Prostatectomia
Salve, vi contatto per avere delucidazioni sulla situazione attuale di mio padre
A seguito di prostatiti ricorrenti si è recato da un urologo per un normale controllo che dopo la visita ha deciso di prescrivere una RMN.
Al RMN prostata è stata riscontrata nella PZpm al terzo medio un'area di 13mm tipica per una zona Pi-Rads 4.
Ad ottobre ha eseguito la biopsia con riscontro di 3 campioni su 15 di adenocarcinoma acinare gleason 7 (3+4).
Il suo valore di PSA è 3, 18 ng/ml.
E' in lista operatoria per una prostatectomia radicale.
Ha eseguito tac torace e addome con MDC con riscontro di prostata ingrandita a densità disomogenea ma per il resto con esito completamente negativo, assenza di linfoadenopatie, nessun versamento, le immagini acquisite con algoritmo per l'osso non evidenziano alterazioni focali nei segmenti scheletrici.
Ha eseguito la scintigrafia ossea con riscontro di alcune aree di alterata fissazione del tracciante a livello delle coste III e VII di sinistra e dell'arco laterale delle coste IX e X omolaterali che appaiono di non chiaro significato e quindi meritevoli di correlazione con indagine morfostrutturale.
Questo cosa significa?
Quali altri esami bisogna fare?
È normale che ancora non lo chiamino ad operazione?
Lui sta benissimo e non ha nessun sintomo e nessun dolore.
Grazie per il vostro interessamento
A seguito di prostatiti ricorrenti si è recato da un urologo per un normale controllo che dopo la visita ha deciso di prescrivere una RMN.
Al RMN prostata è stata riscontrata nella PZpm al terzo medio un'area di 13mm tipica per una zona Pi-Rads 4.
Ad ottobre ha eseguito la biopsia con riscontro di 3 campioni su 15 di adenocarcinoma acinare gleason 7 (3+4).
Il suo valore di PSA è 3, 18 ng/ml.
E' in lista operatoria per una prostatectomia radicale.
Ha eseguito tac torace e addome con MDC con riscontro di prostata ingrandita a densità disomogenea ma per il resto con esito completamente negativo, assenza di linfoadenopatie, nessun versamento, le immagini acquisite con algoritmo per l'osso non evidenziano alterazioni focali nei segmenti scheletrici.
Ha eseguito la scintigrafia ossea con riscontro di alcune aree di alterata fissazione del tracciante a livello delle coste III e VII di sinistra e dell'arco laterale delle coste IX e X omolaterali che appaiono di non chiaro significato e quindi meritevoli di correlazione con indagine morfostrutturale.
Questo cosa significa?
Quali altri esami bisogna fare?
È normale che ancora non lo chiamino ad operazione?
Lui sta benissimo e non ha nessun sintomo e nessun dolore.
Grazie per il vostro interessamento
[#1]
E' stato richiesto di eseguire una semplice radiografia del torace per valutare meglio queste coste, ma diremmo che il valore del PSA non così elevato induca certamente tranquillità. I tempi di attesa sono ovviamente molto variabili da struttura a struttura, comunque in genere si cerca di risolvere entro i 2-3 mesi dalla diagnosi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Buongiorno,
la diagnosi ottenuta e' di un adenocarcinoma prostatico a intermedio rischio.
Per questi tumori non e' richiesta una stagnazione sistemica, in altre parole non era richiesta l'esecuzione ne' della TC ne' della scintigrafia ossea ma con la risonanza eseguita si poteva direttamente procedere con la terapia scelta.
Quindi la risposta se servono altri esami e' no, non erano necessari neanche TC e scintigrafia ossea.
Se la scelta e' quella della prostatatectomia radicale si puo' procedere direttamente.
Il tumore prostatico in queste fasi iniziali e' sempre asintomatico, e logicamente non bisogna aspettare che diventi sintomatico, di solito indice di una malattia non più' localizzata.
Generalmente nei vari centri ad alto volume per questo tipo di intervento, si cerca di eseguire lo stesso entro e non oltre i 30 giorni dalla preospedalizzazione. In generale, la prostatectomia radicale e' un trattamento definitivo e curativo se si applica quando il tumore e' interamente all'interno ed interamente rimosso con la chirurgia. Nel tempo il tumore tende a crescere potendo perforare la capsula prostatica e progredendo nei tessuti vicino alla prostata o anche a distanza attraverso la via ematica e linfatica. In questo caso l'intervento diventa non più' curativo ma cronicizzate e potrebbero essere necessarie ulteriori terapie radianti o anti-ormonali, dopo la chirurgia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia Urologia
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
la diagnosi ottenuta e' di un adenocarcinoma prostatico a intermedio rischio.
Per questi tumori non e' richiesta una stagnazione sistemica, in altre parole non era richiesta l'esecuzione ne' della TC ne' della scintigrafia ossea ma con la risonanza eseguita si poteva direttamente procedere con la terapia scelta.
Quindi la risposta se servono altri esami e' no, non erano necessari neanche TC e scintigrafia ossea.
Se la scelta e' quella della prostatatectomia radicale si puo' procedere direttamente.
Il tumore prostatico in queste fasi iniziali e' sempre asintomatico, e logicamente non bisogna aspettare che diventi sintomatico, di solito indice di una malattia non più' localizzata.
Generalmente nei vari centri ad alto volume per questo tipo di intervento, si cerca di eseguire lo stesso entro e non oltre i 30 giorni dalla preospedalizzazione. In generale, la prostatectomia radicale e' un trattamento definitivo e curativo se si applica quando il tumore e' interamente all'interno ed interamente rimosso con la chirurgia. Nel tempo il tumore tende a crescere potendo perforare la capsula prostatica e progredendo nei tessuti vicino alla prostata o anche a distanza attraverso la via ematica e linfatica. In questo caso l'intervento diventa non più' curativo ma cronicizzate e potrebbero essere necessarie ulteriori terapie radianti o anti-ormonali, dopo la chirurgia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia Urologia
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#5]
Questo è il comune problema di buona parte delle strutture pubbliche di ricovero.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 01/02/2024.
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