il calcolo fuoriesca senza ricorrere ad intervento?
O comunque esiste un metodo poco invasivo per risolvere il problema?
Io sono affetta da Morbo di Addison di natura autoimmune da 46 anni in terapia sostitutiva con corticosteroidi ed idrocortisone e da 10 anni anche da diabete insipido nefrogenico, alcalosi metabolica, dislipidemia ed anemia sideropenica.
Grazie
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Da quanto lei ci scrive, non è chiaro coa abbia rilevato la TAC e cosa l'ecografia e in seguito a quali disturbi siano stati eseguiti questi esami. D'ogni modo, un calcolo di 4 mm in un calice non può causare alcun disturbo particolare. In linea di massima è anche troppo piccolo per pensare a qualsiasi di di trattamento o intervento. Pertanto la causa di suoi eventuali disturbi va cercata altrove. D'altronde se la TAC non vede altro, o non si tratta di una causa renale oppure l'eventiale (piccolo) calcolo esra già stato espulso. Il citrato di potassio che sta assumendo può ridurre il rischio di formazione di nuovi calcoli di ossalato di calcio ma nulla può nei confronti di calcoli già formati. Non vi sono mezzi specifici per concìvincere un calcolo a scendere dal rene, posto che questo potrebbe causare ulteriori disturbi. La cosa più saggia è quindi di evitare quantomeno che aumenti di volume e la cosa più saggia da fare è smplicemente bere molta acqua, non meno di un litro e mezzo al giorno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 07/02/2024.
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